samanta
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lunedì 20 aprile 2020
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l'amore e la serenità
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RECENSIONE
Il 1961 anno in cui uscì i lfilm, fu un anno di grazia per la protagonista Natalie Wood (ebbe una nomination all'Oscar) che in quello stesso anno interpretò Maria nel grande successo West Side Story. Il regista Elia Kazan (Oscar per la regia in Barriera invisibile e Fronte del porto), ebbe poi un ostracismo dal mondo dello spettacolo liberal e politically correct. perché sotto giuramento davanti alla commissione senatoriale d'inchiesta a precisa domanda indicò le persone che nel suo ambiente erano comuniste, protagonisti dello spettacolo che vivevano comodamente mentre milioni di disgraziati morivano nei "gulag".
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RECENSIONE
Il 1961 anno in cui uscì i lfilm, fu un anno di grazia per la protagonista Natalie Wood (ebbe una nomination all'Oscar) che in quello stesso anno interpretò Maria nel grande successo West Side Story. Il regista Elia Kazan (Oscar per la regia in Barriera invisibile e Fronte del porto), ebbe poi un ostracismo dal mondo dello spettacolo liberal e politically correct. perché sotto giuramento davanti alla commissione senatoriale d'inchiesta a precisa domanda indicò le persone che nel suo ambiente erano comuniste, protagonisti dello spettacolo che vivevano comodamente mentre milioni di disgraziati morivano nei "gulag". Insomma c'era la guerra fredda tra il mondo libero e il c.d. "Impero del male" e Kazan fece la sua scelta. Nel 1999 ricevette riparatorio l'Oscar alla carriera per una lunga attività (Bandiera Gialla, Un tram che si chiama desiderio, Un volto tra la folla, Baby Doll, Il ribelle dell'Anatolia).
Il film, un commedia drammatica ambientata nella provincia americana del 1929, vede la protagonista Deanie (Natalie Wood, brava attrice morta giovane tragicamente), appartenente ad una famiglia modesta, innamorata passionalmente di Bud (Warren Batty bravo attore al suo esordio cinematografico), membro di una famiglia ricchissima dominata dal padre autoritario Ace (Pat Hingle), ma non vuole concedersi per arrivare vergine al matrimonio. Bud la ama ma non accetta il rifiuto e la lascia per una ragazza che gli si concede .Siamo nell'America profonda e le ragazze sono divise in 2 tipi: quelle che si concedono e quelle che si sposano vergini. Deanie soffre e ad un party fa la sfrontata anche con Bud che però ha un moto di ripulsa, la ragazza disperata cerca il suicidio, salvata dà segni di squilibrio per cui viene ricoverata per 2 anni e nmezzo in clinica. Nel fratemmpo il padre di Bud rovinato dalla crisi finanziaria si suicida e la figlia ribelle Ginny (Virginia Loden) alcolizzata muore in un incidente automobilistico. Bud lascia la l'Università e si ritira a fare il contadino in una piccola fattoria unica eredità del padre, si sposa con una camerire Angelina che gli dà un figlio e ne aspetta un secondo. Deanie guarita esce dalla clinica e sposerà un ragazzo incontrato in clinica che guarito è diventato medico. Deanie decide di incontrare Bud, entrambi capiscono che l'amore e la la passione ha lasciato tracce indelebili, ma che hanno trovato finalmente la serenità.
E' un film moto bello, drammatico ma con un finale positivo come spesso succede nei film di Kazan e che rieccheggia un poesia di Wordsworth, l'amore passionale, la consonanza dei sentimenti, la fisicità hanno lasciato il posto ad un amore gratuito, alla serenità che rimane anche dopo una giornata difficile, rimane l'amore vero che non dura un attimo, splendore nell'erba è la gioventù che attraverso la sofferenza perde i desideri e i sogni giovanili, ma trova la serenità nella vita ordinaria. Bravissima Natalie Wood.
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massimoa
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martedì 25 febbraio 2014
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guardatelo!
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Abbiamo a che fare con un indubbio capolavoro: non per niente vinse l'oscar per la sceneggiatura e Natalie Wood si vide letteralmente derubata della statuetta che invece andò a Sofia Loren per "La ciociara" (siete d'accordo con me nel dire che è leggermente scandaloso?). Per quanto riguarda la trama tutto fila liscio fino alla fine: le vicende sociali dell'epoca vanno a braccetto, nel bene e nel male, con la storia d'amore che lega i due protagonisti. A chi soffre di depressione lo sconsiglio vivamente perché il rapporto tra Bud e Deanie, dopo un inizio romantico e spensierato, si va sempre più logorando fino ad arrivare alla disperazione. Il finale è, nella sua pacatezza, un mezzo per far piangere anche il più freddo degli spettatori.
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Abbiamo a che fare con un indubbio capolavoro: non per niente vinse l'oscar per la sceneggiatura e Natalie Wood si vide letteralmente derubata della statuetta che invece andò a Sofia Loren per "La ciociara" (siete d'accordo con me nel dire che è leggermente scandaloso?). Per quanto riguarda la trama tutto fila liscio fino alla fine: le vicende sociali dell'epoca vanno a braccetto, nel bene e nel male, con la storia d'amore che lega i due protagonisti. A chi soffre di depressione lo sconsiglio vivamente perché il rapporto tra Bud e Deanie, dopo un inizio romantico e spensierato, si va sempre più logorando fino ad arrivare alla disperazione. Il finale è, nella sua pacatezza, un mezzo per far piangere anche il più freddo degli spettatori. Se proprio devo trovare un difetto a questo film è questo: lascia l'amaro in bocca per come la vicenda si evolve e conclude. Per il resto penso di non esagerare nel dire che è il più bel film sentimentale (e straziante) che sia mai stato girato sul primo amore e proprio per questo riguarda da vicino un po' tutti. Gli adulti faranno un tuffo nel passato, i giovani si accorgeranno di vivere la stessa storia ora. Per questo film il massimo dei voti. Dimenticavo: Natalie Wood è bellissima e bravissima in un ruolo che le si addice a pennello.
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[+] mah
(di voss117)
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paride86
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sabato 25 febbraio 2012
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bello
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Film su una storia d'amore degli anni'50/'60, con tutti i problemi generati dal puritanesimo dell'epoca.
Amaro e sdolcinato al tempo stesso.
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fiffa89
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mercoledì 27 luglio 2011
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vivi ogni attimo con tutto te stesso...non tornerà
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Fortunato esordio di Warren Beatty, "Splendore nell'erba" è costruito sui versi della famosa "Ode all'infanzia di William Wordsworth" che recitano:
"...ma se la radiosa luce che tanto brillava negli occhi ora è tolta...
se niente può far si che rinnovi all'erba il suo splendore e che riviva il fiore...
della sorte funesta non ci dorrem, ma ognor più saldi in petto, godrem di quel che resta..."
Una poetica descrizione della speranza che alberga negli occhi della giovinezza...speranza che regala momenti unici e irripetibili che si perdono con il raggiungimento dell'età adulta.
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Fortunato esordio di Warren Beatty, "Splendore nell'erba" è costruito sui versi della famosa "Ode all'infanzia di William Wordsworth" che recitano:
"...ma se la radiosa luce che tanto brillava negli occhi ora è tolta...
se niente può far si che rinnovi all'erba il suo splendore e che riviva il fiore...
della sorte funesta non ci dorrem, ma ognor più saldi in petto, godrem di quel che resta..."
Una poetica descrizione della speranza che alberga negli occhi della giovinezza...speranza che regala momenti unici e irripetibili che si perdono con il raggiungimento dell'età adulta. Allora, se niente può far rivivere le sensazioni provate nella gioventù definita dai poeti "erba" non bisogna addolorarsene, ma ma godere di quanto la vita ci offre anche se non vale quanto avevamo a quel tempo...
Stupendo.
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paolo ciarpaglini
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venerdì 9 ottobre 2009
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splendore nell'erba.
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Siamo davanti ad un capolavoro in cui poco o niente è lasciato al caso. Colpiscono soprattutto la straordinaria restituzione del dramma, grazie alla profonda e riuscitissima introspezione dei personaggi. Magnifica, superlativa (in tutti i sensi) Natalie Wood. Warren Beatty, qui alla sua prima apparizione è bravissimo. Regia da antologia, ottima la fotografia. Unica pecca, a mio modestissimo avviso, è l'approssimativa restituzione dell'epoca. Siamo alla fine anni '20, ma tolte le auto poco ci si accorge dell'epoca, appunto. Chiaramente Kazan, ha puntato tutto sul copione, dirigendo tutto in modo più unico che raro. Resta ben poco da commentare e solo da vederlo: voto 10+.
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roberto
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martedì 10 marzo 2009
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non male...
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...per essere del '61, ma mi aspettavo comunque qualcosina di più visto il calibro dei 2 protagonisti. Forse quando è uscito ha avuto anche abbastanza successo perchè la storia d'amore, che è ambientata in un periodo storico delicato come la Grande Depressione del '29 (tema che nel film non viene adeguadamente trattato), avrà anche potuto coinvolgere il pubblico dell'epoca che era ancora abbastanza vicino ai costumi di quel tempo, mentre ai giorni nostri è praticamente impossibile riuscire a immedesimarsi coi personaggi! Nonostante tutto il film è ben fatto (anche se un pò lentino!) e mi sono divertito nel vedere come veniva vissuta l'adolescenza a quell'epoca, cercando di immaginare che nel film ci fossero i miei genitori e i miei nonni!!! Voto: 6+
[+] nonni e nipoti
(di diletta di donato)
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thérèse
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martedì 29 aprile 2008
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molti la dicono primavera solitudine io la chiamo
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Film splendido.Un modo autentico di parlare della giovinezza: una strada aspra,solitaria, in salita, dove così spesso non c'è protezione,quella vera,data solo dall'amore autentico,fatto di rispetto e attenzione per l'anima.
Chi sente di aver trovato nell'altro una pienezza bramata e mai conosciuta, come può rassegnarsi allo squallore del vivere,come può sopravvivere allo splendore appena visto, sfiorato? La vita separa i sentieri,e il destino conduce e dona ciò che non aspettiamo.Lo splendore e la speranza non si cancellano, ciò che è vero rimane, una radice che darà fiori e frutti in maniera diversa,sapiente.
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james
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venerdì 10 novembre 2006
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quando il microcosmo diventa epico
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tutto il dramma di una storia normale.
eccelso
bellissimo
natalie wood stratosferica
warren beatty...idem
come si fa a non apprezzare un film così? è oggi si ragiona di muccino...mah...
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(di allix)
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mazingo72
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sabato 28 ottobre 2006
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buono
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