Due volte Giuda

Al suo ultimo western,il regista sceglie una trama insolita,che si distingue da altri film coevi per la complessità e la presenza di diverse tematiche,dove spicca nel finale una bella riflessione sui diritti perduti dei nativi d'America(uno dei personaggi si rivelerà un "mezzosangue").I colpi di scena vengono serviti con intelligenza,le distinzioni tra buoni e cattivi scompaiono e il tono generale è alquanto cupo e disilluso.L'azione è lasciata sullo sfondo ma le sparatorie sono comunque dirette con mestiere.Sabato non è il massimo,per un personaggio originale che sarebbe stato perfetto per Gian Maria Volontè o Giuliano Gemma.Kinski(che creò i rituali problemi sul set,pare arrivando a minacciare Sabato con un coccio di bottiglia)si trattiene ed è efficace nella sua sfaccettata ambiguità.

La trama è avvincente anche grazie a una eccellente narrazione filmica. L’idea della perdita di memoria con il recupero progressivo della consapevolezza sui fatti reali attinge agli schemi della tragedia greca classica. Klaus Kinski è eccezionale, ma anche Antonio Sabato nei panni dello smemorato Luke regge bene il confronto. Scritto da Jaime Jesùs Balcazar, da molti è considerato il miglior western di Nando Cicero. Eccellente il montaggio di Cinquini d efficace la colonna sonora di Carlo Pes. Curioso ma decisamente azzeccato l’appello nel trailer “Si consiglia di vedere il film dall’inizio”, per avvisare gli eventuali ritardatari che correvano il rischio di non capire quanto stava accadendo.

DUE VOLTE GIUDA é stato un bellissimo western italiano, da grande intensità drammatica, ben diretto e ben interpretato da tutti gli attori ed é un altro esempio di come gli italianio di una volta sapevano davvero fare il grande cinema di genere e di spettacolo! E' uno di quelli che ricordo con grande piacere ed emozione, per i suoi scenari spagnoli di Almeria (che erano peraltro ricorrenti) ma soprattutto per la vicenda raccontata e lo stile classico di quegli anni... Maurizio Costa

Se Dino Risi è considerato uno dei maestri della commedia italiana, Nando Cicero e Luigi Scattini sono i direttori didattici di questa scuola. Le opere dei due registi rappresentano l'oscilloscopio delle gioie e dei dolori di un paese in fila per Carosello. Non solo tette e risate, ma western e documentari, star internazionali e grandi attori, da Klaus Kinski a Buster Keaton e Renzo Montagnani. Quasi una risposta alla retorica dei teoremi di Pasolini. Cinema popolare, di genere, B - movie, trash, comunque venga catalogato questo è cinema, non fuffa. Giovanni Spada, direttore del Festival del cinama trash di Torino