braitz
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sabato 15 marzo 2014
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deludente
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per la prima volta mi sono addormentato. lento, noioso e stupido.
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alex r.
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venerdì 14 marzo 2014
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samurai senza padrone
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Dopo un inizio avvincente, il film diventa statico, lento per un finale pieno d'azione. Credo che nella parte centrale lo spettatore si distrarrà facilmente. Nel complesso piace, ma l'intepretazione di Keanu Reeves delude. Non credo sia un ruolo molto adatto a lui. I costumi, i set, e la fotografia sono molto belli, ma tutta la scena della fuga dal villaggio del lago, è veramente mediocre, una brutta copia de I pirati dei Caraibi. Per quanto sia pieno di storia e di cultura giapponese, fortunatamente lo stile hollywoodiano si vede. La computer grafica è ottima, e comunque la storia regge fino alla fine. Ovviamente quello che ti colpisce in questo genere di film sono gli effetti speciali e la cultura giapponese dei samurai così ferrea così piena d'onore.
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Dopo un inizio avvincente, il film diventa statico, lento per un finale pieno d'azione. Credo che nella parte centrale lo spettatore si distrarrà facilmente. Nel complesso piace, ma l'intepretazione di Keanu Reeves delude. Non credo sia un ruolo molto adatto a lui. I costumi, i set, e la fotografia sono molto belli, ma tutta la scena della fuga dal villaggio del lago, è veramente mediocre, una brutta copia de I pirati dei Caraibi. Per quanto sia pieno di storia e di cultura giapponese, fortunatamente lo stile hollywoodiano si vede. La computer grafica è ottima, e comunque la storia regge fino alla fine. Ovviamente quello che ti colpisce in questo genere di film sono gli effetti speciali e la cultura giapponese dei samurai così ferrea così piena d'onore. E' un film discreto che forse dovrebbe essere visto due volte ? A me ne è bastata una .
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des esseintes
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venerdì 14 marzo 2014
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notevole recensione di niola
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Almeno il Niola parla fuori dai denti e riesce ad adempiere alla sua principale funzione, cioè quella di non farmi perdere tempo a vedere un film della minkia come questo.
Vedere l'americanata pensando all distanza siderale che la separa dal film del '41 di Mizoguchi sarebbe stata un gran rottura.
Certo che non esce un film decente che è uno se non per sbaglio; siamo proprio al termine del Kali Yuga...
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hollyver07
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giovedì 13 marzo 2014
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ma quanto è carino... anzi no...!
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Ciao. Detto francamente... a questo punto era meglio (mi costa ammetterlo... ma di molto) "L'ultimo Samurai". Evito di riassumere l'incongrua vicenda perchè non ne vale la pena ed il mio personale gradimento nei confronti di Keanu Reeves è risultato decisamente malconcio. Nel vedere il film ho percepito la sensazione d'immergermi in una sorta d'insulso e roboante videogiuoco che della storia originale aveva "appiccicato" solo il titolo, la terra d'ambientazione ed un vaghissimo incipit della suggestiva vicenda originale, della cultura nipponica e della sua storia medievale. Alla fine, tra mostri, allucinati demoni ed una struttura narrativa che ricalca più fedelmente la natura e l'esistenzialismo superomistico di matrice yankee, non è rimasta che una rumorosa pellicola videoludica di discutibile qualità, giusto da vedere per errata scelta (.
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Ciao. Detto francamente... a questo punto era meglio (mi costa ammetterlo... ma di molto) "L'ultimo Samurai". Evito di riassumere l'incongrua vicenda perchè non ne vale la pena ed il mio personale gradimento nei confronti di Keanu Reeves è risultato decisamente malconcio. Nel vedere il film ho percepito la sensazione d'immergermi in una sorta d'insulso e roboante videogiuoco che della storia originale aveva "appiccicato" solo il titolo, la terra d'ambientazione ed un vaghissimo incipit della suggestiva vicenda originale, della cultura nipponica e della sua storia medievale. Alla fine, tra mostri, allucinati demoni ed una struttura narrativa che ricalca più fedelmente la natura e l'esistenzialismo superomistico di matrice yankee, non è rimasta che una rumorosa pellicola videoludica di discutibile qualità, giusto da vedere per errata scelta (...nel mio specifico caso) e rapidamente dimenticare. Vista la positiva (...quando capita) capacità della cinematografia statunitense nel "far le pulci" al proprio passato... mi auguro di veder realizzata almeno una pellicola dedicata alla politica delle cannoniere - magari riferita agli anni successivi al 1866 in Giappone e via dicendo... - che non sia soltanto la riproposizione di giuochi circensi, pistoleri da strapazzo o poco più. Film consigliato...?! Onestamente no! Pellicola adeguata per coloro che gradiscano le storie fantasy orientate solo sul rumoroso andante e nulla più. Da vedere in modalità bidimensionale perchè almeno risparmierete gli occhi ed un inutile mal di testa . Saluti
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[+] avanti con le banalità
(di jedima)
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g_andrini
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mercoledì 12 marzo 2014
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quarantasette rōnin
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Il film non è un capolavoro, ma la vicenda raccontata, dei "Quarantasette Rōnin", effettivamente avvenuta, è un cardine della storia giapponese relativamente moderna (1701-1703).
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carleton_lufteufel
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martedì 11 marzo 2014
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noioso e superficiale
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Kai, mezzosangue figlio di un marinaio inglese e di una contadina giapponese, fugge da ragazzo dal villaggio dei demoni in cui è stato allevato, per poi trovare protezione presso la corte del signore di Ako. Anni dopo, quando il signore verrà ucciso a causa dell’inganno di un Lord rivale, egli deciderà di unirsi ad un gruppo di samurai rinnegati, i 47 ronin, per avere giustizia.
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Kai, mezzosangue figlio di un marinaio inglese e di una contadina giapponese, fugge da ragazzo dal villaggio dei demoni in cui è stato allevato, per poi trovare protezione presso la corte del signore di Ako. Anni dopo, quando il signore verrà ucciso a causa dell’inganno di un Lord rivale, egli deciderà di unirsi ad un gruppo di samurai rinnegati, i 47 ronin, per avere giustizia.
Ispirato ad una storia vera, avvenuta tra il 1701 ed il 1703, “47 Ronin” riesce nell’incredibile impresa di essere uno dei peggiori film americani sul Giappone mai prodotti nella storia. Non è la prima volta infatti che Hollywood si interessa, con scarsi risultati, ad una delle culture più studiate al mondo, il cui fascino è pari soltanto alla propria complessità. Complessità che infatti poco si presta ad essere decifrata da un quanto mai inadatto Chris Morgan, sceneggiatore di “Wanted” e degli ultimi capitoli di “Fast & Furious”, il quale avrebbe fatto meglio a stare alla larga da un mondo che solo pochi sono in grado di capire stando al di fuori di esso.
Scrittura a parte, l’opera si rivela essere un totale fiasco anche sotto tutti gli altri punti di vista: l’azione è molta ma poco entusiasmante e, soprattutto, non vi è nulla che non sia già stato visto (sia in oriente che in occidente), mentre per il cast si segnala una delle più terribili prove di un ormai attempato Keanu Reeves, nonostante un copione di più o meno 4 parole.
Infine è sconsigliatissima la versione 3D (risparmiate i soldi e, soprattutto, il mal di testa), totalmente inutile ai fini dello spettacolo visivo.
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(di jedima)
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