antoniodimartino
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sabato 4 novembre 2017
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una visione di frontiera del concetto del tempo
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Ho visto il film. Due volte: per capirne sino in fondo dialoghi e l'ntima sinossi. Debbo dire che non so quanto di proposito ci sia nella trama che sem bra richiamare, a mio avviso, teorie e nuove filosofie di frontiera basate sulle nuove scoperte e sulle conferme sperimentali delle teorie quantistiche, ovvero del mondo delle particelle infinitamente piccole. Mondo dove le leggi che governano la natura sembrano essere del tutto aliene alla normale esperienza e alle leggi della meccanica classica. Sopratutto mi sembrano essere riprese alcune teorie del fisico americano David Bohm titolare di una interpretazione ontologica e causale della teoria quantistica. Interpretazione questa che nel film si realizza con il piegarsi del tempo e delle sue vicende alla volontà delle persone fortemente emotivamente coinvolte nella vicenda.
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Ho visto il film. Due volte: per capirne sino in fondo dialoghi e l'ntima sinossi. Debbo dire che non so quanto di proposito ci sia nella trama che sem bra richiamare, a mio avviso, teorie e nuove filosofie di frontiera basate sulle nuove scoperte e sulle conferme sperimentali delle teorie quantistiche, ovvero del mondo delle particelle infinitamente piccole. Mondo dove le leggi che governano la natura sembrano essere del tutto aliene alla normale esperienza e alle leggi della meccanica classica. Sopratutto mi sembrano essere riprese alcune teorie del fisico americano David Bohm titolare di una interpretazione ontologica e causale della teoria quantistica. Interpretazione questa che nel film si realizza con il piegarsi del tempo e delle sue vicende alla volontà delle persone fortemente emotivamente coinvolte nella vicenda. Infatti sembrano ripresi concetti come l'entanglement (particelle che rimangono legate a distanze siderali) quantistico e la conseguente comune costituzione di tutta la materia esistente, compreso noi umani, dovute al Big Bang primevo. Concetti che portano molti fisici teorici e filosofi ad ipotizzare che la materia e quindi lo spazio-tempo, legati tra di loro universalmente a causa della intima vicinanza prima del big bang, siano inevitabilmente interagenti e che quindi il tutto è riconducibile all'uno. Pertanto esistendo altre declinazione del tempo, esistono altre realtà e altre verità con fattualità diverse. Fattualità che se potentemente volute non rispondono a leggi casuali, ma causali. A me questo mi ha suggerito questo thriller fortemente concettuale. E mi è piaciuto, di molto.
antonio di martino
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fernanda
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martedì 21 novembre 2017
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un nuovo regista italiano: giuseppe alessio nuzzo
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Il protagonista di questa interessante opera prima italiana è Gabriele Manetti (Francesco Montanari), giovane uomo d’affari che, tornato da un viaggio di lavoro in India, non riesce più a vivere la sua vita di sempre. La spiritualità indiana lo ha profondamente cambiato e ora, Gabriele non si sente più a suo agio in questo mondo occidentale e materialista. Il cambiamento però, non è solo psicologico: gradualmente, Gabriele scopre di aver sviluppato un misterioso potere, che lo ha reso in grado di prevedere il futuro.
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Il protagonista di questa interessante opera prima italiana è Gabriele Manetti (Francesco Montanari), giovane uomo d’affari che, tornato da un viaggio di lavoro in India, non riesce più a vivere la sua vita di sempre. La spiritualità indiana lo ha profondamente cambiato e ora, Gabriele non si sente più a suo agio in questo mondo occidentale e materialista. Il cambiamento però, non è solo psicologico: gradualmente, Gabriele scopre di aver sviluppato un misterioso potere, che lo ha reso in grado di prevedere il futuro.
Oltre a Francesco Montanari, già conosciuto dal pubblico italiano per la sua interpretazione nella serie televisiva Romanzo criminale, nel cast di Le verità spicca anche il nome di Nicoletta Romanoff, diventata famosa grazie a Ricordati di me, film diretto da Gabriele Muccino. Insieme, i due attori hanno seguito le precise direttive del regista che, nonostante la poca esperienza e la giovane età, aveva un’idea ben precisa di come avrebbe dovuto essere il film. Alienante e tratti molto lento, Le verità si ispira a film come L’uomo senza sonno e Una pura formalità di Giuseppe Tornatore. Molto interessante, e anche complessa, è stata la scelta del regista di servirsi di lunghi piano sequenza che hanno cambiato profondamente le intenzioni del film.
Le verità è, seppur di budget profondamente contenuto, sicuramente un film di ottima qualità, una vera chicca cinematografica che è valsa la pena vedere sul grande schermo.
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