Il nome della rosa

Un film di Jean-Jacques Annaud. Con Sean Connery, Christian Slater, Kim Rossi Stuart, Ron Perlman, Gianni Rizzo.
continua»
Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 131 min. - Italia, Francia, Germania 1986. MYMONETRO Il nome della rosa * * * - - valutazione media: 3,22 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Barcolla sull'astratto; è efficace con gli attori. Valutazione 3 stelle su cinque

di Great Steven


Feedback: 70013 | altri commenti e recensioni di Great Steven
martedì 24 febbraio 2015

IL NOME DELLA ROSA (IT/GERM/FR, 1986) diretto da JEAN-JACQUES ANNAUD. Interpretato da SEAN CONNERY, CHRISTIAN SLATER, F. MURRAY ABRAHAM, ELYA BASKIN, MICHAEL LONSDALE, FEDOR FEDOROVIC SALJAPIN, VOLKER PRETCHEL, VALENTINA VARGAS, WILLIAM HICKEY, MICHAEL HABECK, URS ALTHAUS, RON PERLMAN, LEOPOLDO TRIESTE, HELMUT QUARTINGER
Non è impresa facile trarre un film da un romanzo, il primo pubblicato dal saggista e filosofo Umberto Eco (1932), di cinquecentodieci pagine, denso di contenuti e carico di significanti talora inquietanti talora rivelatori, e far sì che risulti come un efficace veicolo promotore che non tradisca gli intenti della pagina scritta, benché poi è noto che lo stesso autore di questa opera prima abbia acconsentito a modifiche della trama cinematografica in veste di semplice (o complesso?) adattamento. La storia è nota a chiunque conosca, o abbia un’infarinatura abbastanza corposa, i gialli ambientati in epoca medievale, di cui la letteratura italiana non è purtroppo traboccante: in un’abbazia del Nord Italia di cui non è specificato il nome, avvengono omicidi a catena che fanno scomparire i monaci che vi risiedono. Una delegazione papale affida al frate francescano Guglielmo da Baskerville, accompagnato sempre dal giovane novizio Adso da Melk, di indagare su questi fatti misteriosi per trovarne una spiegazione. Durante le investigazioni, il maestro e il suo allievo sono spesso ostacolati dai segreti intrighi monacali e dagli ostacoli naturali che rendono difficili e quasi impraticabili le operazioni da compiere. Ma Guglielmo arriverà alla soluzione del caso dopo aver esplorato in un buio pressoché totale la labirintica biblioteca privata del monastero, assistito ad un processo per eresia in cui vengono condannati una presunta strega, un frate blasfemo e un singolare personaggio che parla un grammelot incomprensibile e presieduto un incontro in cui le alte autorità ecclesiastiche discutono sul ruolo della Chiesa in paragone con l’onnipresente e fastidioso potere temporale. La chiave del mistero è tutta in un vecchio libro stampato in greco antico che il responsabile degli assassinii farà bruciare in un colossale incendio insieme all’intera biblioteca. Annaud e i suoi collaboratori hanno messo in piedi un thriller che lascia da parte le ambizioni psicologiche (facendo in effetti una buona cosa) per addentrarsi in un discorso apocalittico e apologetico al tempo stesso che affronta il vetusto contrasto fra i due poteri che interessarono la storia medievale europea, quello dell’Impero e quello del Papato, ma non solo: c’è anche spazio per il ruolo giocato dall’Anticristo, presenza impressionante e ricorrente all’interno dell’abbazia, e per la potenza della Santa Inquisizione, rappresentata nel film dal concilio francescano che ha luogo fra le mura interne. L’esito della pellicola è però compromesso da un trio di fattori che allargano pericolosamente lo spettro delle vedute e finiscono per banalizzare l’importanza di un dialogo interculturale che poteva essere affrontato con più pazienza e maggior rigore: 1.) il fatto di mettere troppa carne al fuoco e voler analizzare un numero esagerato di aspetti della vita monacale dell’epoca, e in questo gli sceneggiatori si discostano vistosamente dalle intenzioni di Eco; 2.) una cupezza in parte adeguata ma in parte anche irritante pervade ogni singola sequenza lasciando un cantuccio esiguo all’illuminazione, che invece avrebbe dovuto essere sfruttata, e immergendo la narrazione in uno sfogo che ha tutta l’aria di una rappresentazione affastellata e singhiozzante; 3.) infine, la semplificazione indiscriminata della storia che invade addirittura alcuni concetti che nel libro costituivano capisaldi fondamentali per la dialettica clericale che l’autore abbraccia senza per questo approvarla, mentre il film sembra sbandierare il suo anticlericalismo con una sfacciataggine indescrivibile. Questi i difetti che fanno scendere drasticamente il livello qualitativo di questo adattamento filmico che però conserva qualche carta positiva per mantenere i remi in barca. All’attivo c’è infatti la solida e convincente interpretazione di Connery nei panni del dotto, intelligente e perspicace Guglielmo, e l’attore scozzese ha come spalla il giovane Slater che gli tiene testa pur rimanendo un passo indietro quanto a carisma recitativo ed effettiva bravura. Tra i personaggi di secondo piano, spiccano l’infallibile Abraham nel ruolo dell’inquisitore domenicano Bernardo Gui e M. Lonsdale nella veste del pacato e austero abate Abbone. Il regista ci mette del suo virando la nave sugli aspetti tragici e le sfumature più inquiete di un insieme di dettagli particolareggiati, eccedendo forse nella ricerca di una raffinatezza troppo manieristica, ma senza dubbio centra il bersaglio quando valorizza le capacità attoriali anteponendole alle caratteristiche astratte, che costituiscono con ogni probabilità il punto debole dell’opera. Contributi tecnici di qualità, fortunatamente (e almeno per una volta!) tutti di stirpe italica: fotografia di Tonino Delli Colli; scenografia di Dante Ferretti; costumi di Gabriella Pescucci. Enorme successo nelle sale e nei passaggi televisivi. Quattro David di Donatello (fotografia, costumi, produzione, scenografia), un César al miglior film straniero e due BAFTA (Connery, trucco).

[+] lascia un commento a great steven »
Sei d'accordo con la recensione di Great Steven ?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
100%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di Great Steven :

Vedi tutti i commenti di Great Steven »
Il nome della rosa | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
MYmovies

Pubblico (per gradimento)
  1° | alex41
  2° | dounia
  3° | aristoteles
  4° | great steven
  5° | kondor17
  6° | scanto
  7° | steffa
  8° | elgatoloco
  9° | riccardo leone
10° | mondolariano
Rassegna stampa
Stefano Reggiani
Nastri d'Argento (6)
David di Donatello (10)


Articoli & News
Shop
DVD
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità