Monella

Il film che più degli altri evidenzia il carattere nostalgico dell'erotismo di Brass, che ha le sue radici nei placidi e un po' sonnecchiosi anni Cinquanta. Aiutato anche delle confidenze di una nipotina quindicenne (anche se la Ammirati è un po' troppo grande per essere una lolita, Brass aveva dapprima pensato a una sedicenne che lavorava in tv cui i genitori avevano naturalmente concesso la liberatoria) Brass ribadisce le sue convinzioni formali (il significante, cioè la forma più importante del contenuto), filosofiche (sulla infedeltà coniugale) e poetiche (il sedere che la Ammirati si fa fotografare in tutte le posizioni). A conferma del carattere "casereccio" del film la autocitazione di Serena Grandi in "Miranda", parimenti ambientato nella Bassa Padana, quel "triangolo della gnocca" che per Brass è la zona tra Mantova, Parma e Modena. [+]

Il film che più degli altri evidenzia il carattere nostalgico dell'erotismo di Brass, che ha le sue radici nei placidi e un po' sonnecchiosi anni Cinquanta. Aiutato anche delle confidenze di una nipotina quindicenne (anche se la Ammirati è un po' troppo grande per essere una lolita, Brass aveva dapprima pensato a una sedicenne che lavorava in tv cui i genitori avevano naturalmente concesso la liberatoria) Brass ribadisce le sue convinzioni formali (il significante, cioè la forma più importante del contenuto), filosofiche (sulla infedeltà coniugale) e poetiche (il sedere che la Ammirati si fa fotografare in tutte le posizioni). A conferma del carattere "casereccio" del film la autocitazione di Serena Grandi in "Miranda", parimenti ambientato nella Bassa Padana, quel "triangolo della gnocca" che per Brass è la zona tra Mantova, Parma e Modena. Molto solare, è il film di maggior successo di Brass degli anni '90, venduto in una quarantina di paesi. [-]

E' l'unico film di Brass che possiedo in DVD, pagato per di più 2,80 euro! La protagonista ha una carica erotica particolare, veramente unica. Mi è piaciuto più di tutti i film di questo genere, erotico si ma senza sconfinare nello stupido volgare. Consigliato vivamente ai maschi, ovviamente.

"Monella" è una commedia erotica che sfiora più volte il ridicolo: a questo punto il dilemma è se lo fa volontariamente oppure no. Nel primo caso si avrrebbe una pellicola erotico-trash piuttosto divertente, nel secondo...beh, lasciamo perdere!

Il solito Tintobrass, le solite situazioni/ambientazioni davvero un film inutile, per niente eccitante, men che meno innovativo o trasgressivo. Film erotico di serie B

Monella è delle migliori commedia erotica di sempre. La storia si svolge nel nord Italia nel 1950. Lola e Masetto stanno per sposarsi. Masetto vuole mantenere Lola come una vergine, fino a quando non sono sposati. Ma Lola è impaziente di rimanere in castità fino alla notte di nozze. Vuole essere sicuro che Masetto è un buon amante, prima di essa impegna se stessa in matrimonio. Anna Ammirati ha interpretato Lola discretamente bene. È facile cadere per il suo fascino. Il film è anche estetico con il bellissimo ambiente e il calore tra i personaggi. Uno dei migliri film di Tinto Brass. Gli dò un 6,5 su 10

e' bellissimissimissimissimissimissimo l'ho visto 3000 volte!

tinto brass è un grande

"Monella" è la lapide marmorea del cinema brassiano:a partire dal soggetto,che sarebbe stato perfetto nelle mani di un regista come Nando Cicero,ma che inevitabilmente è finito chissà come in quelle luride del nostro amato/odiato Brass. Non c'è più bisogno di film del genere,qui si mostra davvero troppo poco (ma come,signor Brass?),si tenta la carta della commedia erotica provinciale,ma le bolognesi di Alfredo Rizzo erano qualcosa di veramente provocante,qui di provocante c'è solo la voglia di restituire la cassetta o il dvd appena noleggiato. Povera Serena Grandi,che qui ripropone la sua giunonica Miranda in una sequenza onirica dai rivolti quasi incestuosi (l'ombra del fallo eretto proiettata sul muro è qualcosa di antiestetico,se non ridicolo). [+]

"Monella" è la lapide marmorea del cinema brassiano:a partire dal soggetto,che sarebbe stato perfetto nelle mani di un regista come Nando Cicero,ma che inevitabilmente è finito chissà come in quelle luride del nostro amato/odiato Brass. Non c'è più bisogno di film del genere,qui si mostra davvero troppo poco (ma come,signor Brass?),si tenta la carta della commedia erotica provinciale,ma le bolognesi di Alfredo Rizzo erano qualcosa di veramente provocante,qui di provocante c'è solo la voglia di restituire la cassetta o il dvd appena noleggiato. Povera Serena Grandi,che qui ripropone la sua giunonica Miranda in una sequenza onirica dai rivolti quasi incestuosi (l'ombra del fallo eretto proiettata sul muro è qualcosa di antiestetico,se non ridicolo). Intanto Anna Ammirati,dopo un altro paio di film,non ne ha più voluto sapere di cinema:buon per lei,sarà un ottima ospite alla prossima edizione di "Meteore". [-]