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"Murder in Three Actus"(Gary Nelson, dal romanzo di Agatha Crhistie del 1944, sceneggiatura di Scott Swanton, 1985)parla di Poirto, convocato ad Acapulco per una cena dove avviene un delitto per avvelnamento, poi la cosa si ripete un'altra volta, ma stavolta a venire ucciso è un vero possibile obiettico dell'omicida, poi viene ucciso un testimone, ma... Poirot, ovviamente indaga e scoprirà la verità, dopo qualche esitazione, data anche dalla volontà di appurare fatti, moente, persone realmente coinvolte, dove tutto il fil si svolge tra la ridente playa mexicana e qualche "trasferimneto"negli States. Trasporando l'azione che nel romanzo si svolge a London ad Acapluco, la Warner Bros crea natrualmente una"scena"più attreaente, anche se poi molte sequenze, come sempre , si svolgono al chjiuso, E'il penultimo folm che vede il grande Peter Ustinov, vero Poirot(come il faut, appunto, dato che poi il testimone passerà, a inizio anni 2000, a David Suchet, allievo di Ustinov, in nessun modo comparabile all'"originale")che disegna un Poirot certo con le sue manie da"materia grigia"incomparabile alle altre, con il suo eslcuisivismo belga etc., ma in coerenza con quanto voleva dimostrare la Christie. Qui, poi, l'idea è di trasformare lo spettacolo in un playing the play totale, con la diegesi marcata rispetto alla spettacolarizzazione, fondata sul cntrasto, sempre esibitio, tra Poirot-Ustinov e un attore, Cartwright, che diventa satunitense, essendo interprretato da Tony Curtis, dove il cntrasto diventa anche il fulcro tematico che porta-porterà alla risoluzione del caso. Completnao il cast Jonathn Cecil, efficace caratterizazione di Hastings, l'assistente di Poirot, Emma Samms, quasi la protagonista femminie, pur in mezzo ad altre intepreti in ruoli non da poco, Pedro Armendariz e Fernando Allende, dato che comunque l'ambientazione è in Mexico, almneo prevaltentmenete. C'è anche una parte dedicata alle cliniche psichiatriche, ma il tema non viene trattato come potrebbe esserlo, ma in questo caso bsogna dire che già la Chrisite, allieva di sir Arhur Conan Doyle, geniale creatore di Sherlock Holmes ma ahce medico, ne ha assorbito solo o quasi unicamente la componente letteraria, non la traccia medca che pure sarebbe essenziale. Un film che risulta efficace appunto come trasposizione filmica della Christie e di Poirot(era la quinta volta, nella serie di film TV dlla Warner che Ustinov intepretatava il classico investigatore), in specie rispetto a quanto si è fatto dopo, in maniera spesso più sciatta, ma che complessivamente non s'alaza sopra la soglia della rese filmiche dei romanzi della Christie, pur rimannedo a un buon livello. Decisamente sono film, per la TV e anche per lo schermo, destinati ad essere sempre riprogrammati, ma che appartengno quasi a una routine televisiva, che ripropone ciò che il pubblico chiede, spesso anche un po'acriticamenente. El Gato
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