The Company Men

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elgatoloco martedì 26 ottobre 2021
film"politico", in qualche modo, pur se more gring Valutazione 0 stelle su cinque
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"The Cpmpany Man"(John Wells, anche autore di soggetto e sceneggiatura, 2010), un padre di famiglia, marito e altro, non ancora quarantenne(Ben Affleck), viene licenziato nel peirodo corrispondente alla crisi del 2007(pare si inizi già in quell'anno)-2008, indotta dal "crollo"di "Lehman Brothers", con indubbi riflessi internazionali, proprio ad opera della multinazionale per la quale lavora. Si arrabatta, accettaa anche lavori umili, inadeguati alla sua prepazione e al suo curriculum  lavorativo, ma ben presto anche a livello familiare sorgono notevoli difficoltà. Il fim vede anche il contrasto tra il"padrone"e il suo vice, decisamente più accogliente verso i dipendenti. [+]

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albertopezzi sabato 12 maggio 2018
tremendamente attuale Valutazione 4 stelle su cinque
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SENZA DUBBIO CI TROVIAMO DI FRONTE AD UN GRANDE FILM. JOHN WELLS RACCONTA CON DUREZZA E SPIETATEZZA IL DRAMMA DELLA DISOCCUPAZIONE, DIVENTATO ORMAI TEMA DI TUTTI I GIORNI PER MILIONI DI PERSONE A QUESTO MONDO. NEL SUO ESORDIO ALLA REGIA, WELLS SCEGLIE TONI DURI E DECISI NELL’ AFFRONTARE LA MOSTRUOSA CRISI ECONOMICA CHE CI ATTANAGLIA ORMAI DA PARECCHI ANNI. FILM AD ALTO CONTENUTO DRAMMATICO, SCORREVOLE E PIACEVOLE, A VOLTE COMPLESSO, MA SEMPRE CHIARO E LIMPIDO NEL LANCIO DEL SUO MESSAGGIO. BOBBY WALKER VIVE UNA VITA LUSSUOSA ED AGIATA, QUANDO AD UN TRATTO VIENE SCONVOLTO DALLA NOTIZIA DEL SUO LICENZIAMENTO. IL MONDO GLI CROLLA ADDOSSO METTENDO IN DUBBIO LA SUA INTERA ESISTENZA, A PARTIRE DAI LEGAMI AFFETTIVI. [+]

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giorpost martedì 16 febbraio 2016
un lucido affresco sulle conseguenze della crisi Valutazione 3 stelle su cinque
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La GTX è una multinazionale quotata in borsa, specializzata in costruzioni navali. Negli anni della grande recessione economica partita nel 2007 subisce un vertiginoso calo degli utili che spinge, senza colpo ferire e secondo una consolidata prassi negli USA dell'ultimo decennio, a prendere la strada dei licenziamenti. I primi ad essere colpiti sono soprattutto i colletti bianchi, il management della società che, alla voce spesa, ha il peso maggiore; Bobby Walker, quarantenne rampante con famiglia, villa e Porsche a seguito, è uno di questi. Il tipico esemplare medio-borghese americano dallo stipendio a 6 cifre si trova dalla sera alla mattina senza stipendio, un esoso mutuo che incombe ed una scarsissima flessibilità mentale tipica di chi pensa di potersi cullare sulla gloria passata; tre mesi di infruttuosi colloqui, ove si propone come “assolutamente adeguato al compito” ed eventualmente disponibile a “guadagnare anche 110. [+]

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alberto58 sabato 21 dicembre 2013
il fantozziano outplacement Valutazione 3 stelle su cinque
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Mi ci sono imbattuto per caso in questo film ieri sera in seconda serata. Il film era iniziato da poco e la scena che ho visto ha subito calamitato il mio interesse perchè era ambientata in una società che fa "outplacement", cioè ricollocazione del personale licenziato. Quella esperienza l'ho vissuta pure io esattamente 7 anni fa ed è stato proprio questo a spingermi a rimenere su quela canale (Rai Movies) ed a vedermi tutto il film nonostante l'ora tarda. Quando in fase di licenziamneto il capo del personale mi porspettò questo "outplacement" come un benefit qualche dubbio lo ebbi, infatti gli chiesi quanti solodi mi avrebbe dato in più se ci avessi rinunciato...ma lui mi parlava di percentuali di ricollocamento vicine al 100% e così mi feci convincere. [+]

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filippo catani sabato 24 agosto 2013
il prezzo della crisi Valutazione 4 stelle su cinque
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Una società che si occupa di diversi settori tra cui costruzioni navali, ferroviarie e anche ramo sanitario entra in crisi con il crollo di Wall Street. Per cercare di mantenere a galla la società si decide per un drastico taglio del personale. Prima il direttore delle vendite poi due tra i fondatori dell'azienda verranno licenziati e per loro si apriranno le porte dell'incertezza.
Un bel film diretto da Wells che riflette con cinismo e amarezza sull'America e sul mondo di oggi specialmente quello guidato dalla Borsa. I grandi manager rimangono stabilmente ancorati alle loro poltrone e ai loro stipendi da capogiro e a pagare i conti della crisi sono i sottoposti che si ritroveranno sulla strada dopo anni di servizio. [+]

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rescart sabato 19 gennaio 2013
c'è no e no Valutazione 4 stelle su cinque
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Quante cose ci sono nella vita che pensavamo non avremmo mai fatto e invece poi ci ritroviamo a fare? La risposta ovviamente non è assoluta ma dipende da chi risponde. Ad esempio nel caso del fondatore della GTX la risposta potrebbe essere: nessuna. Anche perché una persona estremamente ambiziosa parte sin dall’inizio con l’idea di essere disposta a fare praticamente qualunque cosa pur di arricchirsi e rimanere ben stabile nella posizione di potere raggiunta. D’altronde è proprio per questo che ha raggiunto quella posizione di potere, perché non ha mai avuto esitazioni o dubbi, ha fatto subito quello che doveva essere fatto. Senza rimpianti né ripensamenti. [+]

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ca55p venerdì 18 gennaio 2013
prodotto di maniera Valutazione 2 stelle su cinque
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Per le premesse da cui parte mi sarei aspettato di più da questo film,considerato anche il buon livello del cast. Lascia un'impressione di qualcosa di inespresso come se nel montaggio si siano tagliate parti che avrebbero potuto dare maggior convinzione al tema trattato.Certe figure come i figli o l'amante di T.L.jones rimangono troppo di contorno ed il finale è decisamente retorico.

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donni romani domenica 8 luglio 2012
la crisi economica brucia ancora Valutazione 3 stelle su cinque
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La crisi economica e il licenziamento di un gran numero di impiegati e manager di una grande compagnia sono al centro di questo dolente affresco contemporaneo, in cui la grande crisi finanziaria resta sullo sfondo per concentrarsi invece sulle sue ripercussioni quotidiane nelle famiglie di chi ha perso il lavoro e con questo il  proprio ruolo sociale. Inviare curriculm vitae, sostenere colloqui umilianti e dover seguire un corso di autostima sono quanto di più deprimente possa accadere a chi alla soglia dei quarant'anni pensava di essere già arrivato in vetta e si trova a doversi rimboccare le maniche, e non solo metaforicamente, visto che un paio dei protagonisti si ritroveranno a fare i carpentieri, per garantire alle proprie famiglie quel tenore di vita (club privati, scuole esclusive, macchine di lusso e mutui stratosferici per ville megagalattiche) che fino a pochi mesi prima davano per scontato e che invece dovranno dolorosamente imparare ad abbandonare. [+]

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molenga giovedì 12 gennaio 2012
un'ambizione che non finisce mai Valutazione 3 stelle su cinque
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L'unico personaggio che susciti un po' di simpatia umana, in questo peraltro ben fatto film, è quello di kevin costner. Un'azienda si trova in cattive acque(ma no! che tema originale9 e chiude due cantiere. vanno a picco i lavoratori( non si vedono, naturalmente) ma anche alcuni pezzi"medi": homo homini lupus. Il pesce piccolo mangia quello grande. Mors tua vita mea. uno di questi pesci medi è ben affleck, orgoglioso e incapace di ammettere il suo fallimento, che presto diventa il fallimento di molti altri: si troverà a lavorare per il cognato-appunto, costner- che costruisce case: ma niente paura: presto un suo ex superiore, anch'egli saganato dalla casa madre, rimetterà in gioco il nostro uomo d'affari, e vissero tutti felici e contenti( non è vero, il finale è aperto). [+]

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ultimoboyscout sabato 22 ottobre 2011
la crisi non risparmia nessuno. Valutazione 2 stelle su cinque
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Un cast di tutto rispetto per una produzione minore, che da noi non è passato per il circuito cinematografico. Tutto sommato non è che sia sto filmone, ci sono un paio di passaggi piuttosto tecnici ma è un film abbastanza comprensibile, che tratta la crisi e la recessione dal basso, dal punto di vista di un manager che si reinventerà carpentiere, un altro che si vedrà costretto a tingersi i capelli per sembrare più giovane ed un terzo che si intrattiene con una dirigente (digli scemo, la dirigente è Maria Bello! che non gli eviterà comunque il licenziamento. Tutti e tre si troveranno a spasso, in un vortice di devastazione personale. Il film è diretto da un Wells che non ha guizzi, descrive una storia moralista ma di forte impatto che mostra gli effetti squassanti della crisi economica nella popolazione "bene" americana. [+]

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