stefano capasso
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sabato 31 maggio 2014
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il potere della mente e delle emozioni
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In un villaggio della campagna inglese la vita si ferma per qualche ora. Tutti gli abitanti e chiunque entra nell’area circostante perdono i sensi, sembrano morti. Quando si risvegliano si scopre che le donne in età di riproduzione sono tutte gravide. Nasceranno dei bimbi simili, biondi con grandi facoltà mentali che poco a poco diverranno un grande pericolo per la comunità.
Fantascienza d’epoca, avvincente nella narrazione, dove il tema trattato è la contrapposizione tra il potere della mente e quello delle emozioni. Il primo è certamente efficace e capace di tante cose, ma è anche fuorviante e limitato senza il giusto contatto con le emozioni.
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In un villaggio della campagna inglese la vita si ferma per qualche ora. Tutti gli abitanti e chiunque entra nell’area circostante perdono i sensi, sembrano morti. Quando si risvegliano si scopre che le donne in età di riproduzione sono tutte gravide. Nasceranno dei bimbi simili, biondi con grandi facoltà mentali che poco a poco diverranno un grande pericolo per la comunità.
Fantascienza d’epoca, avvincente nella narrazione, dove il tema trattato è la contrapposizione tra il potere della mente e quello delle emozioni. Il primo è certamente efficace e capace di tante cose, ma è anche fuorviante e limitato senza il giusto contatto con le emozioni. Cosi i bambini vengono ingannati con le loro stesse armi dall’unico uomo che aveva guadagnato la loro fiducia. Mentre sua moglie, con la sola forza dell’empatia capisce in anticipo quale sono le sue intenzioni.
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ernesto pezzi
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lunedì 23 marzo 2009
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una metafora radicale
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l'interesse del film risiede nel suo essere una metafora radicale della cesura generazionale. non c'è comprensione possibile tra adulti e bambini: questi ultimi sono a tutti gli effetti degli alieni. l'unica reazione possibile da parte degli adulti è lo sterminio. 15 anni dopo la fine della II guerra mondiale (il film è del 1960) si può ancora pianificare senza tabù lo sterminio di una generazione perché è "di un'altra specie" ("un'altra razza" suonava meglio?). il sequel del 1963 accentua il carattere geopolitico del tema, forse appesantendone troppo la carica metaforica. la violenza e l'incomunicabilità tra le generazioni collocano il film a metà strada tra la memoria della guerra passata e e le future rivolte giovanili.
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raf
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domenica 31 luglio 2005
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suspense di qualità
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bel film...lo spunto iniziale è molto bello e originale....insomma suspense di qualità
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georges
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giovedì 9 giugno 2005
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carino
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A mio avviso il film pur non essendo un capolavoro della fantascienza, scorre bene, e senza troppe pretese crea nello spettatore, quella suspence che filmoni di gran lunga piu' quotati e stracolmi di effetti speciali non riescono a dare !
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