Dragonheart II - Il destino di un cavaliere

"Dragonheart II. A New Beginning"(Doug Leffer, sceneggiatura di Shari Goodhartz, 2000): Sequel del primo"Dragonheart", precedente di quatro anni, firmato da Rob Cohen. Qui, premettendo la virtà nascosta del drago e del suo cuore, "salvifico"o deleterio a secondo dell'uso e della destinazione, in connnessione con l'arrivo della cometa, si parla di un giovane stalliere allevato in un convento, del suo amico frate che "sa di draghi", di alcuni misteiisi opsiti orientali che di draghi e di comete ne sanno ben più degli orientali, di un perfido consulente del re regnante, di poteri che si dischiudono e che si avverano, lo si voglia o meno, con conseguenze buone per i buoni e nefaste per chi invece delinque(si adatterebbe alla situazione il verso virgliano"Parcere subjectis et debellare superbos", dove fra l'altro il Medioevo di Virglio anche come"Mago"scrisse moltissimo, dall'estremo Nord all'estremo Sud d'Europa). [+]

"Dragonheart II. A New Beginning"(Doug Leffer, sceneggiatura di Shari Goodhartz, 2000): Sequel del primo"Dragonheart", precedente di quatro anni, firmato da Rob Cohen. Qui, premettendo la virtà nascosta del drago e del suo cuore, "salvifico"o deleterio a secondo dell'uso e della destinazione, in connnessione con l'arrivo della cometa, si parla di un giovane stalliere allevato in un convento, del suo amico frate che "sa di draghi", di alcuni misteiisi opsiti orientali che di draghi e di comete ne sanno ben più degli orientali, di un perfido consulente del re regnante, di poteri che si dischiudono e che si avverano, lo si voglia o meno, con conseguenze buone per i buoni e nefaste per chi invece delinque(si adatterebbe alla situazione il verso virgliano"Parcere subjectis et debellare superbos", dove fra l'altro il Medioevo di Virglio anche come"Mago"scrisse moltissimo, dall'estremo Nord all'estremo Sud d'Europa). Piacevole ripresa.sequel del primo, con un'alternanza alla regia che è quasi"di prammatica", anche se con qualche eccezione , per i sequels, siamo sempre nel mondo del primo"Dragonheart", anche se la trama presenta, ovviamente, delle notevoli variazioni, sempre considerando che il Medioevo è visto miticamente, dunque in chiave astorica, per cui non è che si possa dire tout court"ciò avviene prima, quest'altra occorrenza dopo, dato che siamo in un Maestrom indistinto, da questo punto di vista). Ben caratterizzati i personaggi, rispettivamente corifei del Bene e del Male(il Drake.drago è tra i primi, tra i buoni, cioè), con qualche risvolto avventuroso-sentimentale, come vuole la tradizione di questo genere filmico e come, soprattutto, desidera il pubblico. Il draghetto è molto simpatico, ben realizzato sul piano tecnico, Harry von Gorkum interpreta vari ruoli tra loro differenti, comlessivamente la dimensione narrata(o meglio nella quale si colloca la narrazione) è quella della fiaba. Bene, se consideriamo attese, aspettative e rispondenza alle stesse, mentre aspettarsi di più, da film come questi, ossia rivelazioni di carattere ontologico o merafisico sarebbe stato e tuttora sarebbe decisamente fuori luogo. Tra gli interpreti tra parte l'attore citato, in evidenza Christpher Masterson come"eroe"quasi involontario(o meglio senza sapere di essere tale)e Rona Figueroa, bella orientlae(voglio dire nella parte assegnata)karateta ed esperta di kung.fu, oltre che, appunto, di draghi e di comete(la correlazione è sempre molto stretta, quasi un'implicazione biunivoca). Il seguito degli anni 2000 non h a visto ulteriori sequels prettamente in tema; certo è che gusti e mode cambiano e che non tutto quanto valeva venti anni fa è tuttora in auge, visti i cambiamenti repentini relativi a ogni"fenomneo" El Gato [-]