The Libertine

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Un film di Laurence Dunmore. Con Johnny Depp, Samantha Morton, John Malkovich, Rosamund Pike, Tom Hollander.
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Drammatico, durata 130 min. - Gran Bretagna 2005. uscita venerdì 10 febbraio 2006. MYMONETRO The Libertine * * 1/2 - - valutazione media: 2,52 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
nerofelix mercoledì 23 agosto 2006
torbido capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
85%
No
15%

I giudizi su questo film vanno dalla totale stroncatura all'esaltazione quasi incondizionata: non conoscono mezze misure. E "io non conosco mezze misure" lo dice anche John Wilmot (un Depp strepitoso, come quasi sempre) in una battuta della sceneggiatura. E se i giudizi corrispondono alla dichiarazione di fede del protagonista della pellicola, suscitando di volta in volta disprezzo ed ammirazione, mi vien da pensare che il film sia perfettamente riuscito. E difatti lo penso. A me è piaciuto davvero molto. Non un solo momento di noia, si va dal disappunto alla pietà con straordinari salti che ad alcuni sono sembrate voragini nella sceneggiatura, che invece a me sembrano studiati espedienti per brutalizzare le coscienze degli spettatori. [+]

[+] wow (di dela)
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stefi domenica 9 luglio 2006
the libertine: una poesia sublime Valutazione 5 stelle su cinque
73%
No
27%

Johnny Depp ha colpito un'altra volta...Geniale,superbo,sincero,amante della vita,tipico intellettuale che ha perso l'aureola.Ambientato nel XVII secolo, John Wilmot,secondo conte di Rochester è un uomo alla corte di Carlo II, un libertino, che si abbandona al sesso, al vino, ma soprattutto allo scrivere versi leggiadri, che lo fanno distaccare dal mondo di apparenze a cui appartiene.John è amato dai suoi contemporanei per il suo essere sincero,schietto,non temente il giudizio altrui, che dichiara apertamente la sua vita da libertino. Fino a quando conosce sulla scena una attrice che gli fa perdere la testa,che gli ruba il cuore attraverso il suo recitare sublime,la sua passione,che diventa anche la passione di John, fino a diventare un'unica cosa. [+]

[+] non credo che vi piacero e non ci tengo a farlo! (di alby)
[+] boh?!? (di cura ludovico)
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joshua mercoledì 22 febbraio 2006
un film da vedere e rivedere! Valutazione 5 stelle su cinque
65%
No
35%

Dal buio compare un bellissimo Johnny Depp................. ed è come la luce alla fine di un tunnel: la segui, perchè non c'è altro da fare per sapere cosa c'è in fondo. La filosofia del libertinaggio diventa in questo film un'apologia della vita vissuta "contro"........... il perbenismo ed il moralismo del potere che, in nome della stabilità politica, in un'epoca di grandi agitazioni religiose, pervade ogni momento della vita sociale (per gli inglesi, soprattutto il teatro). Forse è questo il motivo che ha indotto la critica americana ad impedirne l'uscita nelle sale cinematografiche: ad occhi attenti sarà certamente apparso come "sovversivo" chi, pur essendo un "privilegiato", preferisce celebrare la propria diversità e farne motivo di contrapposizione al potere. [+]

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giulietta :o) venerdì 28 luglio 2006
non aveva alcuna intenzione di piacerci... Valutazione 4 stelle su cinque
79%
No
21%

Non aveva alcuna intenzione di piacerci... Fortunatamente non mi è mai capitato di incontrare un individuo come il secondo conte di Rochester, eppure il fascino emanato dal personaggio (probabilmente alimentato dal carisma di Depp) sin da quel meraviglioso prologo è innegabile! L' intera storia è pervasa dal senso di malinconia, di morte, che attraversava quella metà del diciasettesimo secolo in cui l' essere umano si poteva ancora definire "antico", ma tuttavia diventava schiavo di quei vizi tipici della società moderna. Spicca così la figura di un poeta, forse deluso dalle indecisioni della sua epoca, da guerre inutilmente intraprese, da un re che sembra comportarsi quasi come una marionetta per compiacere i sovrani francesi. [+]

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libertina93 venerdì 31 agosto 2007
fantastico film girato da personaggi fantastici Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Credo che questo film, mix di realtà e delirio, incarni perfettamente in una quasi denuncia la realtà di quel tempo, una realtà mediocre, terrificante, insensibile e peccaminosa in tutte le sue sfaccettature; sono inoltre d'accordo con il discorso iniziale di lui in cui diceva che la sua storia l'ha raccontata senza nessun decoro e senza tanti giri di parole, proprio perchè credo che sia il modo migliore per definire questo film: diretto. Molto esplicito e descrittivo, senza inganni e senza celare niente a nessuno. Così dovrebbero essere tutti questi film. Diretti ed esplicativi. Per parlare delle interpretazioni dei vari attori, credo che il migliore sia stato naturalmente Johnny Depp, con una magnifica impersonificazione del secondo conte di Rochester, un tipo molto molto molto particolare, in tutti i sensi. [+]

[+] m (di m)
[+] brava! (di robi..)
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olga lunedì 13 febbraio 2006
la passione Valutazione 4 stelle su cinque
69%
No
31%

é la passione che incarna il personaggio a tutto tondo interpretato da Deep;misterioso complesso chiuso nel suo rifiuto ad aderire a qualsiesi convenzione sociale, è l'eccesso che lo tiene in vita,che gli conferisce la voglia di continuare a cercare il"piacere" unico motivo di estasi in un contesto socio-antropologico disastroso decadente... antepone la razionalità (che d'altonde lo ha portato alla gloria eterna ) per non cadere nella trappola del"credere": rifugio dei codardi.. e incubo del nostro givane protagonista... infatti è proprio quando grazie o meglio a causa dell'attrice che gli schiude le porte all'amore per la vita e quindi lo sprona a credere in qualcosa che non dà un immediato piacere come il sesso che cade in un baratro coronato dalla sifilide e muore!Mentre lei assorbe dalla personalità del conte la"Vitalità" cosa ben diversa dall'amore per la vita" e un cinismo spiazzante che la porta a scegliere la gloria del palcoscenico anzicchè l'amore del giovane. [+]

[+] occhio ai nomi (di maura)
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ilaria grasso domenica 12 febbraio 2006
fumo di una londra ipocrita:l'ultima fatica di j.d Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

Johnny Depp è un carismatico John Wilmot, poeta maledetto dell'Inghilterra del 600, più conosciuto come il Conte di Rochester, singolare quanto abile consigliere alla corte del re Carlo II, in una Londra in cui il vizio e la dissolutezza dei costumi sono i veri motori dell'esistenza, pur dentro un bieco puritanesimo. Profondamente dedito al sesso, come a una missione, Wilmot finirà per perdere la testa e tutto se stesso per amore di una giovane attrice, del tutto priva di talento, ma che la sua passione tasformerà in autentica icona teatrale, oltremodo amata dal pubblico. le atmosfere sono lugubri, le scene costantemente dominate dalla nebbia, che non è solo dei luoghi, ma anche degli animi, la fotografia straordinariamente curata nei particolari, l'intreccio carnale dei corpi più che ricorrente, senza che peraltro si sfiori mai la pura volgarità. [+]

[+] mah.... (di peppete)
[+] sì e no (di maura)
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federico pavani domenica 26 febbraio 2006
the libertine Valutazione 2 stelle su cinque
57%
No
43%

Lo schermo è nero, e come illuminato da una tenue fiamma di candela, compare lentamente il viso pallido ed accanito di Johnny Depp, questa volte nei panni di John Wilmot, più conosciuto come il conte di Rochester. "Non vi piacerò e non voglio piacervi" è quanto afferma il conte in questo suo primo monologo con un'aria completamente disinteressata e stralunata, quasi adottando un atteggiamento di superiorità e di disprezzo nei confronti del suo uditorio. Ma nonostante i suoi buoni intenti, anche per questa volta, Johnny Depp non riesce a farsi disprezzare. Al contrario dà ulteriormente prova delle sue straordinarie capacità recitative e di trasformazione, e di quanto sia capace di dare vita con estrema facilità a personaggi completamente differenti tra loro. [+]

[+] commento recensione (di davide gamberini)
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des_demona giovedì 7 gennaio 2010
fra 'essere' e 'apparire' Valutazione 3 stelle su cinque
71%
No
29%

Dal buio e nel buio John Wilmot (1647-80), secondo conte di Rochester , racconta se stesso. Una vita scabrosa e frenetica, disseminata di trasudanti avventure sessuali, conversazioni al limite dell’osceno, viaggi notturni nella lordura delle strade londinesi, fra bettole e puttane. Espulso dal regno per aver scandalizzato la corte declamando un poema poco ortodosso, Wilmot (Johnny Depp) vi fa ritorno richiamato da re Carlo II (John Malkovich), in debito con lui e per questo disposto ad offrirgli una seconda possibilità di reintegrazione. Per niente intenzionato a redimersi, si immette nuovamente nel loop della sua personalissima concezione dell’esistenza, votata – come “da copione” – al libertinaggio e alla sfrenatezza senza alcun controllo. [+]

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topkarol88 giovedì 29 gennaio 2009
johnny colpisce ancora! Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Provate ad immaginare solo per un istante di essere in una sala buia e silenziosa. Davanti a voi uno schermo completamente nero e, all’improvviso uno squarcio di luce nell’oscurità, un volto pallido che incomincia a parlare… “ Consentitemi di essere esplicito fin dall’inizio. Non credo che vi piacerò. “ Queste le prime parole di Johnny Depp, protagonista del film, che accoglie lo spettatore con un singolare monologo. La nostra storia si svolge nel 1600 nell’Inghilterra di Carlo II, interpretato da John Malkovich, ed ha come protagonista John Wilmot il secondo conte di Rochester letterato inglese famoso più per la sua vita dissoluta e libertina che per i suoi lavori. John, dopo un lungo esilio da Londra, viene richiamato dal re stesso, suo caro amico, ed incaricato di scrivere un’opera teatrale che esalti la grandezza dell’Inghilterra e soprattutto del suo re, affinchè si possa dimostrare al Parlamento di essere meritevoli di fiducia e di eventuali finanziamenti. [+]

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pagina: 1 2 »
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Davide Morena
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