angelo bottiroli - giornalista
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sabato 31 maggio 2014
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bel film e tutt'altro che ripetitivo
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In Edge of Tomorrow il protagonista è sicuramente la trama, basata quasi esclusivamente sul protagonista in grado di “resettare” il giorno e tornare indietro nel tempo.
Lo si capisce dopo appena 10 minuti. Il film è tratto da un romanzo del giapponese Hiroshi Sakurazaka ma il regista Doug Liman (Fair Game, Mr e Mrs Smith, The Bourne Identity) riesce a realizzare un film che malgrado la trama potrebbe sembrare ripetitiva (un soldato che rivive sempre lo stesso giorno) è invece piena di adrenalina ed incolla lo spettatore alla sedia perché i due protagonisti Tom Cruise ed Emily Blunt (Il pescatore di sogni, Looper, I guardiani del destino, Il diavolo veste Prada) è come se viaggiassero in un labirinto dove ad ogni svolta cambia lo scenario.
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In Edge of Tomorrow il protagonista è sicuramente la trama, basata quasi esclusivamente sul protagonista in grado di “resettare” il giorno e tornare indietro nel tempo.
Lo si capisce dopo appena 10 minuti. Il film è tratto da un romanzo del giapponese Hiroshi Sakurazaka ma il regista Doug Liman (Fair Game, Mr e Mrs Smith, The Bourne Identity) riesce a realizzare un film che malgrado la trama potrebbe sembrare ripetitiva (un soldato che rivive sempre lo stesso giorno) è invece piena di adrenalina ed incolla lo spettatore alla sedia perché i due protagonisti Tom Cruise ed Emily Blunt (Il pescatore di sogni, Looper, I guardiani del destino, Il diavolo veste Prada) è come se viaggiassero in un labirinto dove ad ogni svolta cambia lo scenario. E tutto all’interno dello stesso identico giorno e ai ripetitivi movimenti ed azioni che vengono compiute.
Il regista è bravissimo a “saltare” la ripetitività delle azioni, a volte ne privilegia alcune, poi altre poi altre ancora. Lo spettatore si rende conto di ciò che accade ma non è tediato dalla ripetitività ossessiva delle azioni, anzi.
Sembra strano che un film nato e creato con lo scopo di ripetere quasi all’infinito la stessa giornata possa invece creare nello spettatore tanta suspence, eppure è così. Ed è sicuramente questa una delle qualità maggiori del film che è sicuramente piacevole e da vedere. Anche per le donne.
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fight.club
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domenica 1 giugno 2014
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fuga e vittoria dalla gabbia della routine
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Bill Cage (gabbia) un oscuro ufficiale dell'esercito mondiale che sta combattendo disperatamente un razza di extraterrestri, i Mimics, viene inviato contro la sua volontà a combattere in prima linea pur non avendo esperienza e soprattutto coraggio. Ucciso dopo pochi minuti comincia a rivivere l'identica giornata grazie alle qualità di un alieno che morendo ne ha trasmesso le facoltà superiori tramite il proprio sangue. Da qui il soldato inizierà un percorso di apprendimento e coscienza che sfonderanno il proprio IO precedente per trasformarlo nell'eroe che rovescerà le sorti della guerra.
Questo film presenta un'ottima variante al tema già visto in "ricomincio da capo" , mentre nell'esempio citato il protagonista impara un nuovo modo di vivere e comprendere gli altri, in questa pellicola si assiste all'azzeramento completo e alla graduale crescita emotiva e personale che supera il confine (Edge) di se stessi sino al sacrificio personale per il bene comune.
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Bill Cage (gabbia) un oscuro ufficiale dell'esercito mondiale che sta combattendo disperatamente un razza di extraterrestri, i Mimics, viene inviato contro la sua volontà a combattere in prima linea pur non avendo esperienza e soprattutto coraggio. Ucciso dopo pochi minuti comincia a rivivere l'identica giornata grazie alle qualità di un alieno che morendo ne ha trasmesso le facoltà superiori tramite il proprio sangue. Da qui il soldato inizierà un percorso di apprendimento e coscienza che sfonderanno il proprio IO precedente per trasformarlo nell'eroe che rovescerà le sorti della guerra.
Questo film presenta un'ottima variante al tema già visto in "ricomincio da capo" , mentre nell'esempio citato il protagonista impara un nuovo modo di vivere e comprendere gli altri, in questa pellicola si assiste all'azzeramento completo e alla graduale crescita emotiva e personale che supera il confine (Edge) di se stessi sino al sacrificio personale per il bene comune.
gli interpreti sono sopra la media, Tom Cruise è bravo a mostrare se stesso nei due lati vigliaccheria-eroismo e viene ben supportato da Emily Blunt, attrice che si comferma eclettica nella sua carriera ancora breve.
gli effetti speciali non debordano mai e il regista è bravo a fondere fantascienza e realtà creando un presente-futuro distopico molto reale. da notare infine le citazioni riguardanti le due guerre mondiali, si fa riferimente a due battaglie sanguinose e decisive come Verdun e lo sbarco in Normandia
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[+] spettacolo videoludico, superficiale ma efficace
(di antonio montefalcone)
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veritasxxx
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giovedì 5 giugno 2014
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insert coin please
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Ero piuttosto sorpreso dalle critiche positive del nuovo giocattolone guerrafondaio con protagonista Tom Cruise. Ho pensato subito ad un'ennesima variante di Robocop con armature biomeccaniche, o un Transformers dei poveri che sfruttasse qualche intreccio sentimentale tra soldati. In effetti c'è anche questo, ma il tutto è condito da un curioso incantesimo che costringe il nostro eroe ad un'estenuante battaglia in stile videogame che ricorda tanto il geniale "Il giorno della marmotta" con Bill Murray. Cruise è credibile nelle vesti del soldatino immortale che usa muscoli e astuzia per trovare il bandolo della matassa in un incalzante "riprova, sarai più fortunato!" e il film, pur nella sua prevedibilità una volta acquisito il meccanismo del gioco, è godibile grazie ad un montaggio serrato ed i soliti effettoni speciali che fortunatamente non invadono più di tanto lo svolgimento della trama.
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Ero piuttosto sorpreso dalle critiche positive del nuovo giocattolone guerrafondaio con protagonista Tom Cruise. Ho pensato subito ad un'ennesima variante di Robocop con armature biomeccaniche, o un Transformers dei poveri che sfruttasse qualche intreccio sentimentale tra soldati. In effetti c'è anche questo, ma il tutto è condito da un curioso incantesimo che costringe il nostro eroe ad un'estenuante battaglia in stile videogame che ricorda tanto il geniale "Il giorno della marmotta" con Bill Murray. Cruise è credibile nelle vesti del soldatino immortale che usa muscoli e astuzia per trovare il bandolo della matassa in un incalzante "riprova, sarai più fortunato!" e il film, pur nella sua prevedibilità una volta acquisito il meccanismo del gioco, è godibile grazie ad un montaggio serrato ed i soliti effettoni speciali che fortunatamente non invadono più di tanto lo svolgimento della trama. Ovviamente finirà bene e anche se non è chiaro chi sia il nemico, da dove sia spuntato fuori e perchè sia proprio lì nei sotterranei del Louvre, sarete contenti quando il mostrone di fine livello verrà sconfitto. Insert coin please.
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crabiele
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domenica 1 giugno 2014
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un blockbuster che funziona alla perfezione
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Negli ultimi anni il cinema ci ha mostrato tantissimi tipi di alieni, spesso uno più brutto dell'altro, e anche Edge of Tomorrow ci propone i suoi. Sono degli alieni originali, niente di eclatante ovviamente, ma qualcosa di diverso dal solito stereotipo di alieno; in più sono rapidissimi, si muovono a velocità incredibile e questo mette ancora più ansia perché gli uomini, nei combattimenti, devono agire e pensare in modo rapido, altrimenti non hanno via di scampo.
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Negli ultimi anni il cinema ci ha mostrato tantissimi tipi di alieni, spesso uno più brutto dell'altro, e anche Edge of Tomorrow ci propone i suoi. Sono degli alieni originali, niente di eclatante ovviamente, ma qualcosa di diverso dal solito stereotipo di alieno; in più sono rapidissimi, si muovono a velocità incredibile e questo mette ancora più ansia perché gli uomini, nei combattimenti, devono agire e pensare in modo rapido, altrimenti non hanno via di scampo.
Il protagonista, tenente colonnello Bill Cage, non è il classico soldato super fortissimo e intoccabile: è un codardo, ha paura al solo pensiero del sangue, non è pronto per la battaglia. Questa sua caratteristica è un elemento fondamentale del film, perché lo spettatore riesce ad empatizzare molto di più col personaggio, perché soffriamo con lui, entriamo in panico come lui e ci addestriamo con lui.
Il film presenta un ritmo incalzante, veloce, un montaggio spettacolare (il regista Doug Liman ha diretto ancheThe Bourne Identity che faceva del montaggio un suo punto cardine) e una regia pulita, chiara, perfetta, e non strafottente o desiderosa di strafare come capita spesso in lavori di questo tipo.
Tanti posso temere la classica americanata (che a me piace, tra l'altro), ma qua non c'è da preoccuparsi. Ripeto: niente è portato all'esagerazione e all'esasperazione.
Con una struttura del genere c'è il rischio di far perdere la pazienza allo spettatore, che potrebbe perdersi, in questo vortice di reset temporale continuo, ma la discreta sceneggiatura evita questo rischio facendo progredire la storia senza vuoti o incoerenze, fino ad arrivare ad un finale più che soddisfacente. In questo senso, vero punto di forza del film è la presenza di varie gag divertenti che strappano un sorriso, ammorbidiscono alcune situazioni e rendono più piacevole e scorrevole la visione (specialmente all'inizio).
Ottimi i due attori protagonisti. Tom Cruise ci conferma che la figura di action-man gli sta cucita addosso ed Emily Blunt è bravissima nel caratterizzare la figura di una soldatessa forte, coraggiosa e umana.
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jaylee
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giovedì 26 giugno 2014
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provaci ancora, tom
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Cosa potremmo fare se riuscissimo ad imparare dai nostri errori e avessimo tutto il tempo del mondo per farlo? Se avessimo la possibilità di provare e riprovare all’infinito fino ad avere successo? A Rispondere a questa domanda ci pensa Doug Liman, regista del primo film della serie di Jason Bourne e di una serie di film d’azione, trasportandoci in un futuro prossimo dove una razza di alieni sta per sconfiggere la razza umana, se non fosse per la strenua resistenza dell’esercito terrestre e per gli incredibili avanzamenti del Maggiore Cage (T. Cruise) e dell’eroina Rita Vrataski (E. Blunt). Il segreto dei due soldati è che per qualche misterioso motivo, i due muoiono sul campo per “resuscitare” all’inizio della missione, stavolta però consapevoli degli errori svolti in precedenza, quasi come fossero in un videogioco.
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Cosa potremmo fare se riuscissimo ad imparare dai nostri errori e avessimo tutto il tempo del mondo per farlo? Se avessimo la possibilità di provare e riprovare all’infinito fino ad avere successo? A Rispondere a questa domanda ci pensa Doug Liman, regista del primo film della serie di Jason Bourne e di una serie di film d’azione, trasportandoci in un futuro prossimo dove una razza di alieni sta per sconfiggere la razza umana, se non fosse per la strenua resistenza dell’esercito terrestre e per gli incredibili avanzamenti del Maggiore Cage (T. Cruise) e dell’eroina Rita Vrataski (E. Blunt). Il segreto dei due soldati è che per qualche misterioso motivo, i due muoiono sul campo per “resuscitare” all’inizio della missione, stavolta però consapevoli degli errori svolti in precedenza, quasi come fossero in un videogioco.
Non casualmente, visto che l’atmosfera da Playstation pervade tutto il film, si tratta peraltro dell’adattamento da una graphic novel giapponese, anche questa molto presente nel film come impostazione grafica (vedi le armature meccaniche dei soldati, il look biomeccanico degli alieni, o lo spadone con cui Rita -una specie di Giovanna D’Arco futuristica- abbatte i nemici. La pellicola è decisamente spettacolare, con ritmi serratissimi ed un soggetto molto interessante, di fatto riprende l’idea base del classico della Commedia USA (Ricomincio da Capo con Bill Murray) e lo trasporta nella fantascienza. Le scene dell’invasione in stile D-Day (che si vedrà svariate volte durante il film) sono probabilmente il punto più alto del film, davvero notevoli sia come ritmo che come fotografia.
Dove si affossa dunque un film che aveva tutti i crismi per diventare un classico? Semplice: troppa ingegnerizzazione da blockbuster. Posto che alla fine la spiegazione dei superpoteri di Cage fa un po’ acqua (ci sarebbero state soluzioni migliori e meno “fantasy”), la seconda parte, paradossalmente quella con meno “ripetizioni” è la più fracassona, tradizionale e infine noiosa. C’entra forse Tom Cruise? In qualche modo Edge Of Tomorrow fa il pari con un film di fantascienza dello scorso anno, Oblivion, con una trama molto diversa come presupposti, un potenziale ugualmente ottimo, ma con uno sviluppo pressochè identico : in particolare il finale soprattutto che si poteva risparmiare in entrambi i casi (con perdipiù titoli di coda degni di un cinepanettone), ma che probabilmente hanno voluto tutelare l’immagine della star di Top Gun (nonché dargli la solita occasione di guidare una moto senza casco… vedi oltre a Top Gun, Oblivion e questo, i vari Mission Impossible, e persino, se non ricordo male, La Guerra Dei Mondi). Il buon Tom si appresta a diventare, in bene o male, l’erede di Charlton Heston della fantascienza mainstream USA.
Sviluppo e Cruise a parte, tutto perfettamente mestierante (inclusi Emily Blunt, il redivivo Bill Paxton e Brendan Gleeson, gli alieni dal design non particolarmente interessante e i marines dello spazio destinati al massacro nel miglior stile di Aliens, Predator, ecc) e dunque tutto perfettamente dimenticabile nel breve. Provaci ancora Tom. (www.versionekowalski.it)
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parieaa
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venerdì 1 agosto 2014
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gears of war versus ricomincio da capo
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Film fantascientifico godibile e ben fatto che, nonostante usi un espediente narrativo trito e ritrito, riesce a intrattenere e anche talvolta a stupire, soprattuttuo grazie ad un ottimo lavoro di montaggio. Con questo credo si sia fatto un passo in avanti con la fusione cinema-videogiochi, senza esagerazioni tipiche magari di altri tentativi e senza snaturare quello che un film deve essere.Gli effetti speciali sono ben curati e funzionali all'azione, molto in stile D-Day, così come i costumi (forse però gli alieni sono un po' troppo simili alle sentinelle dei Matrix). Cruise fa bene la parte del vile codardo, riuscendo perfino a essere credibile (certo poi si è trasformato nell'agente Hunt, ma aveva l'eternità davanti per imparare).
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Film fantascientifico godibile e ben fatto che, nonostante usi un espediente narrativo trito e ritrito, riesce a intrattenere e anche talvolta a stupire, soprattuttuo grazie ad un ottimo lavoro di montaggio. Con questo credo si sia fatto un passo in avanti con la fusione cinema-videogiochi, senza esagerazioni tipiche magari di altri tentativi e senza snaturare quello che un film deve essere.Gli effetti speciali sono ben curati e funzionali all'azione, molto in stile D-Day, così come i costumi (forse però gli alieni sono un po' troppo simili alle sentinelle dei Matrix). Cruise fa bene la parte del vile codardo, riuscendo perfino a essere credibile (certo poi si è trasformato nell'agente Hunt, ma aveva l'eternità davanti per imparare). Blunt fa bene sia la prte dell'arma senza sentimenti, che la donna innamorata. Persino Paxton è simpatico. Il resto del cast era quasi inutile. La parte migliore sicuramente è quella centrale con l'evoluzione dei due personaggi principali e buonissime scene d'azione vissute e rivissute, ma mai noiose e sempre nuove. Però sia l'inizio (troppo simile a tantissimi altri film), che il finale (troppo smielato per i miei gusti) sono punti deboli che tolgono punteggio al film. Quindi risulta un film d'intrattenimento senza pretese, che non annoia, ma che forse poteva far meglio a livello di trama globale. Una cosa che non capisco è, perchè gli alieni hanno conquistato praticamente gli stessi territori che aveva sotto controllo l'Asse nel 1944, guarda caso proprio poco prima del D-Day...giuro, guardate la mappa all'inizio del film.
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ashtray_bliss
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domenica 5 ottobre 2014
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ripetizione senza originalita' l'action di cruise.
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Veramente sbalordita dalla miriade di commenti e recensioni positivi riguardo questo film, ho deciso di guardarlo con qualche mese di ritardo. Ma purtroppo non mi sento in grado di urlare al capolavoro e tantomeno di osannare un action sci-fi che propone soltanto una trama scopiazzata da altri film e libri, ma resa in modo largamente inverosimile e troppo americanizzata, che si propone specificamente ad un pubblico di appassionati di videogame, ovvero puntando tutto sul bombardamento visivo, ma togliendo molto al contenuto narrativo. Ragion per cui ho trovato eccessivamente mediocre la pellicola in questione.
Edge of Tomorrow arriva sui maxi schermi pochi anni dopo il ben piu' architettato (anche se meno reclamizzato) Source Code, al quale strizza l'occhio e vantandosi di un esercito di effetti speciali e un nome-firmamento dello star system holliwoodiano come Tom Cruise punta la mira direttamente agli incassi record al botteghino, impresa nella quale poi e' quasi riuscito.
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Veramente sbalordita dalla miriade di commenti e recensioni positivi riguardo questo film, ho deciso di guardarlo con qualche mese di ritardo. Ma purtroppo non mi sento in grado di urlare al capolavoro e tantomeno di osannare un action sci-fi che propone soltanto una trama scopiazzata da altri film e libri, ma resa in modo largamente inverosimile e troppo americanizzata, che si propone specificamente ad un pubblico di appassionati di videogame, ovvero puntando tutto sul bombardamento visivo, ma togliendo molto al contenuto narrativo. Ragion per cui ho trovato eccessivamente mediocre la pellicola in questione.
Edge of Tomorrow arriva sui maxi schermi pochi anni dopo il ben piu' architettato (anche se meno reclamizzato) Source Code, al quale strizza l'occhio e vantandosi di un esercito di effetti speciali e un nome-firmamento dello star system holliwoodiano come Tom Cruise punta la mira direttamente agli incassi record al botteghino, impresa nella quale poi e' quasi riuscito. Basandosi poi direttamente su una graphic novel nipponica, la pellicola di Liman spera di avere tutte le carte in regola per cetrare l'obbiettivo finale. Ottenere consensi da pubblico e critica.
Ma bisogna ammettere che oltre lo strato di buone intenzioni e idee originali (oltre che al solido sostegno della graphic pre-esistente) questa pellicola investe tutte le sue energie nel sbalordire lo spettatore, bombardandolo di immagini veloci, azionistiche e adrenaliniche colmate da un non indifferente numero di effetti speciali che ipnotizzano lo spettatore tenendolo attaccato allo schermo, senza tuttavia, riuscire a trasmettere un messaggio piu' concreto, solido e profondo. Non c'e' una morale nella storia, nessun invito alla riflessione o al pensiero di cosa accadrebbe se veramente esistesse il modo di "resettare" il tempo e conoscere il futuro. Nessuna ombra di pensieri filosofici, politici o umani. Qui vi si trova soltanto intrattenimento goliardico e frivolo, marcato U.S.A e destinato ad un pubblico forse piu' vasto, ma sicuramente meno ecclectico di quello della controparte di Duncan Jones, che cerca nella fantascienza non un lato umano ma quello fumettistico fatto di super armi tecnologiche, di esoscheletri, battaglie impossibili (ed inverosimili) contro razze aliene, i Mimics, dalle sembianze di ragni giganti (Shelob ha fatto storia) e ipertecnologici ovviamente intenzionati a conquistare la Terra.
Solita lotta del bene contro il male, dunque, basata sull'idea centrale della ripetizione del loop temporale, che ogni giorno e' costretto a rivivere il soldato Cage, ma che progressivamente acquistera' conoscienze ed esperienze combattive, anche grazie all'aiuto della soldatessa Vrataski (Blunt) che ogni giorno lo addestra. Tutte mosse che saranno in grado di portare i protagonisti alla radice del problema, ovvero l'dividuazione e distruzzione del Omega, nucleo centrale in grado di alimentare i Mimic con strategie che garantivano loro la vittoria sul campo di battaglia.
Happy End dunque all'americana per tutti: gli alieni cattivi sono sconfitti, il nostro eroe-protagonista rivive una nuova vita ed e' persino in grado di riinstallare una relazione sentimentale col suo maggiore, Rita Vrataski.
Bisogna riconoscere tuttavia, un lavoro registico impegnativo, che nonostante una trama che minacciava virtualmente di far stallare il film nella sua ripetitiva', cio' non accade. Ogni scena offre qualcosa di diverso e si percepisce una leggera evoluzione rispetto a quella precedente. Lo stesso protagonista e' forse l'unico elemento che durante tutto il film manifesta una progressiva presa di coscienza e consapevolezza, diventando un perfetto guerriero e imparando lui stesso a conoscere le mosse del suo nemico per sconfiggerlo.
Per il resto, si tratta di un film molto videogiochistico, carico di effetti speciali, scene d'azioni improbabili ma che sicuramente appagano lo spettatore in cerca di puro intrattenimento senza troppi impegni mentali.
Bravi gli attori, eccetto la ottima Blunt che riesce a incarnare perfettamente un soldato leale alla patria, in lotta col nemico, disposta a tutto pur di salvare la Terra dalla minaccia degli alieni invasori. Altrettanto ottimale e' Brendan Gleeson che con i suoi sguardi da duro e la sua laconicita' riesce a calzare a pennello le vesti del generale brittanico. Cruise e' ormai consolidato da tempo nel genere action e sci-fi quindi puo' ampiamente evitare di essere giudicato, dato che comunque si tratta di un attore consolidato che potrebbe dar vita con maestria a qualsiasi altro personaggio fittizio al di fuori del campo fantascientifico
Ricapitolando, ci troviamo davanti ad un action fantascientifico mediocre, che tuttavia offre una buona dose di materiale per aficionados di videogame, ovvero scene di battaglia, effetti speciali a go-go, grafica computerizzata e un nuovo tipo di razza aliena da sconfiggere. Il tutto pero' risulta un piatto freddo da digerire anche perche' totalmente spogliato dal lato umano e dalla retorica filosofica che di solito cerca lo spettatore piu' accorto. Se appartenete alla fascia di spettatori che si accontentano degli effetti speciali e delle battaglie, allore Edge of Tomorrow fa' al caso vostro. Ma se cercate una fantascienza piu' umana, introspettiva, profonda e filosofica allora dovete guardare oltre.
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cambrighe
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sabato 7 giugno 2014
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bella sorpresa!
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Film incentrato sul loop temporale che vive il protagonista della storia (Tom Cruise) che rivive per innumerevoli volte lo stesso giorno. Il film pesca a piene mani nelle pellicole di fantascienza del genere e non: oltre ovviamente a Ricomincio da capo, sono innumerevoli i riferimenti visivi ad Avatar, Matrix ed a film più recenti come Elysium. Il risultato è un film piacevole che, dopo un' introduzione in cui stenta ad ingranare, diventa coinvolgente e intrigante. Anche se la trama risulta un po' debole, specialmente nelle motivazioni del loop temporale, lo spettatore riesce ad immedesimarsi nel protagonista. Gli effetti speciali sono di ottima fattura, la regia è molto dinamica e la fotografia è molto ben riuscita.
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Film incentrato sul loop temporale che vive il protagonista della storia (Tom Cruise) che rivive per innumerevoli volte lo stesso giorno. Il film pesca a piene mani nelle pellicole di fantascienza del genere e non: oltre ovviamente a Ricomincio da capo, sono innumerevoli i riferimenti visivi ad Avatar, Matrix ed a film più recenti come Elysium. Il risultato è un film piacevole che, dopo un' introduzione in cui stenta ad ingranare, diventa coinvolgente e intrigante. Anche se la trama risulta un po' debole, specialmente nelle motivazioni del loop temporale, lo spettatore riesce ad immedesimarsi nel protagonista. Gli effetti speciali sono di ottima fattura, la regia è molto dinamica e la fotografia è molto ben riuscita. Film da vedere se siete amanti del genere. Emily Blunt, bella e brava, giusto mix di donna sensuale e decisa.
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beppe baiocchi
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martedì 16 settembre 2014
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vivi - muori - continua da ultimo salvataggio
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In una terra invasa da organismi alieni chiamati Mimics, pericolosissimi predatori, il maggiore William Cage (Tom Cruise), senza aver mai operato sul campo, impacciato con armi e situazioni di guerrilla, si ritrova vittima di uno strano loop temporale. Egli sarà costretto a vivere lo stesso giorno e morire molte e molte volte per salvarsi e salvare l'umanità.
La trama, presa e rielaborata dalla Light novel Giapponese All You Need Is Kill sembra essere un grosso videogioco, di quelli con vite infinite, dove , ogni volta che perdi ripeti il livello dove accadono sempre le stesse cose, i nemici sono sempre gli stessi negli stessi punti ma riesci a superare l'ostacolo che prima ti aveva fatto perdere.
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In una terra invasa da organismi alieni chiamati Mimics, pericolosissimi predatori, il maggiore William Cage (Tom Cruise), senza aver mai operato sul campo, impacciato con armi e situazioni di guerrilla, si ritrova vittima di uno strano loop temporale. Egli sarà costretto a vivere lo stesso giorno e morire molte e molte volte per salvarsi e salvare l'umanità.
La trama, presa e rielaborata dalla Light novel Giapponese All You Need Is Kill sembra essere un grosso videogioco, di quelli con vite infinite, dove , ogni volta che perdi ripeti il livello dove accadono sempre le stesse cose, i nemici sono sempre gli stessi negli stessi punti ma riesci a superare l'ostacolo che prima ti aveva fatto perdere.
La struttura narrativa è dunque interessante, ma ottime sono state le scelte di montaggio che hanno aiutato a rendere meno monotono il tutto e di riempire il tutto con ottime gag e momenti di humour, simpatici e ben riusciti.
Tutto ovviamente è incentrato sulla figura di Tom Cruise l'unico che è consapevole di cosa gli sta succedendo, che cresce (psicologicamente) giorno dopo giorno, dato che tutti gli altri personaggi (rivivendo lo stesso giorno) si comportano come sono soliti fare. L'attore di Top Gun riesce a fornire una prova convincente ma viene comunque aiutato da una comprimaria, Emily Blunt, che iterpreta una eroina di guerra che ha parzialmente vissuto le esperienze del protagonista, risultando una presenza fondamentale per la performance di del protagonista.
Bravo dunque a Doug Liman per aver diretto un film di azione godibile e quantomeno innovativo, una sorpresa.
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loscrivanofiorentino
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lunedì 8 maggio 2017
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ricominciamo
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La colonna sonora del film sarebbe dovuta essere "Ricominciamo" di Adriano Pappalardo.
Molte e molte volte capita di rivedere le stesse scene in una sorta di videogioco che necessita di gettoni per non fine in GAME Over.
La sceneggiatura non mi è sembrata molto convincente,complici la ripetitività di cui sopra e la poco probabile faccenda dell'Alfa e dell'Omega.
Pellicola molto americana che si pregia tuttavia di una buona spettacolarità e di una grafica eccellente.
Davvero bravi i due protagonisti per due ore che passano volentieri ma non aspettatevi contenuti pregni di significato morale,dialoghi effervescenti e momenti indimenticabili.
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La colonna sonora del film sarebbe dovuta essere "Ricominciamo" di Adriano Pappalardo.
Molte e molte volte capita di rivedere le stesse scene in una sorta di videogioco che necessita di gettoni per non fine in GAME Over.
La sceneggiatura non mi è sembrata molto convincente,complici la ripetitività di cui sopra e la poco probabile faccenda dell'Alfa e dell'Omega.
Pellicola molto americana che si pregia tuttavia di una buona spettacolarità e di una grafica eccellente.
Davvero bravi i due protagonisti per due ore che passano volentieri ma non aspettatevi contenuti pregni di significato morale,dialoghi effervescenti e momenti indimenticabili.
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