Muraglie

Stanlio e Ollio sono due venditori di birra adulterata, ma vengono beccati, rivendendo una bottiglia proprio a un poliziotto scambiato per ferroviere. In carcere vivranno varie disavventure, tentando anche una buffa fuga. Il primo lungometraggio della premiata coppia, o quasi.

MURAGLIE (USA, 1931) di JAMES PARROTT. Con STAN LAUREL – OLIVER HARDY – WILFRED LUCAS – WALTER LONG – JAMES FINLAYSON – JUNE MARLOWE § Stanlio e Ollio infrangono le leggi del proibizionismo sull’alcool e finiscono in gattabuia, nella cella di un terribile e temutissimo detenuto conosciuto come il Tigre, che organizza una serie di fughe che però vanno a finire male, la seconda proprio per colpa dei due amiconi che, sparando all’impazzata e correndo come matti di qua e di là, ne provocano l’irresistibile fallimento, e vengono ricompensati con la libertà. Il primo film lungo di Laurel & Hardy, inizialmente pensato come un tradizionale "due bobine", presenta scene di notevole caratura comica, che strappano volentieri molte risate e innestano un godimento piacevole e rilassante, ma la pellicola pecca di unità narrativa e si mostra in modo piuttosto frammentario, quasi uno sketch dopo l’altro, tanto che Laurel arrivò a dire che il film era paragonabile  a una casa a tre piani con le fondamenta per un piano solo. [+]

MURAGLIE (USA, 1931) di JAMES PARROTT. Con STAN LAUREL – OLIVER HARDY – WILFRED LUCAS – WALTER LONG – JAMES FINLAYSON – JUNE MARLOWE § Stanlio e Ollio infrangono le leggi del proibizionismo sull’alcool e finiscono in gattabuia, nella cella di un terribile e temutissimo detenuto conosciuto come il Tigre, che organizza una serie di fughe che però vanno a finire male, la seconda proprio per colpa dei due amiconi che, sparando all’impazzata e correndo come matti di qua e di là, ne provocano l’irresistibile fallimento, e vengono ricompensati con la libertà. Il primo film lungo di Laurel & Hardy, inizialmente pensato come un tradizionale "due bobine", presenta scene di notevole caratura comica, che strappano volentieri molte risate e innestano un godimento piacevole e rilassante, ma la pellicola pecca di unità narrativa e si mostra in modo piuttosto frammentario, quasi uno sketch dopo l’altro, tanto che Laurel arrivò a dire che il film era paragonabile  a una casa a tre piani con le fondamenta per un piano solo. Non sono comunque da perdere la scena della scuola (formidabili le domande del professore barbuto!), il primo tentativo di fuga truccati da coltivatori di cotone neri (dove Hardy canta uno splendido spiritual) e la sequenza del dentista, affidata all’istrionismo traboccante e gustosissimo dei due protagonisti che, in coppia, non si smentiscono mai. Manca una colonna sonora veramente accattivante e travolgente che dia il tocco finale a un lavoro certamente non fatto malissimo, ma che ha qualche falla nella prosecuzione e stenta a rimanere complessivamente unito. Altro deficit è una scenografia povera che non valorizza appieno le doti ambientali e il set in cui la coppia agisce e si muove con l’abituale brio e l’irrefrenabile buffoneria da cartoon. Lo stile del regista J. Parrott, comunque, si fa sentire, e lo si nota nella direzione attenta e moderata, priva di fronzoli.
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Stanlio e Ollio vendono birra in pieno proibizionismo, e per questo sono arrestati. Finiscono alla corte del bandito Tigre Long, che sta pianificando un'evasione, e riescono a scappare. Si travestono da negri in una piantagione di cotone americana, ma sono scoperti e arrestati di nuovo. Stavolta, per sbaglio, sventano un ammutinamento in sala mensa e sono graziati dal direttore della prigione.

Il 1° lungometraggio di Stanlio e Ollio non ha una trama precisa, perché è molto lasciato all'improvvisazione, ovviamente eccellente, dei due comici. Molte sono le scene ricordate: il dente ballante di Stanlio che crea pernacchie, la scena in classe con l'acerrimo nemico James Finlayson, le canzonette di Ollio nella piantagione, e la scena più sbalorditiva del dentista, dove prima viene tolto il dente ad Ollio, che non c'entra nulla, e poi a Stanlio, però è quello sbagliato!

In Italia il film ha avuto una distribuzione molto molto molto diosrdinata, ed esistono dozzine di versioni di varia durata. [+]

Stanlio e Ollio vendono birra in pieno proibizionismo, e per questo sono arrestati. Finiscono alla corte del bandito Tigre Long, che sta pianificando un'evasione, e riescono a scappare. Si travestono da negri in una piantagione di cotone americana, ma sono scoperti e arrestati di nuovo. Stavolta, per sbaglio, sventano un ammutinamento in sala mensa e sono graziati dal direttore della prigione.

Il 1° lungometraggio di Stanlio e Ollio non ha una trama precisa, perché è molto lasciato all'improvvisazione, ovviamente eccellente, dei due comici. Molte sono le scene ricordate: il dente ballante di Stanlio che crea pernacchie, la scena in classe con l'acerrimo nemico James Finlayson, le canzonette di Ollio nella piantagione, e la scena più sbalorditiva del dentista, dove prima viene tolto il dente ad Ollio, che non c'entra nulla, e poi a Stanlio, però è quello sbagliato!

In Italia il film ha avuto una distribuzione molto molto molto diosrdinata, ed esistono dozzine di versioni di varia durata. La versione più lunga è di 56 minuti circa, mentre ce ne sono altre (il cui doppiaggio è incollato alla versione distribuita per la Gran Bertaglia: JAILBIRDS di soli 41 minuti) assai corte, che arrivano appena ai 48 miniuti. Molte inoltre hanno i primi 7 minuti di ALLEGRI LEGIONARI all'inizio del film, e solo pochissime vhs hanno alcune scene integrali, come ad esempio quella della scuola del carcere e del dentista. In ogni caso, come primo esperimento di improvvisazione, la coppia Lairel e Hardy lasciò il segno nella storia del cinema. Il film, benché non sia tra i più ricordati, è un'ottima occasione per ridere almeno un'oretta! [-]

1° lungometraggio di Laurel & Hardy, è un susseguirsi di gag esilaranti (il dentista, la scuola in prigione, la fuga travestiti da negri) e un cast gradevole, fu girato in più versioni (anche in italiano) a quei tempi non c'erà il doppiaggio, rispetto agli altri film della coppia questo viene considerato decisamente inferiore, infatti l'evidente la mancanza di struttura narrativa fece dire a lo stesso laurel che "il film era come una casa a tre piani con le fondamenta di una casa ad un piano solo".