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Son of God |
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Un film di Christopher Spencer.
Con Roma Downey, Diogo Morgado, Amber Rose Revah, Louise Delamere.
continua»
Drammatico,
- USA 2014.
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contraddittorio, non banale
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| mercoledì 2 settembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Credo siano necessarie alcune premesse, per parlare di"Son of God": A)sarà trasposizione filmica del serial TV sulla Bibbia, ma è decisamente più"ricco"dello stesso, pur se ovviamente limitato al"Nuovo Testamento"(tale solo per i Cristiani, ovviamente); B)trovo sciocche le polemiche da"cattoliconi"sulla presunta eccessiva bellezza di Gesù, anche perché i parametri invalsi di"bellezza"sono molto opinabili... Venendo invece in specifico al film, trovo interessante il discorso sulle fonti , che è dichiaratamente Giovanni(incluso il prologo), ma vi entrano altre fonti, quali i Vangeli apocrifi(cosiddetti tali, id est"apocrifi"), con le citazioni dei Magi anche come personaggi specifici e quindi cenni sulla nascita di Gesù(in Giovanni nulla di tutto questo, come noto), con il sogno di Claudia, moglie di Ponzio Pilato(anzi gli"Apocrifi"su questo si diffondono, con scritti su ciò e sulla presunta conversione dello stesso Pilato...). Per quanto riguarda la mia pochezza, aggiungerei che qualche nuova"vita di Gesù"filmica dovrebbe arricchirsi con i punti di vista laici contenuti nelle omonime biografie del più grande(per l'influenza avuta, quantomeno)personaggio dell'Occidente, ossia "Das Leben Jesu"(VIta di Gesù)del giovane Hegel, quella di David Friedrich Strauss, la"Vie de Jésus"di Ernest Renan. Ciò non per offendere i credenti, ma per contaminare fecondamente i loro film con prospettive radicalmente umanistiche. ANcora sul film: 1)Interessante il tentativo di mostrare, da un lato, pur se in maniera contraddittoria, il tormento di Pilato, ma dall'altro le"ragioni"dei Sacerdoti del tempio e dei Sadducei(più che dei Farisei)che in effetti ritenevano Gesù un banale apostata; 2)Correttamente Barabba(Barabàs, meglio)viene presentato per ciò che era, ossia non un ladro o un criminale, ma uno zelota, ossia un rivoluzionario contrario all'Impero e all'imperialismo romano; 3)Quasi"pasoliniane"(riferimento al "Vangelo secondo Matteo", come ovvio)le scene relative alla forza espressiva e , pur se dolce, "violenza" di Gesù nelle scene della tempesta, della cacciata dei mercanti dal tempio e in maniera più attenuata altrove("DIscorso della montagna"e anche qui la fonte non è più solo il Vangelo giovanneo...); 4)Filmicamente(ossia nell'accezione dello"specifico filmico", volendo) non è un capolavoro, ma un film più che dignitoso, quantomeno sollevando temi e problemi non da poco... El Gato
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