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Dissento da coloro i quali dicono che è un film brutto e senza senso, mal recitato e con
una pessima regia. Il giudizio del Morandini poi è addirittura ridicolo, da cestinare!
Dico che è il contrario. Non è un capolavoro, d’accordo, ma narra con una certa maestria
la vicenda di Lulù (una bellissima Francesca Neri), una ragazzina che tiene la sua
bramosia di sesso dentro di sé, fino a quando non esce con Pablo, amico del fratello,
che la inizia al sesso. Qui viene accennato il tema del rifiuto del rapporto con la
madre, che Lulù sente distante perché non è in grado di capire cosa provi la figlia:
troppo distante dal perbenismo cieco del mondo adulto, incapace di empatia per la
generazione dei propri figli. Il sesso timido iniziale si trasforma in passione e
ossessione e il film traccia le tappe di questa storia in cui Lulù, che sposa Pablo
per il sesso (che solo poi si trasforma in amore) e scopre questa sua tendenza un
po’ psicotica e forse perversa per chi la vede dal di fuori, ma potente ed impossibile
da trattenere dal punto di vista di lei. La regia mostra molto bene questi due piani
e la fotografia molto ben fatta mette in risalto particolari narrativi col solo uso
delle immagini. Si pensi alla bustina dello zucchero che Pablo apre maldestramente,
presagio di quello che accadrà di lì a poco, o alla carezza che Pablo fa alla poltrona
dove ha iniziato Lulù all’ars amatoria, immagine evocativa del suo stato d’animo,
desideroso di lei, che lo ha lasciato. La progressione va avanti, passando anche
dall’incesto, fino all’estremo finché il colpo finale non rompe la spirale che stava
distruggendo Lulù, sconvolta e finalmente consapevole, per riportarla tra le braccia
di Pablo. Bello, intenso, fuori dalle righe, tutto sommato casto (è molto di più ciò
che si immagina di ciò che si vede), assolutamente da vedere. Non ho dato quattro
stelle perché ci sono degli aspetti lasciati in sospeso (il rapporto con la madre e
con la figlioletta, solo accennato) o del tutto tralasciati (come fa Lulù a guadagnarsi
da vivere?). Peccato per la doppiatrice di Lulù che ha un bellissimo timbro di voce,
ma non sa doppiare e manca di passione. Vivamente consigliato. Si trova su Prime Video.
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