Scampoli di neorealismo, elementi sulla suburra romana degni del cinema di De Sica e Rossellini, ma anche motivi letterari tratti da Charles Dickens e Victor Hugo- tra ladri per fame, jongleurs e disperat/ei di ogni risma, più che da Giovanni Verga, in questo "La Ladra"(1955, del regista Mario Bonnard, che è anche coautore della sceneggiatura), dove uno spazzacamino che ha poco più dell'età della ragione si trova a dover fare da"palo"a una rapina, dove una povera donna, "ladra"per miseria e disperazione, affronta il peggio della vita, con quanto ne consegue, fino a che, incontrato il bambinos-spazzamino riscoprendo la propria maternità negata.
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Scampoli di neorealismo, elementi sulla suburra romana degni del cinema di De Sica e Rossellini, ma anche motivi letterari tratti da Charles Dickens e Victor Hugo- tra ladri per fame, jongleurs e disperat/ei di ogni risma, più che da Giovanni Verga, in questo "La Ladra"(1955, del regista Mario Bonnard, che è anche coautore della sceneggiatura), dove uno spazzacamino che ha poco più dell'età della ragione si trova a dover fare da"palo"a una rapina, dove una povera donna, "ladra"per miseria e disperazione, affronta il peggio della vita, con quanto ne consegue, fino a che, incontrato il bambinos-spazzamino riscoprendo la propria maternità negata...UNa vera possibilità di riscatto, che in quegli anni preconciliari, veniva ancora , dogmaticamente e abbastanza pesantemente veicolata dalla religiosità"invasiva"di stampa pacellino(papa Pio XII°, alias Pacelli). Mélo un po'scombinato, ma tutto sommato non disprezzabible, specie se collocato in quel tempo. C'è anche il lato"comico"legato alla piccola criminalità, con tanto di Carlo Delle Piane(allora giovanissimo)e Memmo Carotenuto, con Lise Bourdin protagonista del film, da ladra a suora, con Fausto Tozzi, Carlo d'Angelo e Saro Urzì. Film d'antan e completamente inserito nella Roma del tempoIforti le accentuazioni romanesche, sempre oltremodo piacevoli), "La ladra"è espressione tipica di un paese che viveva i primi passi nella"rivoluzione industritale", rimanendo più fortemente ancorato a una condizione in cui era la cultura agricola e quella pastorale a dominare la scena...Il tema della musica e dello studio per il ragazzino-spazzacamino viene posto come iter necessario e come tèlos da raggiungere in ogni modo, cum ira e studio, nel senso pieno del termine... El Gato
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