Come tutti (trovatemi infatti qualcuno che non ha ancora visto questo film) sono andata al cinema settimana scorsa a vedere Iron Man 3. Nonostante le parecchie recensioni negative, io me ne sono completamente innamorata.
Insomma, cosa pensavano di trovare gli altri in questo film?! E cosa hanno trovato di così sconcertante?!
Ammetto di non aver mai letto i fumetti e che ci possano essere incongruenze con il film, ma perché giudicare così negativamente Iron Man 3?!
Io credo che il regista Shane Black sia riuscito a portare sul grande schermo un stupefacente e sorprendente finale per questa trilogia. Certo, qualche difetto lo si trova sempre, ma per quanto mi riguarda, pochi film mi hanno esaltato come questo. Avrei voluto non smettesse mai. Altro che “The Avengers”! Questo dava una grande carica e adrenalina, soprattutto grazie ai meravigliosi effetti speciali.
Ma andiamo con ordine.
Il film inizia con un flashback risalente all’anno 1999, dove Tony Stark (Robert Downey Jr.) e la sua ragazza di allora, la scienziata Maya Hansen (Rebecca Hall), sono ad una conferenza in Svizzera (spettacolare la canzone iniziale del film, ossia "Blue (Da Ba Dee)” degli Eiffel 65!!! Non mi sembrava vero!). I due vengono avvicinati da un certo Aldrich Killian (Guy Pearce), che propone a Tony di finanziare un certo progetto chiamato "Extremis", ma Stark rifiuta, lasciando Killian solo e deluso dalla risposta.
A questo punto si torna nel presente. E’ passato un anno dall’attacco degli alieni Chitauri e di Loki (fratello di Thor) e, dopo la vittoria, i Vendicatori hanno preso strade differenti. Tony Stark si dedica completamente alla costruzione di nuove armature, ma soffre di insonnia e soprattutto viene sopraffatto da potenti attacchi di panico (in particolare ripensando allo scontro contro i Chitauri).
Nel frattempo negli Stati Uniti cresce la paura per una nuova setta terroristica, capitanata dal Mandarino, responsabile di molti attacchi ed esplosioni. Il Presidente cerca di calmare i cittadini, assicurandoli che verranno protetti dal colonnello James Rhodes (Don Cheadle), pilota della nuova versione, ridipinta a stelle e strisce, chiamata Iron Patriot.
Pochi giorni dopo, Pepper Pots (Gwyneth Paltrow) riceve la visita di Aldrich Killian (decisamente migliorato fisicamente nel corso del tempo) che ripropone alla Stark Industries di collaborare al progetto “Extremis”, che si basa sulla manipolazione di alcune cellule presenti nel cervello, ma riceve un nuovo rifiuto a causa dei possibili utilizzi nel campo militare.
Questa visita però insospettisce il capo della sicurezza Happy Hogan (un tempo guardia del corpo di Tony Stark) che decide di pedinare l’assistente di Killian, ossia Eric Savin. Quando però viene scoperto da quest’ultimo, inizia uno scontro fra i due, durante il quale Eric Savin improvvisamente emette un bagliore rosso negli occhi e inizia a diventare incandescente. Nonostante lo stupore e il terrore, Happy Hogan si accorge che accanto a loro, un terzo uomo, Jack Taggert, che Eric Savin aveva incontrato precedentemente, incomincia a stare male, a diventare sempre più rosso fino ad esplodere. Questa esplosione ferisce gravemente Happy Hogan che finisce in coma, mentre il luogo dove è avvenuto il tutto, viene completamente distrutto.
Anche questa volta, il Mandarino rivendica l’attentato e Tony Stark, inferocito per la disgrazia che ha colpito Hogan, sfida apertamente il Mandarino durante un intervista.
Questo è il punto di svolta nella storia del capitolo conclusivo riguardante Iron Man. E’ l’inizio di una nuova avventura al fianco del nostro supereroe preferito. Ma soprattutto un’avventura diversa dalle precedenti.
Infatti, pur trovando i soliti personaggi e quindi i nostri soliti amati attori, questa vicenda è differente. E’ più profonda. Non stiamo infatti assistendo solamente ad un nuovo nemico da sconfiggere…ma più nel profondo, stiamo assistendo alla consapevolezza di essere Iron Man.
Di cosa vuol dire essere un supereroe. Quali sono le conseguenze dei propri gesti. Quali potrebbero essere le perdite. Insomma, dopo “The Avengers”, tutto è cambiato. Soprattutto per Tony Stark. Si è visto di fronte un nemico più grande di lui e questo ha avuto delle conseguenze sul suo modo di essere. Da arrogante e sbruffone, è diventato consapevole dei suoi compiti. E soprattutto conosce la paura. L’armatura di Iron Man diventa quasi una fortezza dove potersi rifugiare per proteggersi. Infatti nel film, assistiamo ad alcuni attacchi di panico durante i quali il protagonista corre al riparo nella sua armatura.
Ma oltre a conoscere la paura, Tony Stark è anche diventato più attaccato alla sua Pepper Pots. La sua fidanzata è ormai la sua ancora di salvezza. Durante il film, più volte ammette esplicitamente che lei rappresenta la cosa più importante per lui, senza la quale forse non sarebbe proprio Iron Man.
Ho apprezzato molto questo viaggio all’interno delle due identità. Da una parte Tony Stark e dall’altra Iron Man. Due identità che alla fine del film si fondono nello stesso personaggio. Non serve infatti l’armatura, ma quello che ha dentro di sé, per dimostrare l’esistenza di Iron Man.
Ma se da una parte, questo terzo capitolo, è quello più profondo e introspettivo, risulta essere anche il più comico. Molte sono le battute, forse fin troppe in certe scene. Ma questo è un film americano, no? E quindi queste esagerazioni, dove durante una scena seria e profonda, ci scappa il sorriso, ci possono perfettamente stare! E tutto questo grazie al carisma dell’attore Robert Downey Jr.: inimitabile e perfetto per questo ruolo!
Di questo film ho apprezzato molto anche il personaggio del Mandarino. Ti lascia di stucco. E’ chi meno te lo aspetti. Un capo espiatorio che nasconde un nemico che sembra essere indistruttibile.
Ma ciò che più mi fa amare questo film, sono sicuramente le scene delle battaglie. Effetti speciali spettacolari. In particolar modo durante la distruzione della villa di Tony Stark, ma soprattutto durante la battaglia finale. Adrenalina a mille! E se avessi potuto, avrei applaudito e urlato in sala quando arrivano le nuove armature in soccorso ad Iron Man. Ero rimasta a bocca aperta e avrei voluto continuassero a combattere in eterno!
E vogliamo parlare del finale? S T U P E N D O. Bellissimo è il tocco femminile dato al film dalla fantastica Pepper Pots, ma soprattutto la conclusione del film che, nonostante la distruzione di tutte le armature, ci fa comprendere che Iron Man non smetterà mai di esistere. Perché possono togliere tutto a Tony Stark, ma lui rimarrà per sempre il nostro amato Iron Man.
Per cui…appassionati di supereroi, non perdetevi questo film e correte al cinema!
Per quanto mi riguarda, merita di essere visto!
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