I migliori giorni

Segmenti temporali diversi, sceneggiature diverse, toni diversi. Eppure, sotto sotto, I Migliori Giorni è lo stesso film che, in modo dissimili, esamina le storture e le vulnerabilità umane, portandole su un piano cinematografico che si aggroviglia ad una retorica fin troppo accesa e probabilmente fuori tempo massimo. Perché se qualcosa di buono c'è, quel buono si ferma al palo di una non-credibilità che insegue in modo distratto le riflessioni, i drammi, l'umorismo e ogni altro elemento tipico di un certo cinema popolare che vuole rifarsi a Mario Monicelli e Dino Risi.
Edoardo Leo e Massimiliano Bruno sono due registi dalle corde umorali alterne eppure spesso coerenti che questa volta indugiano sull'apparenza tralasciando la sostanza. [+]

Segmenti temporali diversi, sceneggiature diverse, toni diversi. Eppure, sotto sotto, I Migliori Giorni è lo stesso film che, in modo dissimili, esamina le storture e le vulnerabilità umane, portandole su un piano cinematografico che si aggroviglia ad una retorica fin troppo accesa e probabilmente fuori tempo massimo. Perché se qualcosa di buono c'è, quel buono si ferma al palo di una non-credibilità che insegue in modo distratto le riflessioni, i drammi, l'umorismo e ogni altro elemento tipico di un certo cinema popolare che vuole rifarsi a Mario Monicelli e Dino Risi.
Edoardo Leo e Massimiliano Bruno sono due registi dalle corde umorali alterne eppure spesso coerenti che questa volta indugiano sull'apparenza tralasciando la sostanza. Tuttavia nonostante le molte ombre, la troppa retorica e la ridondante artificiosità, potrebbe essere un film apprezzabile dal grande pubblico, invogliato dalla presenza nel cast di alcuni degli interpreti più amati.


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palazzina laf allora quante stelle dovrebbe avere? così per dirne uno

non so se è il film più brutto degli ultimi 10 anni ma sicuramente è nel podio

Film ad episodi, ben costruito. Il primo Natale, Covid e famiglie che si ritrovan a litigare per fare finta che aleggia amore in famiglia. Tanti Natali se non tutti sono stati così infatti li evito ormai. Secondo episodio, 6-, ha un senso ma un po' scontato. Terzo episodio, no, non va. Quarto bellissimo, dico da donna, una bellissima narrazione, Gerini bravissima. Un po' teatrale la recita dei maschi, ma veramente bello, ottimo. Mi chiedo se la sceneggiatura così bella del quarto episodio nn abbia firma femminile, per quanto mostri benissimo l'arroganza maschile e l'aggressività che tutte dobbiamo subire...veramente bello il quarto episodio

Film davvero triste e deludente. Il primo e il quarto episodi i peggiori. Non capisco i commenti positivi della critica. Recitazione scadente. Si urla molto. Le battute assolutamente sconnesse

"I migliori giorni" è un film a episodi, come si usava decenni fa. Ed infatti rimanda subito a "I mostri", di cui ricalca la spietata denuncia dei peggiori vizi italici. Il problema, però, è che la commedia all'italiana dell'epoca d'oro si è avvalsa di attori e registi straordinari che sono scomparsi lasciando dietro di sé molto rimpianto e poco ricambio generazionale. [+]

"I migliori giorni" è un film a episodi, come si usava decenni fa. Ed infatti rimanda subito a "I mostri", di cui ricalca la spietata denuncia dei peggiori vizi italici. Il problema, però, è che la commedia all'italiana dell'epoca d'oro si è avvalsa di attori e registi straordinari che sono scomparsi lasciando dietro di sé molto rimpianto e poco ricambio generazionale. Intendiamoci: a me Edoardo Leo, Stefano Fresi, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta e soprattutto la Gerini (per la quale ho sempre avuto un debole e che qui è ancora una volta bravissima) piacciono molto. Sono solidi professionisti che meritano il successo che hanno sempre ottenuto. Però, come dire... di sequel, "I mostri", ne aveva già avuti altri due, e sinceramente non sentivo il bisogno dell'ennesimo film che mi ricordasse quanto gli italiani siano cialtroni, gattopardiani e opportunisti; di quanto i ricchi siano cafoni, volgari e cocainomani; di quanto i poveri siano brutti, sporchi e cattivi. E neanche di quanta ipocrisia sia intriso il modo ordinario di celebrare le feste comandate. Più che altro perché l'avevo intuìto già da piccolo e ne ho avuto la definitiva certezza intorno ai 13 anni: non perché sia più intelligente degli altri, ma perché - come il Sandy Bates di "Stardust Memories" - ho sempre avuto dei meccanismi di difesa fragili e traballanti. Con questo non voglio dire che i quattro episodi non siano tutti godibili e ben costruiti (per quanto accomunati dall'assenza di un finale efficace e convincente), ma che al termine della visione la sensazione prevalente è quella che si sarebbe potuto fare di più. Sia da parte degli attori e registi che hanno confezionato questo onesto film di intrattenimento con velleità sociologiche, e che appartengono alla ristrettissima schiera degli attori e registi che monopolizzano l'attuale cinema italiano, sia soprattutto da parte di eventuali altri attori e registi di cui non conosceremo mai neppure i nomi perché, anche se in grado di proporre lavori altrettanto se non più interessanti ed originali, non hanno accesso alla produzione e/o alla distribuzione in quanto - appunto - estranei alla ristrettissima schiera degli attori e registi che monopolizzano l'attuale cinema italiano. [-]

  Ma si, insomma, classico film dove, gira che ti rigira, alla fin fine non si salva proprio nessuno.
Ma nessuno nessuno: forse manco attori e registi.

Un cast importante, senza dubbio, che ti fa pensare "Mo ci passiamo un paio di orette interessanti".
E invece...
Invece anche la Foglietta, da me da sempre tenuta sotto osservazione, si spreca in una specie di mix delle sue peggiori interpretazioni.
Il Leo, lasciato da solo allo stato brado, gigioneggia.
Max Tortora fa quel che ha sempre fatto: il coattone ripulito. Ma ad oggi non è mai veramente cresciuto come artista. [+]

  Ma si, insomma, classico film dove, gira che ti rigira, alla fin fine non si salva proprio nessuno.
Ma nessuno nessuno: forse manco attori e registi.

Un cast importante, senza dubbio, che ti fa pensare "Mo ci passiamo un paio di orette interessanti".
E invece...
Invece anche la Foglietta, da me da sempre tenuta sotto osservazione, si spreca in una specie di mix delle sue peggiori interpretazioni.
Il Leo, lasciato da solo allo stato brado, gigioneggia.
Max Tortora fa quel che ha sempre fatto: il coattone ripulito. Ma ad oggi non è mai veramente cresciuto come artista.
Fresi ci prova, ma la parte non gli va certo a pennello e il Calabresi...rieccolo a fare il caciottaro sfigato.
I 4 di San Valentino li si potrebbe scambiare per sogliole da quanto sono "piatti", mantre tutto l'episodio puzza di finto da lontano chilometri.
E se stendiamo un pietoso velo sulla marchetta del Timperi che dire della povera "Ex jessica", "Ex Iris", "Ex Nonelarai".... eccetera....?
La Gerini ormai, vista la costituzione e le attitudini, più che parti da nonnina in carrozzella non potrebbe affrontare. E invece qualcuno le affibia ancora qualche copione fintamente valido. Ed ecco i risultati quali sono.

Film a episodi che a loro volta vanno a scatti: Togli però qualche battuta simpatica, aggiungi quel gran senso di deja-vù, mescola con della noia mortale...
Ed ecco "I migliori giorni". Un "successone" al botteghino!

Ma, come da moda odierna, "the best is yet to come"!
Ed ecco, in uscita il 23 Aprile, "I peggiori giorni".
Che se questi che ho visto erano i migliori...non ci voglio pensare!  
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Peccato, ho trovato il film noioso, retorico e un po' banale...tranne l'episodio di San Valentino. Se avesse sviluppato il film attorno a questo episodio ne sarebbe uscito a mio parere un film interessante e coninvolgente. 

Non mi aspettavo un film come quello che ho visto... Pensavo a qualcosa di più leggero. Mi sono ritrovata dentro la trama incapace di venirne fuori, nonostante l'ansia che saliva. Da questo deduco che il prodotto, per quanto mi riguarda è riuscito. Complimenti a tutta la squadra

Difficile fare peggio, banalità e retorica senza senso, trame scontate e temi vecchi più' del cucco! Tognazzi, Gassman e Manfredi si offenderebbero da tanta pochezza!