Flashdance

un film motivazionale intensamente anni 80, diventato subito cult, senza troppe pretese il film risulta genuino e spontaneo, senza forzature, le coreografie anni 80 son molto stilose e riempiono bene gli spazi

Se c'e'un "postmodern"negli anni Ottanta del 1900, questo e'nell'estetica: un'estetica nuova, come in questo"Fleshdance"(Adrian Lyne, sogggetto di Thonas Hedley jr,, autore anche dello screenplay con Joe Esztehas,  1983)dove la storia della ballerina di notte che di giorno lavora in fabbrica e che si innamora del suo capo, dopo avergli resistito, con tutte le sue peripezie(paura di emergere, di affermarsi, non avendo una formazione regolare in danza etc.)poi superate e coronate dal successo, emerge negli aspetti formal(danza con tutti i suoi movimenti acrobatici, relativo uso della luce etc, ma anche pezzi di ricambio, rottami rispetto alla vita in fabbrica). [+]

Se c'e'un "postmodern"negli anni Ottanta del 1900, questo e'nell'estetica: un'estetica nuova, come in questo"Fleshdance"(Adrian Lyne, sogggetto di Thonas Hedley jr,, autore anche dello screenplay con Joe Esztehas,  1983)dove la storia della ballerina di notte che di giorno lavora in fabbrica e che si innamora del suo capo, dopo avergli resistito, con tutte le sue peripezie(paura di emergere, di affermarsi, non avendo una formazione regolare in danza etc.)poi superate e coronate dal successo, emerge negli aspetti formal(danza con tutti i suoi movimenti acrobatici, relativo uso della luce etc, ma anche pezzi di ricambio, rottami rispetto alla vita in fabbrica). UN'"esttica dell'irreoglare, del non geometricamente acclarato, dell0imperfetto, piu'che del"brutto". In decisa "minoranza", invece, il tema sociale(anche se si parla dell'altra collega danzatrice, che muore di freddo e di stenti dopo essersi sottoposta all'umilazione di lavorare in un locale di puro striptease)e diremmo che anche la problem atica erotica, cos'centrale nell'opera di Lyne(9 1/2 Weeks, 1986, il film successivo ma poi tutto il seguito dlela sua opera), qui e'presente ma non in forma dominante.  C'e'ooi la musica(disco.dance o come vogliamo definrila)cos' "portante"il film anche per la sinestesia totale e sinergia con la danza, dove Giorgio Moroder aveva dato"il meglio di se'"(virgoletto perche'non e'la musica che mi attrae maggiormanete, ma questo e'un altro probelma), senza la quale il film sarebbe ben altro e molto meno di quano e'.  L'idea di "chiudere gli occhi e vedere la musica". rimane mera intuzione e non si traforma in immagini, purtroppo.,  La protagonsita Jennifer Beals era convincente, idem vale per michael Naori, suo partner"padrone", mentrtre Liia Skala rimane sostanzialmente in sottordine nel fil, nella aprte della ragazza, amica della protagonista, destinata a breve vita, dove forse s voleva evitare il me'lo, anche giustamente.   El  Gato.Eugen [-]

Sostanzialmente uno spot pubblicitario con annesso aggiornamento della fiaba di Cenerentola nell'epoca reaganiana,sulla scia del più impegnato "Saranno famosi".Personaggi stereotipo inconsistenti,dalla protagonista(che non è credibile come saldatrice nemmeno per sbaglio)al principe monoespressivo al cuoco che sogna di fare il comico al teppistello-pappone innocuo;stiuazioni iper scontate anche all'epoca;regia videoclippara e colonna sonora ruffianamente funzionali.Prevedibile successone di pubblico(ma non altrettanto di critica) e Oscar alla canzone "What a feeling" composta da Giorgio Moroder e cantata da Irene Cara.Giusto una cosettina anni '80 innocua e superficiale da recuperare per sfizio. [+]

Sostanzialmente uno spot pubblicitario con annesso aggiornamento della fiaba di Cenerentola nell'epoca reaganiana,sulla scia del più impegnato "Saranno famosi".Personaggi stereotipo inconsistenti,dalla protagonista(che non è credibile come saldatrice nemmeno per sbaglio)al principe monoespressivo al cuoco che sogna di fare il comico al teppistello-pappone innocuo;stiuazioni iper scontate anche all'epoca;regia videoclippara e colonna sonora ruffianamente funzionali.Prevedibile successone di pubblico(ma non altrettanto di critica) e Oscar alla canzone "What a feeling" composta da Giorgio Moroder e cantata da Irene Cara.Giusto una cosettina anni '80 innocua e superficiale da recuperare per sfizio.Curiosità:la protagonista ha ben 4 controfigure nelle sequenze di ballo(compreso un uomo nella scena della breakdance)e la canzone "Maniac" fu recuperata e riarrangiata da Michael Sembello dall'ominimo film di William Lustig.


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Ormai cult del genere musicale moderno, Flashdance, all'epoca della sua uscita, s'impose come una novità sul panorama cinematografico; è per questo che resiste al passar tempo, ma anche grazie alle celebri melodie ed alla fresca bellezza dell'appena ventenne Jennifer Beals. Ad un'analisi più accurata, il film, che trasmette il messaggio positivo della realizzazione dei propri sogni grazie all'entusiasmo e compiendo grandi sacrifici, avrebbe potuto essere affrontato ponendo una maggiore centralità all'aspetto di classe, soffermandosi magari sulle differenze di ceto (e conseguentemente di mezzi ed opportunità) tra le danzatrici che tentavano l'audizione e la nostra Alex, ed una minor attenzione al banale lato romantico, il quale appiattisce ed appesantisce una trama che, al contrario, avrebbe guadagnato un sensibile spessore sposando temi di maggiore impatto sociale.

Alex è una ragazza che lavora come operaia con il sogno nel cassetto di diventare ballerina. I sogni sembrano lontani, fino a che un giorno gli si presenta l'occasione che tanto ha atteso. Adrian Lyne( a donne con gli amici) dirige un film cult nel suo genere, favola per chi lotta per realizzare i suoi sogni.La beals è brava nella parte e il resto dei personaggi sembrano tutti un suo contorno, nel complesso un buon film dove non mancano buone scene (la luce psichedelica nel ballo, la scena erotica al ristorante), anche se la prevedibilità è fin troppo scontata.Per chi vuole passare una serata senza pensieri e con motivi musicali orecchiabili che hanno fatto storia. [+]

Alex è una ragazza che lavora come operaia con il sogno nel cassetto di diventare ballerina. I sogni sembrano lontani, fino a che un giorno gli si presenta l'occasione che tanto ha atteso. Adrian Lyne( a donne con gli amici) dirige un film cult nel suo genere, favola per chi lotta per realizzare i suoi sogni.La beals è brava nella parte e il resto dei personaggi sembrano tutti un suo contorno, nel complesso un buon film dove non mancano buone scene (la luce psichedelica nel ballo, la scena erotica al ristorante), anche se la prevedibilità è fin troppo scontata.Per chi vuole passare una serata senza pensieri e con motivi musicali orecchiabili che hanno fatto storia.Vincitore del premio Oscar come miglior canzone 1983. [-]

Escludendo la bellezza della protagonista, veramente perfetta per il ruolo, è un buon film, che spiega come funziona il mondo dello spettacolo, senza remore.

Mettete assieme Cenerentola con Rocky e La febbre del sabato sera ed ecco Flashdance. Siamo nell'America delle opportunità e dei sogni realizzati, che con fatica e cuore possono realizzarsi. Quello della giovane Alex Owens (Jennifer Beals), di giorno operaia e di notte ballerina in un night, è quello di danzare alla scuola di Pittsburgh. Gli uomini la apprezzano più per la forma e le donne la deridono, ma qualcuno si innamora di lei: è il suo capo in cantiere (Michael Nouri) che decide di aiutarla per superare il provino che avvierà la sua carriera. Il lieto fine è d'obbligo. Scritta da Joe Eszterhas e diretta da Adrian Lyne (che si specializzerà poi nel softcore hollywoodiano, di gran moda alla fine degli anni '80), la love story funziona a tempo di musica grazie al montaggio forsennato, che scandisce la storia con un numero musicale dopo l'altro (15 in tutto), e alla simpatia degli attori. [+]

Mettete assieme Cenerentola con Rocky e La febbre del sabato sera ed ecco Flashdance. Siamo nell'America delle opportunità e dei sogni realizzati, che con fatica e cuore possono realizzarsi. Quello della giovane Alex Owens (Jennifer Beals), di giorno operaia e di notte ballerina in un night, è quello di danzare alla scuola di Pittsburgh. Gli uomini la apprezzano più per la forma e le donne la deridono, ma qualcuno si innamora di lei: è il suo capo in cantiere (Michael Nouri) che decide di aiutarla per superare il provino che avvierà la sua carriera. Il lieto fine è d'obbligo. Scritta da Joe Eszterhas e diretta da Adrian Lyne (che si specializzerà poi nel softcore hollywoodiano, di gran moda alla fine degli anni '80), la love story funziona a tempo di musica grazie al montaggio forsennato, che scandisce la storia con un numero musicale dopo l'altro (15 in tutto), e alla simpatia degli attori. Al di là di tutto ciò è l'ennesima parabola del sogno americano messa in atto da due strateghi del blockbuster hollywoodiano come Don Simpson e Jerry Bruckheimer e tirata da lucido come nuova. Si parla di dance-film perché fu, per molti critici, un videoclip troppo lungo. Tra le canzoni degne di nota "What a Feeling" (di Giorgio Moroder, Keith Forsey e Irene Cara) che prese l'Oscar e "Maniac" (di Michael Sembello). [-]

Un concentrato di luoghi comuni e stereotipi, ecco cos'è Flashdance.

Una stella è persino troppa per un film così banale che ormai lo potrei girare anch'io.

L'ho visto per la prima volta proprio ieri sera e l'ho trovato mooooooooolto bello!Le canzoni per prima cosa sono assolutamente fenomenali,ti viene voglia di ballare anche tu!E' una storia semplice e divertente,la ricerca di un sogno da parte di una giovane ragazza....Penso che molte ragazze e ragazzi si possano immedesimare nella protagonista,perchè come lei credono in un sogno(anche io credo in un sogno).Nel complesso è un film che con le sue musiche e canzoni eccezionali ti fa proprio venir voglia di accendere lo stereo e ballare....Voi che ne dite?W flaschdance!!!Salutiiiiiiiiiii!