Fabrizio Tassi
Cineforum
È come guardi che fa la differenza. Te ne accorgi quando a guardare è uno come Nicolas Philibert, che se ne sta lì, in mezzo alla realtà, aspettando che si manifesti, semplicemente. Detto così, forse, suona un po' astratto e teorico, ma se lo guardi (appunto) capisci subito dove sta la differenza. Non tanto tra la fiction e il doc, la "manipolazione" e la "registrazione", quanto tra l'attitudine di chi mette in scena un'idea, un'interpretazione del reale, e chi invece si mette al suo servizio, quasi chiedendo scusa per il fastidio di quella camera accesa, dopo un lungo rapporto di amicizia e complicità (un anno insieme, ad esempio, giorno dopo giorno, per abituarsi alla convivenza), da cui si sviluppa la fiducia reciproca e l'intimità necessaria a vedere/mostrare la verità di quella cosa. [...]
di Fabrizio Tassi, articolo completo (4975 caratteri spazi inclusi) su Cineforum 6 giugno 2020