Era l'anno 1977 quando il grande Steven Spielberg, produttore e sceneggiatore, portò sul grande schermo il film "Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo". Stiamo parlando di tantissimi anni fa...ma di sicuro ne avrete sentito parlare spesso! Mi è capitato di vederlo per la prima volta proprio in questi giorni grazie al suggerimento di mio papà, che lo definisce "un grande capolavoro".
Si tratta di un film di fantascienza dove viene mostrato un possibile primo incontro fra gli umani e una razza aliena. Il film è stato anche vincitore di due premi oscar.
Tutto inizia quando nel deserto, lo scienziato francese Claude Lacombe e il suo interprete americano David Laughlin, insieme ad altri ricercatori, ritrovano alcuni aerei persi durante la Seconda Guerra Mondiale, rimasti intatti ma senza traccia dei piloti. Altra scena iniziale, vede come protagonista un bambino che si sveglia improvvisamente nella notte quando i suoi giocattoli iniziano a muoversi da soli (scena personalmente parecchio terrificante). Inizia così a correre fuori casa, costringendo la madre, Jillian, ad inseguirlo. Nello stesso momento un uomo di nome Roy Neary, durante un intervento di manutenzione, assiste all'inseguimento della polizia di quattro ufo, vivendo così a bordo della sua auto un "incontro ravvicinato".
Tutti coloro che hanno assistito a questo "incrontro ravvicinato" si ritrovano la pelle del corpo scottata, ma soprattutto rimangono sconvolti e iniziano ad avere delle visioni. Tutti infatti sono perseguitati da immagini mentali raffiguranti una montagna e sembrano diventare pazzi.
Mentre il bambino Barry viene rapito dagli alieni, il professor Lacombe viene a conoscenza che durante gli incontri i testimoni raccontano di una particolare sequenza musicale emessa dagli Ufo. Le indagini proseguono e alcuni studiosi riescono a tradurre queste sequenze in coordinate che, secondo il professore possono portare al luogo in cui gli alieni vogliono incontrarsi con l'umanità.
Il famoso luogo è la Torre del Diavolo. Le autorità governative decidono quindi di isolare la zona, diffondendo la falsa notizia di una fuoriuscita di gas tossico da un treno in passaggio, in modo tale da tenere nascosto l'incontro.
Durante il telegiornale che riporta tale notizia, Roy Neary scopre che la Torre del Diavolo ha la stessa struttura dell'immagine che lo ossessiona e intuisce di dover assolutamente recarsi in tale luogo. Recandosi sul luogo, incontra anche Jillian, che ha avuto la sua stessa sensazione. Così insieme riescono a sfuggire alle autorità e a raggiungere la Torre del Diavolo.
Durante la notte improvvisamente appaiono decine di Ufo. Gli scienziati provano a comunicare attraverso luci colorate e suoni, ai quali gli alieni sembrano rispondere allo stesso modo. Questa scena è molto intensa e lascia nel cuore la speranza che in un futuro si possa davvero collaborare con entità extraterrestri.
Poco dopo, dalla gigantesca astronave vengono liberate le persone rapite nel corso degli anni, che appaiono felici e non invecchiate. Come per esempio i piloti degli aerei ritrovati all'inizio del film. Tra queste persone c'è anche il piccolo Barry che riabbraccia la propria madre Jillian.
Finalmente, dopo ore di attesa, dalla navicella escono anche diversi alieni che incuriositi si fermano davanti al gruppo di umani presenti sul luogo.
La fine del film è quasi toccante, perchè nonostante il Governo abbia selezionato un gruppo di persone per farle interagire con gli extraterrestri, questi ultimi scelgono solamente Roy, che non ne faceva parte. La navicella così si chiude e sparisce nel cielo.
Questo film può risultare per molti aspetti, un film molto semplice. Ma è lo stesso Spielberg che spiega: «Volevo che Incontri ravvicinati del terzo tipo fosse una storia molto semplice, vissuta da una persona qualunque, che doveva essere testimone di un evento straordinario, un'esperienza sconvolgente e ossessionante, di quelle che cambiano completamente la vita».
Inoltre è uno dei pochi film in cui gli alieni non sono venuti sulla Terra per conquistarla o distruggerla, ma semplicemente per conoscere l'umanità. Caratteristico è infatti proprio il lieto fine di questa storia.
Beh, se lasciate da parte gli effetti speciali che ormai fanno spuntare un sorriso sui nostri volti, vi consiglio di guardarlo. E' proprio un bel film. E chissà...magari gli alieni sono davvero così socievoli!
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