Western modesto, senza alcuna velleità artistica, ma di puro intrattenimento.
Il film propone una trama poco originale (il protagonista deve scagionarsi da accuse ingiuste avendo tutti contro eccetto l’immancabile fanciulla, che sebbene lo conosca appena è l’unica a credergli) e sviluppata in modo non sempre convincente, ma ciò nonostante lo spettatore indulgente può apprezzarne la capacità di creare situazioni abbastanza interessanti e persino intriganti a tratti.
La sceneggiatura è un po’ troppo raffazzonata; molti snodi sono poco curati, risultando approssimativi; il finale appare persino tirato via ed è un peccato perché il film, sebbene con evidenti limiti, tiene bene per tutta la sua durata offrendo un intrattenimento tutt’altro che disprezzabile, penalizzato proprio nella parte conclusiva che fa storcere la bocca rischiando di lasciare un ricordo negativo di tutta la pellicola.
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Western modesto, senza alcuna velleità artistica, ma di puro intrattenimento.
Il film propone una trama poco originale (il protagonista deve scagionarsi da accuse ingiuste avendo tutti contro eccetto l’immancabile fanciulla, che sebbene lo conosca appena è l’unica a credergli) e sviluppata in modo non sempre convincente, ma ciò nonostante lo spettatore indulgente può apprezzarne la capacità di creare situazioni abbastanza interessanti e persino intriganti a tratti.
La sceneggiatura è un po’ troppo raffazzonata; molti snodi sono poco curati, risultando approssimativi; il finale appare persino tirato via ed è un peccato perché il film, sebbene con evidenti limiti, tiene bene per tutta la sua durata offrendo un intrattenimento tutt’altro che disprezzabile, penalizzato proprio nella parte conclusiva che fa storcere la bocca rischiando di lasciare un ricordo negativo di tutta la pellicola.
Dietro la macchina da presa c’è il navigato George Sherman, onesto artigiano che in carriera ha diretto numerosissimi western di basso profilo come questo, ma sempre portando a casa il risultato decorosamente, e che in effetti anche in questo caso se la cava svolgendo il suo compito egregiamente, seppur senza strafare.
Il protagonista è interpretato da Audie Murphy, eroe pluridecorato della Seconda Guerra Mondiale che si dedicò al cinema dalla fine degli anni ’40, partecipando in pochi anni ad un’infinità di western, genere di cui divenne una delle icone più riconoscibili ed amate dal grande pubblico.
Il ruolo del principale antagonista è affidato a Stephen McNally, forse l’attore più talentuoso del cast, mentre la protagonista femminile è Felicia Farr. Si ricorda infine Robert Middleton in una parte di complemento.
La pellicola può essere serenamente classificata di serie b: non ha interpreti di riconosciuto valore artistico, né può contare su una regia virtuosa. In definitiva si tratta di un’opera che palesemente non ha alcuna pretesa salvo quella di intrattenere e far divertire lo spettatore, compito che tutto sommato assolve, seppur senza entusiasmare ed inciampando in un finale francamente troppo sbrigativo.
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