Sotto dieci bandiere

Durante la II guerra mondiale la marina tedesca utilizzò numerose navi mercantili corsare, che venivano mascherate come navi neutrali, armate con cannoni e tubi lanciasiluri anch'essi nascosti, con lo scopo di affondare o catturare le prede e interrompere i traffici commerciali dei nemici. Le navi corsare operarono in vari oceani, affondando molte navi, tra le più attive si distinse l'Atlantis (22 navi all'attivo) comandata dal capitano Rogge rispettoso delle leggi internazionali di guerra e il film narra le sue vicende.
Sotto 10 bandiere uscito in b/n nel 1969 è frutto di una produzione italiana (De Laurentis) con la regia di Duilio Coletti che nel dopoguerra diresse vari film di guerra (I 7 dell'Orsa Maggiore, Divisione Folgore, Londra chiama Polo Nord), il soggetto è tratto dal libro di memorie dello stesso che capitano, anche se pur rispettando le linee essenziali della storia sono inseriti vari intrecci sentimentali romanzati. [+]

Durante la II guerra mondiale la marina tedesca utilizzò numerose navi mercantili corsare, che venivano mascherate come navi neutrali, armate con cannoni e tubi lanciasiluri anch'essi nascosti, con lo scopo di affondare o catturare le prede e interrompere i traffici commerciali dei nemici. Le navi corsare operarono in vari oceani, affondando molte navi, tra le più attive si distinse l'Atlantis (22 navi all'attivo) comandata dal capitano Rogge rispettoso delle leggi internazionali di guerra e il film narra le sue vicende.
Sotto 10 bandiere uscito in b/n nel 1969 è frutto di una produzione italiana (De Laurentis) con la regia di Duilio Coletti che nel dopoguerra diresse vari film di guerra (I 7 dell'Orsa Maggiore, Divisione Folgore, Londra chiama Polo Nord), il soggetto è tratto dal libro di memorie dello stesso che capitano, anche se pur rispettando le linee essenziali della storia sono inseriti vari intrecci sentimentali romanzati. Gli interpreti solo in parte sono italiani, il protagonista Rogge è Van Heflin uno dei migliori attori USA del periodo (I 3 moschettieri, Un treno per Yuma, Il cavaliere della valle solitaria, Cordura), l'altro protagonista nella parte dell'ammiraglio inglese Russel è Charles Laughton un'autentica star del cinema (Il caso Paradine, Testimone d'accusa, Spartacus).
Poiché spesso venivano catturati equipaggi e passeggeri per non abbandonarli in mare e poi trasbordati in navi catturate, si svolgano diverse storie e vari personaggi: l'esuberante Paco (Folco Lulli) a caccia di donne, la conturbante Zizi (Myléne Demongeot) bella e formosa, ma che non ha lasciato un particolare segno nel cinema (Buongiorno tristezza, i 3 moschettieri 1961, Fantomas) che durante il viaggio s'innamora di un ufficiale tedesco nazista ostile al capitano che è di idee liberali, ma che poi si ravvede, una coppia di ebrei (un giovane Gian Maria Volontè e Eleonora Rossi Drago nota attrice negli anni '50 e '60: Un maledetto imbroglio, Le amiche) che vengono protetti da Rogge e inviati con altri passeggeri in un porto neutrale. Nel film c'é un lungo intermezzo thriller a Parigi dove un agente alleato sosia di un ufficiale tedesco, si introduce nel quartiere operativo della Marina Tedesca e s'impadronisce "del codice dei fiori", codice segreto utilizzato dal comando tedesco comunicare alla nave la sua posizione, in questo modo l'Atlantis viene intercettata da un incrociatore pesante inglese e distrutta, una gran parte dell'equipaggio si salva su un sommergibile  (nella realtà da più sommergibili, 3 italiani tra cui il Tazzoli, il cui comandante fu insignito della Croce di ferro di I prima classe). 
Il capitano Rogge nel film come nella realtà, si comportò correttamente e riprese nel dopo guerra la carriera diventando ammiraglio con un comando NATO.
Il film è interessante, avvincente ma in modo soft, anche perché si sviluppa poco l'azione in mare, oscillando la vicenda tra un film di guerra e un film di spionaggio, con la presenza di personaggi che sebbene stereotipi sono bene interpretati in gran parte da collaudati attori (compare anche un quasi esordiente Corrado Pani), un pò più di velocità non avrebbe guastato, anche se la scena del furto a Parigi è svolta con la giusta misura di suspence, bella la colonna sonora di Nino Rota e autorevole la regia. [-]