Il filo nascosto

DI fronte all'esaltazione della critica e (in parte) del pubblico, ammetto che ci si può trovare in difficoltà a mantenere le proprie idee ed opinioni, in nome del sacro vox populi vox dei. Tuttavia, Il filo nascosto è uno dei pochissimi film visti al cinema che mi ha lasciato veramente con l'amaro in bocca. Due ore e passa di esercizio barocco ed estetico, senza uno straccio di contenuto, di una trama anche vagamente interessante. Personaggi di uno snobismo esasperato ed esasperante si sommano ad una fotografia magistrale, diretta con perfezione e cura nei minimi partcolari. Ma basta davvero questo per fare un bel film? La triste impressione è che ''il filo nascosto'' sia esaltato per l'aura di mistero che avvolge il regista e non per altri motivi. Ancora più triste è vedere come i tantissimi richiami a Freud, Lacan, complessi di Edipo etc. siano tutti buttati lì, nel protagonista, quasi come per 'certificare' una sorta di conoscenza e sapienza che strizza l'occhio alla critica e a un certo tipo di spettatore. Film dimenticabile e che dimenticheremo presto.