"Police Academy 4-Citizens on Patrol"(Jim Drake, sceneggiatura di Gene Quintano, 1987)è uno dei tanti capitoli intermedi della serie"infinta"di"Police Academy", quella, comunque, nella quale si vogliono convolgere i cittadini nell'autodifesa, il che vine realizzato(come altrimenti?)i maniera pasticciona, confusa, contraddittoria, à l'italienne, viene da dire, ma poi, come di consueto, alla fine un po'per merito dellq squadra/scuola di polizia stessa e poi di qualche cittadino(soprattutto cittadina)tutto va bene e si riesce a risolvere un tenativo di evasione dal carcere degli evasi, che scapperebbero con delle mongolfiere o in aereo e in effetti avevano già inziato a farlo.
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"Police Academy 4-Citizens on Patrol"(Jim Drake, sceneggiatura di Gene Quintano, 1987)è uno dei tanti capitoli intermedi della serie"infinta"di"Police Academy", quella, comunque, nella quale si vogliono convolgere i cittadini nell'autodifesa, il che vine realizzato(come altrimenti?)i maniera pasticciona, confusa, contraddittoria, à l'italienne, viene da dire, ma poi, come di consueto, alla fine un po'per merito dellq squadra/scuola di polizia stessa e poi di qualche cittadino(soprattutto cittadina)tutto va bene e si riesce a risolvere un tenativo di evasione dal carcere degli evasi, che scapperebbero con delle mongolfiere o in aereo e in effetti avevano già inziato a farlo. "Police Academy"si basa sempre su alcune gags fisse(voci distorrte o assolutamente non adatte al fisico di chi impersona un certo ruolo, fughe e/o inseguimenti che non hanno senso, come non hanno alcun sesno comportamenti inaspettati e imprevisti, dove qui c'è anche un confronto, quasi una rivalità sorda tra Harris(G.W.Bailey)che nel frattempo è diventato capitano, il comandante Lassard(all'0inzio dle film fuori sede.George Geynes)e il neo-sergente Mahoney(Steve Guttenberg). IN altri termini , se volgiamo, sordi sommovimenti interni, capaci di rivoluzionare dall'interno una struttura com,e quella dell'"accademia", dove, non cìè ch dire Bubba Smith(Hoghtower sullo schermo)ha sempre i suo numeri, come gli altri attori-personaggi già citati, senza dimenticare che nel cast era anche Sharon Stone, nella parte di Claire Mattheson. Decisamente un"Play"dove la comicità è di casa, sempre applicando le regole contenute nei saggi sull'umorismo d'inizio 1900, autori Freud, Pirandello, Bergson, che individuano nel"sentimento del contrario"(ossia un personaggio fa qualcosa che non gli si attribuierebbe mai, considerando la sua struttura fisica e caratteriale)e si ha comunque uno stavolgimento di azioni e di comportamnt anche vocali che "spiazzano"chi si relaziona con determinate persone. C'è poi(e questo si è cercato di accennarlo sopra, il personaggio"tipo", ossia l'identificazione "totale"dell'inteprete con il ruolo ricopperto, che non è tanto da intednersi come identficazione strasberghiana(stanislwskyana, dapprima), ma nel senso che l'atore(attrice ha studiato il peronsaggio e lo rende così"tipicamente"che non potremmeo vedere nessun altro(a)interprete a interpretare quella parte... Dunque la "police academy"è anche "actor's academy"in piccolo e, beninteso, sempre nello "spazio limitato"di inteprreti filmici di una serie da cui gli spettatroi s'aspettano anche la ripetizione(appunto: tipizzazione)di determinae maniere di comportarsi, parlare, muoversi. Nella versione italiana c'è il prolbmea del doppiaggio(ossia della traduzione)ma bisogna dire che in quegli anni la cosa funzionava molto bene, in complesso, salvo poche eccezioni, che in questo caso, però, non ricorrono affatto, dato che il film"marcia"a pieno regime, per così dire. El Gato
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