Il nome della rosa

Un film di Jean-Jacques Annaud. Con Sean Connery, Christian Slater, Kim Rossi Stuart, Ron Perlman, Gianni Rizzo.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 131 min. - Italia, Francia, Germania 1986. MYMONETRO Il nome della rosa * * * - - valutazione media: 3,22 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
alex41 domenica 23 gennaio 2011
film capolavoro tratto da un libro capolavoro. Valutazione 5 stelle su cinque
77%
No
23%

Tratto dal romanzo di Umberto Eco, il protagonista è Guglielmo Da Baskerville, un frate il quale quando scoprirà che in un'abbazia in Italia avvengono diversi omicidi, deciderà di trovare l'assassino insieme al suo novizio Adso. Sul loro cammino però, verranno a conoscenza di una terribile verità. Il film parla da solo: un capolavoro perfetto in tutto. La regia di Annaud è maestosa, molte inquadrature del film sono delle vere e proprie opere d'arte, e gli attori sono formidabili: Sean Connery nel ruolo di Guglilemo, Christian Slater nel ruolo del giovane Adso, ma anche F. Murray Abrahams nel ruolo del frate cattivo e Ron Perlman nel ruolo di Salvatore, il gobbo. Cos'altro da dire? Montaggo ottimo, fotografia eccellente, scenografie straordinarie, buoni anche i momenti di suspence e ottima anche la sceneggiatura. [+]

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dounia venerdì 24 giugno 2011
un'abbazia "ricca" di sorprese Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

Il film presenta la storia di un francescano che, insieme ad un novizio, è alla ricerca del movente e del colpevole di omicidi avvenuti in una abbazia dell'Alto Medioevo. Sean Connery, il fracescano, ha eseguito molto bene la parte. Apprezzo di più l'attore ora che anni fa. Il libro di Umberto Eco è molto più lungo e descrittivo. Il film, accentuando i punti più importanti, risulta positivo perché non è noioso e, oltre alla scenografia, alla fotografia e alla sceneggiatura molto belle, riesce ad interessare lo spettatore.

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aristoteles venerdì 19 agosto 2016
elementare adso!! Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Purtroppo è proprio così,in alcuni momenti il film è elementare.
Non che non ci sia piaciuto,meriterebbe di essere visionato solo per l'accattivante ambientazione e gli splendidi costumi,ma con qualche accortezza in più avremmo potuto gridare al capolavoro.
La giustizia al tempo degli Inquisitori era davvero somministrata in maniera becera,quando non si riusciva ad arrivare alla soluzione di un enigma,si preferiva addossare la colpa a qualche peccatore posseduto dal Diavolo e si chiudeva il capitolo.
Fortunatamente,in questo caso,arriva il nostro buon frate Guglielmo da Baskerville(mitico Connery),accompagnato dal giovanissimo Adso(e giovanissimo Slater) che con l'arguzia del grande investigatore cercherà di risolvere una serie di efferati omicidi davvero surreali. [+]

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great steven martedì 24 febbraio 2015
barcolla sull'astratto; è efficace con gli attori. Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

IL NOME DELLA ROSA (IT/GERM/FR, 1986) diretto da JEAN-JACQUES ANNAUD. Interpretato da SEAN CONNERY, CHRISTIAN SLATER, F. MURRAY ABRAHAM, ELYA BASKIN, MICHAEL LONSDALE, FEDOR FEDOROVIC SALJAPIN, VOLKER PRETCHEL, VALENTINA VARGAS, WILLIAM HICKEY, MICHAEL HABECK, URS ALTHAUS, RON PERLMAN, LEOPOLDO TRIESTE, HELMUT QUARTINGER
Non è impresa facile trarre un film da un romanzo, il primo pubblicato dal saggista e filosofo Umberto Eco (1932), di cinquecentodieci pagine, denso di contenuti e carico di significanti talora inquietanti talora rivelatori, e far sì che risulti come un efficace veicolo promotore che non tradisca gli intenti della pagina scritta, benché poi è noto che lo stesso autore di questa opera prima abbia acconsentito a modifiche della trama cinematografica in veste di semplice (o complesso?) adattamento. [+]

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kondor17 martedì 27 gennaio 2015
ottimo film Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Premesso che è improponibile fare un film che sia pari pari ad un romanzo di Eco - durerebbe giorni, non ore - ritengo quest'opera di JJ Annaud il suo personale capolavoro. I personaggi di Guglielmo da Baskerville (Sean Connery), di Adso, il novizio a suo seguito (Christian Slater 17enne agli esordi) e soprattutto di Salvatore (con un Ron Perlman immenso) sono azzeccatissimi e indimenticabili, come pure la fotografia e l'ambientazione. Film denso di citazioni, di pathos, di suspance, da vedere e rivedere. Manca l'ultima stella per una certa sufficienza e spettacolarizzazione in alcune scene di cui non si sentiva il bisogno e per un "elementare, Adso", battuta iniziale di Guglielmo al novizio, sinceramente  di troppo, anche per l'assonanza tra Adso e Watson. [+]

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elgatoloco lunedì 22 marzo 2021
spettacolare, non sempre capace di "veicolare" Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
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"The Name of the Rose"(Jean.Jacques Annaud, scritto da Andreww Birkin, Gérard Brach, Howard Franklin e Alain Godard, 1986, dal classico romanzo.saggio di Umberto Eco)narra della detection di William of Baskerville, francescano dotto, presso un conveneto benedettino in Piemonte, dove avvengono terribili delitti in serie, che la"Santa Inquisitio"attribuisce al Maligno, ma William, razionale più che"uomo di fede", scopre la verità, con l'aiuto del suo giovane assistente. Decisamente , la biblioteca, enorme, nasconde misteri, come li nascondono tutti i frati del convento stesso ma la verità, in qualche modo e a prezzo di ritorsioni terribili(cfr. [+]

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scanto venerdì 18 agosto 2023
un film sopravvalutato Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
0%

Nonostante un'accoglienza generalmente positiva da parte di critica e pubblico, il film di Annaud è tutt'altro che un capolavoro. La riduzione a due ore di un libro di centinaia e centinaia di pagine non poteva non comportare una semplificazione della trama e una sensibile diminuzione dei personaggi, tuttavia la sceneggiatura appare troppo superficiale e riduttiva anche nella presentazione dei protagonisti della vicenda, trasformandoli in figure bi-dimensionali, se non addirittura stereotipate; cioè totalmente positive o totalmente negative, a differenza del romanzo dove invece le zone d'ombra e di luce dei vari caratteri sono molto meno definite.

Il Guglielmo da Baskerville di Sean Connery sembra un detective da romanzo giallo, senza una vera personalità, proprio come la maggioranza dei suoi "colleghi" della letteratura poliziesca vera e propria; macchine investigative la cui unica funzione è indagare e smascherare i colpevoli. [+]

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steffa giovedì 28 dicembre 2023
intrattenimento filosofico Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

una di quelle ciambelle riuscite col buco, senza troppe pretese vuole restare un film prevalentemente di intrattenimento ma con tanti messaggi importanti su cui riflettere, la pellicola risulta molto genuina e spontanea, e scorre piacevole senza forzature, tra ambientazioni affascinanti ed un cast di alto livello

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riccardo leone venerdì 16 marzo 2012
non eccezionale ma la visione è d'obbligo! Valutazione 3 stelle su cinque
44%
No
56%

Medioevo. In un'abazia italiana la morte di alcuni monaci, viene attribuita al demonio. Ma Guglielmo da Baskerville, chiamato per appurare che la vera natura dei delitti sia di tipo sovrannaturale, non vi crede e indaga scoprendo molto che c'è dell'altro.
Il film è scorrevole e fluido. Nonostante le ambientazioni cupe, la fotografia trova spiragli di luce per rendere chiari e visibili i volti, ma senza tutavia banalizzare, ne scadere nell'ovvietà di film per la televisione.
La regia non fa molti sforzi nel mettere su, scena dopo scena, l'intero film grazie al genio creativo di Umberto Eco che regala un giallo-thriller lineare e casto.
Anche il Connery, ci mette del suo per far si che il film riesca e con la sua inconfondibile serenità mista a saggezza si presta perfettamente al ruolo di frate. [+]

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mondolariano venerdì 20 maggio 2011
apparato filosofico rimosso Valutazione 3 stelle su cinque
41%
No
59%

C’è un errore gravissimo: il fatto di configurare i personaggi negativi come “cattivi” a tutto tondo, banalizzando irrimediabilmente il significato del romanzo. Eco, infatti, stempera il confine tra bene e male in quanto il male può nascere dal bene e viceversa. Il senso di smarrimento del protagonista, che alla fine si accorge di aver vinto solo per caso, nel film non si avverte. Né si avverte la tacita ammirazione che Guglielmo nutre per Jorge, preferendo mettere in primo piano l’amore per la ragazza (la cui attinenza col nome della rosa è immotivata, visto che il titolo del romanzo si riferisce al nome di un enigma e non al nome della fanciulla). La scena dei roghi, poi, è inventata e noiosa. [+]

[+] solo dio trae il bene dal male (di sergino730)
[+] meglio non si poteva. (di claudiokarate)
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