1865: Amore, violenza e psicologia. La semi-vera storia di un ragazzo selvaggio e di una fanciulla dalla ricca famiglia.
Secondo me inizialmente l'idea (partita comunque dalle mani di Jacquot) era molto originale ma il problema principale è la sceneggiatura.
Ho visto il film in prima mondiale al Festival del Film di Locarno e ho trovato che nonostante la storia mi abbia preso molto, le scene erano spesso e volentieri lunghe e prive di sostanza (quindi risultando noiose). Un film cosi sarebbe stato un ottimo film con più sotanza e meno scene di violenza sessuale e di osservazione della natura umana e naturale (che pur essendo elemento principale e fondamentale del film sono troppo spinte e lunghe).
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1865: Amore, violenza e psicologia. La semi-vera storia di un ragazzo selvaggio e di una fanciulla dalla ricca famiglia.
Secondo me inizialmente l'idea (partita comunque dalle mani di Jacquot) era molto originale ma il problema principale è la sceneggiatura.
Ho visto il film in prima mondiale al Festival del Film di Locarno e ho trovato che nonostante la storia mi abbia preso molto, le scene erano spesso e volentieri lunghe e prive di sostanza (quindi risultando noiose). Un film cosi sarebbe stato un ottimo film con più sotanza e meno scene di violenza sessuale e di osservazione della natura umana e naturale (che pur essendo elemento principale e fondamentale del film sono troppo spinte e lunghe).
Il mio giudizio finale è che: Deep in the Woods (Au fond des Bois) è un buon film con una sceneggiatura decisamente mediocre ma con una recitazione (di Isild Le Besco) degna di complimenti.
** 1/2 (discreto film).
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