r.a.f.
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lunedì 28 ottobre 2019
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il destino sa fare giustizia con stile
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Il film è liberamente tratto da Silas Marner, uno dei romanzi brevi di George Eliot, ma anche uno dei più belli: un racconto che parla di valori semplici e autentici, dell’assurdità dei pregiudizi e della difficoltà di accettare ciò che è difforme dalla normalità, ma soprattutto una storia sull'amore in senso assoluto, l'amore per il prossimo. Il film ovviamente rivisita la vicenda rendendola attuale, ma non perde di vista i temi fondamentali cari ad Eliot, mostrando tutto il meglio e il peggio dell’umanità: meschinità, grettezza, egoismo, ma anche altruismo e generosità d’animo, quell’amore disinteressato per gli altri che non si aspetta nulla in cambio.
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Il film è liberamente tratto da Silas Marner, uno dei romanzi brevi di George Eliot, ma anche uno dei più belli: un racconto che parla di valori semplici e autentici, dell’assurdità dei pregiudizi e della difficoltà di accettare ciò che è difforme dalla normalità, ma soprattutto una storia sull'amore in senso assoluto, l'amore per il prossimo. Il film ovviamente rivisita la vicenda rendendola attuale, ma non perde di vista i temi fondamentali cari ad Eliot, mostrando tutto il meglio e il peggio dell’umanità: meschinità, grettezza, egoismo, ma anche altruismo e generosità d’animo, quell’amore disinteressato per gli altri che non si aspetta nulla in cambio.
E’ la storia di un uomo duramente colpito dalla vita, prima nella certezza degli affetti, quando scopre che il figlio che la moglie aspetta non è suo, poi nella sicurezza economica, quando viene derubato di tutti i suoi averi, meticolosamente accumulati come unico residuo surrogato di felicità.
Deluso dai propri simili e ormai rassegnato a trascinare il resto della propria esistenza da eremita, per uno strano intreccio di circostanze favorevoli offerte improvvisamente dal destino, si imbatte in un’orfana abbandonata che il caso conduce letteralmente alla sua porta, e che gli darà una nuova ragione per vivere e un’insperata occasione di serenità.
E quando sarà di nuovo sul punto di perdere ogni cosa per la meschina arroganza di chi pensa di poter comprare tutto con il denaro, nuovamente sarà il fato a dargli una mano, sistemando le tessere della sua vita e restituendogli il benessere economico e il calore di un affetto più che meritato.
Steve Martin, per la prima volta in un ruolo veramente drammatico, lo interpreta a modo suo, riservando la sua consueta esuberanza ai momenti brillanti e addolcendola con una maschera da clown triste e tenero allo stesso tempo, che alleggerisce le situazioni più pesanti con l’accenno di un sorriso o l’ironia malinconica di una battuta.
Anche il ruolo del cattivo, interpretato da un Gabriel Byrne sempre molto intenso, non è privo di sfaccettature, perché dietro al suo tentativo di sottrarre la bambina all’affetto del protagonista si cela una profonda infelicità e il dramma di chi può avere tutto, tranne quello che veramente desidera.
Nella parte del fratello scapestrato, che ha un ruolo rilevante nella storia pur sparendo di scena quasi subito, troviamo Stephen Baldwin, che in poche scene riesce a rendersi sufficientemente sgradevole; lavorerà ancora accanto a Byrne l’anno successivo ne I soliti sospetti, nel ruolo per cui è più conosciuto.
Completano il cast Laura Linney, allora ancora poco conosciuta, e Catherine O’Hara, reduce dal successo di Mamma ho perso l’aereo: entrambe caratterizzano con particolare cura due personaggi femminili che hanno ruoli importanti nella vicenda, diversissimi tra loro e più complessi di quanto possano apparire.
Nell’insieme si può definire una favola poetica, narrata da un regista particolarmente sensibile, che affronta temi difficili e delicati come adulterio, droga e corruzione, restando sempre in superficie e lasciando allo spettatore ogni giudizio morale.
E’ un film piacevole per tutta la famiglia, una commedia dolce amara con qualche momento drammatico addolcito da una valanga di buoni sentimenti, e un lieto fine in salsa Disney meno scontato del solito, che commuove senza essere sdolcinato.
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roby
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martedì 10 marzo 2009
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bel film, da vedere...
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E' un film poco conosciuto (o poco recensito sul web!), quindi ero indeciso se guardarlo o no, ma come accade spesso sono contento di averlo visto perchè è proprio un bel filmetto! Ovviamente non è un capolavoro, ma Steve Martin ha fatto proprio un bel lavoro essendo sua anche la sceneggiatura oltre al ruolo di protagonista. Molto bravi tutti gli attori tra cui mancano nella sezione del cast artistico uno dei frattelli Baldwin, Laura Linney e Catherine O'Hara. Voto: 8
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rfbill
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martedì 3 marzo 2009
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hai ragione!!!
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bellissimo film, senza ombra di dubbio, delicato e commovente. grande Steve Martin, è un validissimo attore.
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matisse
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sabato 24 gennaio 2004
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il lato serio di steve martin
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Uno strano scherzo del destino, in inglese, A simple twist of fate" si e' rivelato essere un bel film , scoprire il lato drammatico di Steve Martin e' stata una sorpresa dato che io lo conosco per essere un gran burlone. Ma in questo film il suo lato drammatico mi ha conquistata dandomi ancora una volta la prova di quanto Steve Martin sia un attore poliedrico, capace sia di far piangere che di far ridere. Byrne invece nel ruolo del cattivo non sono riuscita a vederlo, forse bisognava scegliere un altro attore per impersonare la parte del politico senza scrupoli. Invece sono rimasta estasiata dalla piccola " Mathilda" una bimba da mangiarsi di baci anzi due bimbe da mangiarsi di baci in quanto per la realizzazione del film sono state ingaggiate due sorelline gemelle.
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Uno strano scherzo del destino, in inglese, A simple twist of fate" si e' rivelato essere un bel film , scoprire il lato drammatico di Steve Martin e' stata una sorpresa dato che io lo conosco per essere un gran burlone. Ma in questo film il suo lato drammatico mi ha conquistata dandomi ancora una volta la prova di quanto Steve Martin sia un attore poliedrico, capace sia di far piangere che di far ridere. Byrne invece nel ruolo del cattivo non sono riuscita a vederlo, forse bisognava scegliere un altro attore per impersonare la parte del politico senza scrupoli. Invece sono rimasta estasiata dalla piccola " Mathilda" una bimba da mangiarsi di baci anzi due bimbe da mangiarsi di baci in quanto per la realizzazione del film sono state ingaggiate due sorelline gemelle. Un visetto tenerissimo, stessa cosa quando la piccola e' cresciuta sino a diventare una bella signorina di 10 anni. Il definitiva un bel film, io sono rimasta soddisfatta!
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