
Un film intenso e poetico dove la matericità della carta si unisce al fascino del segno. Dal 22 dicembre al cinema.
Alla fine dell'estate l'ultimo treno della stagione parte dalla località balneare di Biligen, lasciando dietro di sé l'anziana e tenace Louise. La città è ormai deserta e Louise si trova completamente sola, fatta eccezione per... un cane parlante. In un contesto che si fa sempre più surreale, Louise torna a rivivere la sua infanzia e i momenti più significativi della sua vita, rileggendoli con occhi nuovi.
Le stagioni di Louise è probabilmente la pellicola più intima che ho realizzato. Senza dubbio è anche quella realizzata in modo più minuzioso e complesso, a partire dall'assurda situazione in cui Louise si viene a trovare e passando per le avventure che vive all'età di otto anni in cima alla scogliera e nel bosco misterioso dopo lo scoppio della guerra, momenti di cui anche io ho avuto esperienza.
Al cinema dal 22 dicembre, Le stagioni di Louise è un film intenso e poetico, dove la matericità della carta si unisce al fascino del segno e i moti delle maree si trasformano presto in moti dell'anima. A dare voce a Louise nella versione italiana è Piera Degli Esposti.