Nato nel 1978 dalla fantasia di John Carpenter e Debra Hill, il primo regista, la seconda produttrice di quel classico del thriller che è "Halloween: la notte delle streghe", Michael Myers è arrivato all'ottavo capitolo della saga di cui è protagonista, quarto in cui appare - ma per l'ultima volta - il personaggio di Laurie Strode che ha segnato il debutto sul grande schermo di Jamie Lee Curtis. Con la serie, Laurie è cresciuta passando dallo status di baby-sitter perseguitata da un serial killer a quello di madre iperprotettiva nei confronti del figlio, minacciato da Michael che è anche il fratellastro di lei, come si è scoperto in "Il signore della morte - Halloween II" (1981). Questa "Resurrezione" di Myers, invece, comincia dove il film precedente finisce: ma Laurie ha decapitato l'uomo sbagliato, scambiandolo per lo psicopatico, ed è finita ricoverata in una clinica privata dove, improvvisamente, Michael riappare e riesce ad ucciderla.
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Nato nel 1978 dalla fantasia di John Carpenter e Debra Hill, il primo regista, la seconda produttrice di quel classico del thriller che è "Halloween: la notte delle streghe", Michael Myers è arrivato all'ottavo capitolo della saga di cui è protagonista, quarto in cui appare - ma per l'ultima volta - il personaggio di Laurie Strode che ha segnato il debutto sul grande schermo di Jamie Lee Curtis. Con la serie, Laurie è cresciuta passando dallo status di baby-sitter perseguitata da un serial killer a quello di madre iperprotettiva nei confronti del figlio, minacciato da Michael che è anche il fratellastro di lei, come si è scoperto in "Il signore della morte - Halloween II" (1981). Questa "Resurrezione" di Myers, invece, comincia dove il film precedente finisce: ma Laurie ha decapitato l'uomo sbagliato, scambiandolo per lo psicopatico, ed è finita ricoverata in una clinica privata dove, improvvisamente, Michael riappare e riesce ad ucciderla. Dopo i titoli, in cui rieccheggia l'ancora spaventoso tema musicale che Carpenter compose negli anni '70, l'azione si sposta su un gruppo di adolescenti - proprio come il pubblico a cui il film è indirizzato - che va a passare la notte di Halloween nella casa d'infanzia di Michael Myers ripreso dalle telecamere di un canale Tv, in stile "Grande Fratello". Ma è qui che il killer torna, pronto a trovare nuove prede... Inutile dire che il thriller, in quanto a suspense, funziona, e il risultato è discreto come nel precedente. In entrambi c'è la mano esperta di un abile mestierante dell'horror: in "Halloween - 20 anni dopo" (1998) la regia era di Steve Miner, qui torna quel Rick Rosenthal che aveva già firmato il numero 2 della serie. Purtroppo però, non c'è più quell'aura leggendaria che caratterizzava il personaggio nel classico di Carpenter, soltanto buoni effetti speciali e qualche momento di paura.
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