Undercover

Molto ben dettagliata ,un commento esaustivo ed accattivante, la vedrò ,grazie , aspetto altre sue recensioni

  Il mio primo approccio con una serie TV è stato vari anni fa con Breaking Bad. Ebbene sì, un fortunato incontro per me novella in materia, ma da sempre grande appassionata cinefila. Al tempo ero un po' snob e alquanto scettica nei confronti delle serie. Ma grazie a Walter White mi si è aperto un mondo, un bellissimo mondo, anzi dei bellissimi universi paralleli al cinema. Non a caso ho citato Breaking bad. In Undercover, a parte la trama, che forse ha pochissimo in comune, a parte che in  entrambe si parla di MDMA, quello che realmente mi ha colpito oltre un inizio scoppiettante e ironico, una buona definizione dei personaggi. Sia le personalità dei quattro protagonisti che gli intrecci emozionali tra di loro rendono interessante questa serie. [+]

  Il mio primo approccio con una serie TV è stato vari anni fa con Breaking Bad. Ebbene sì, un fortunato incontro per me novella in materia, ma da sempre grande appassionata cinefila. Al tempo ero un po' snob e alquanto scettica nei confronti delle serie. Ma grazie a Walter White mi si è aperto un mondo, un bellissimo mondo, anzi dei bellissimi universi paralleli al cinema. Non a caso ho citato Breaking bad. In Undercover, a parte la trama, che forse ha pochissimo in comune, a parte che in  entrambe si parla di MDMA, quello che realmente mi ha colpito oltre un inizio scoppiettante e ironico, una buona definizione dei personaggi. Sia le personalità dei quattro protagonisti che gli intrecci emozionali tra di loro rendono interessante questa serie. La coppia di criminali e la coppia di poliziotti sotto copertura hanno personalità forti e credibili con cui si entra facilmente in empatia. E negli anni ho imparato che, a mio avviso, uno degli elementi fondamentali per una buona riuscita delle serie TV e proprio fare affezionare ai personaggi, anche quelli non proprio "politically correct". E così come ci è riescito breaking bed, ci riesce, a mio avviso,  anche Undercover, questa nuova serie TV belga di produzione Netflix. Alla fine della prima stagione ci si affeziona anche al boss con tutte le sue contraddizioni e crudeltà...ma infondo tifi per lui e la sua dolcissima, ingenua moglie, quasi personaggio fiabesco in contrapposizione alla brutalità del marito e boss di questa organizzazione criminale che produce metanfetamina. D'altro canto anche i due personaggi sotto copertura sono molto interessanti. Lei forte, spregiudicata, disinibita  e risoluta, lui burbero, molto maschio alfa e un po' dannato (ricorda un po' Vincent Cassel). L' interazione fra i due è un disastro all' inizio, viste le premesse, ma poi il loro legame risulta vincente per le indagini. Andando avanti nella visione delle puntate l'interazione tra le due coppie diventa sempre più interessante e le dinamiche e i legami si infittiscono e si complicano. Il tutto condito da un velo di ironia e cinismo belga che impreziosiscono gli eventi. Davvero da vedere...della trama non vi anticipo nulla. Ottima pure la fotografia e la colonna sonora scelta con cura e mai scontata. Buona visione. [-]