Ultimamente Ken e il suo fido sceneggiatore porta sugli schermi sprazzi di vita vissuta nel Regno Unito dalla parte ovviamente degli sfruttati sopratutto si concentra sull'evoluzione della società nell'era di internet dove purtroppo lo spazio dei diritti si è sempre piu ristretto.
Anziani, operai, lavoratori autonomi sfuggono alle leggi della nuova economia del resto Ricky non fa che un lavoro uguale a quello di 50 anni fa, chiamatelo affiliato in franchaising o padroncino il suo sogno è in ogni caso guadagnare di piu per comprarsi una casa, fa un lavoro dove troppa gente, dopo la crisi del 2008, si è trovata a spasso per mancanza di occupazione sopratutto per quei lavoratori senza particolari specializzazioni. Il trasporto merci si è sempre distinto come un gran serbatoio di lavoro autonomo ma rispetto a 20 anni fa sono cambiate le modalità, mentre a quei tempi erano i mezzi pesanti a farla da padrone con consegne da citta a città con poche fermate e con tempi di consegna abbastanza umani, ad oggi l'avvento di internet e dell'era digitale ha sconvolto tutto, la parcellizzazione, le consegne porta a porta. Il trasporto furgonato ha soppiantato quello pesante e di pari passo è aumentata la concorrenza, vecchie e nuove aziende si sono gettate a peso morto per accappararsi i grossi clienti,Amazon in primis, e hanno dovuto adeguarsi ai tempi di quest'ultimo. Ora le consegne avvengono anche di domenica e noi tutti ad esaltare la puntualità e l'efficenza(leggetevi i commenti entusiastici dei clienti Amazon) ebbene tutta questa efficenza e puntualità passa sulla testa di magazzinieri iperveloci ipercontrollati e iperstressati, di autisti che non possono sgarrare di un minuto, tutto al servizio del cliente che vuole il prodotto a pochi soldi e subito. O meglio: così ci ha abituato Amazon! Passano in secondo piano i problemi famigliari la salute il dirtto al riposo e un minimo di benessere. Non si lavora piu per vivere ma si vive per lavorare. Il cinema di Ken Loach attinge a piene mani in questo vastissimo campo dove pochi cineasti si cimentano.
Lo sguardo di Ken è quasi documentaristico, la sua capacità unita alle straordinarie sceneggiature riesce a dare spessore a queste persone a questi ultimi, impreparati ad affrontare la nuova società iperveloce ipertecnologizzata fino a perdere la vita(vedi l'anziano Blake del film omonimo) ma mentre Blake lotta con tutte le sue forze per far valere i suoi diritti fino all'infarto mortale Ricky si deve piegare a questa nuova dittatura. Il finale di We Missed è sconfortante non c'è e non ci sarà una fine, sembra dire Loach.
Forse l'unica nota positiva è rappresentata dal figlio che dopo varie traversie dovute principalmente all'assenza necessaria dei genitori riesce a comprendere le difficoltà e cerca di ricucire i rapporti logorati e sul filo della rottura a causa di questa non vita. La famiglia dopo tutto sembra dirci il regista, è l'ultimo baluardo dove aggrapparsi per non precipitare nell'angoscia della pura sopravvivenza.
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