Edge of Tomorrow - Senza domani |
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Un film di Doug Liman.
Con Tom Cruise, Emily Blunt, Bill Paxton, Brendan Gleeson, Jonas Armstrong.
continua»
Titolo originale Edge of Tomorrow.
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 113 min.
- USA 2014.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 29 maggio 2014.
MYMONETRO
Edge of Tomorrow - Senza domani
valutazione media:
3,42
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Film a tratti godibile ma non certo un capolavorodi Luke77Feedback: 400 | altri commenti e recensioni di Luke77 |
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lunedì 9 giugno 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In un futuro non troppo lontano, l'umanitá é minacciata da una invasione aliena a cui sembra non poter far fronte. La sensazione di impotenza, nonostante l'enorme spiegamento di forze, é molto forte fin dalle prime scene del film. In tutto questo, quasi per caso, emerge il maggiore Cage che, risucchiato dagli eventi, diventerá un eroe, anzi, un anti-eroe. Non prova vergogna nel mostrare la sua codardia rispetto alla guerra e, messo alle strette, osa addirittura minacciare velatamente lo stesso generale che lo vorrebbe invece in prima linea per l'attacco finale. Niente da fare. Per quanto si ostini, diventerá comunque un (anti)eroe.
Il film é sufficientemente godibile, vuoi per il succedersi incalzante degli eventi e delle scene di combattimento, vuoi per gli effetti speciali ben fatti ed equilibrati. E' peró un film privo di originalitá. Manca quel quid che porta lo spettatore ad esclamare di sorpresa.
A confermare ulteriormente in tal senso la poca inventiva, vi é la vaga rievocazione storica della seconda guerra mondiale in cui la trama si sviluppa. I
nomi di famose battaglie come quella di Verdun vengono rievocati, quasi "riesumati". L'attacco finale (D-Day) avverrá sulle sponde della Francia settentrionale e, ciliegina sulla torta, la mappa rossa che si vede di sfuggita al quartier generale, mostra un "invasione" iniziata in Germania che si allarga poi in tutta Europa. Se ne capisce il tentativo "rievocativo", ma questo intento rafforza ancor di piú la sensazione di "gia visto".
Alcuni elementi del film, inoltre, potranno risultare un pó fuori luogo o poco credibili ai palati piú raffinati della fantascienza. Difatti la cosa piú difficile del genere fantascientifico é la credibilitá delle soluzioni narrative. Si puó creare ed immaginare qualunque futuro, ma il contesto ed i suoi elementi, qualunque essi siano, devo essere assolutamente coerenti e consistenti. In questa ottica, ad esempio, l'alieno Alpha di forma zoomorfica che ruggisce come un leone, cozza con quella degli altri mostri amorfi ed "alieni" nel senso piú esteso del termine. Anche il "potere" sulla manipolazione del tempo che quest'ultima possiede, risulta alla fine troppo forzato e poco realistico. Probabile difetto di gioventú dovuto al libro di Sakurazaka da cui é tratto il film.
La struttura narrativa, inoltre, ricalca quella del piú classico dei videogame in cui la ripetizione della "partita" dopo l'ennesimo game over si ferma un pelino prima che la cosa porti a noia. Anche la donna guerriera Rita Vrataski (al secolo Emily Blunt) ed eroina della guerra contro gli alieni, sfodera uno spadone a due mani degno dei migliori episodi di Final Fantasy, videogame molto famoso ed apprezzato nel mondo videoludico.
Se analizziamo invece le interpretazioni dei personaggi principali, abbiamo un Tom Cruise abbastanza equilibrato che conferma le sue doti di attore credibile e sufficientemente versatile. La vena ironica che contraddistingue il suo personaggio gli permette inoltre di caratterizzarlo quanto basta per non risultare troppo banale o scontato.
Altra storia purtroppo per Emily Blunt. La scelta dell' attore adatto ad un ruolo, passa anche dalla sua fisicitá e non si limita solo alla sua interpretazione. In questo, la Blunt, parte purtroppo svantaggiata non rispecchiando un'idea credibile di eroe guerriero. Non ha il fisico ne la faccia di un soldato che ha combattuto mille battaglie contro un nemico terribile e letale come quello del film. La sua intepretazione risulta poco incisiva, non brutta, ma troppo neutra. Ed a rendere ancor piú traballante la sua credibilitá, vi contribuiscono i momenti romantici assolutamente fuori luogo rispetto al contesto, ma che ahimè vengono inseriti in troppi film degli ultimi tempi in un confuso quanto inutile tentativo di preparare il "minestrone che piaccia a tutti". Chiaramente in questo, le logiche del mercato dettano legge.
In definitiva, comunque, un film sufficientemente coinvolgente per passare un paio d'ore in cui non si ha null'altro da fare, ma non certo un capolavoro del genere o qualcosa che vi rimarrá particolarmente impresso nel tempo.
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