Gli usi e i costumi dell’arte e della storia Giapponese, così diversi dai nostri difficilmente riescono ad essere apprezzati dai critici cinematografici legati alle tradizioni Hollywoodiane. Così è anche per questo “47 Ronin” invisi dalla critica che non riesce a comprendere appieno la mentalità giapponese dei samurai e di tante altre tradizioni e riti del paese del Sol Levante.
Così è anche per questo “47 Ronin” stroncato da una critica molto occidentale troppo diversa per capire e cogliere alcuni particolari.
Per fortuna, chi scrive conosce, anche se in modo non approfondito, la storia e la cultura dei samurai, ed è proprio per questo motivo che ho potuto apprezzare quello che è un film a mio avviso, molto bello.
Film d’esordio del regista inglese Carl Rinsch, ha in Kanu Reeves il protagonista principale e in Hiroyuki Sanada i protagonisti principiali.
E’ vero, alla storia originale dei 47 Ronin vengono aggiunti alcuni pezzi inventati come la presenza di un mezzosangue e la sua storia personale, ma a mio avviso questo rende ancora la storia più fantastica di quello che era in realtà.
Fare un film su 47 samurai che sacrificano la loro vita per vendicare la morte del loro damio (signore) sarebbe stato di sicuro un insuccesso, mentre le aggiunte non stravolgono l’apparato principale della storia che regge.
E regge anche con i mostri e le streghe, perché effettivamente chi legge la vera storia dei 47 Ronin si rende contro che in quel tempo i giapponesi credevano in queste cose.
Il film è bello con grandi scenari, ottimi costumi riti ed usanze molto fedeli e grande azione con Kanu Reeves che sembra davvero un samurai.
Bella la storia, ricca di tanti sentimenti, belle scene, i combattimenti, l’interpretazione degli attori. Insomma un film quasi perfetto e assolutamente da vedere.
[+] lascia un commento a angelo bottiroli - giornalista »
[ - ] lascia un commento a angelo bottiroli - giornalista »
|
khaleb83
|
mercoledì 19 marzo 2014
|
mah...
|
|
|
|
A dir la verità credo che a esserne stravolto sia proprio il senso della storia originale: ripetere "senso del dovere" ogni tre battute non rende il senso del dovere e il rispetto del bushido il centro della storia, che anzi lo manca completamente perdendosi in scene spettacolari (mal costruite): la storia dei 47 ronin diventa un carrozzone colorato da cui la cultura giapponese viene calciata via con noncuranza (e chi scrive conosce, e in modo approfondito, la storia e la cultura dei samurai). Ironicamente, il tutto in un mal riuscito tentativo di strizzare l'occhio a un pubblico occidentale, e assolutamente non per preservare la "nipponicità" della storia. Personalmente? Brutta la storia (a un certo punto si riduce a una pessima quest da film fantasy al limite della parodia), buoni costumi, usanze molto poco fedeli, scene girate male (con addirittura un'eccessivo indugiare su dettagli che dovrebbero essere accennati), combattimenti molto belli fin quando (quasi sempre) non interviene l'elemento caciarone degli effetti speciali, interpretazione sotto zero per quasi tutti (Reeves in testa, inespressivo come al solito; il cattivo ha una smorfietta sempiterna in viso che un qualsiasi daimyo giapponese avrebbe rifiutato di fare anche sotto tortura).
[+]
A dir la verità credo che a esserne stravolto sia proprio il senso della storia originale: ripetere "senso del dovere" ogni tre battute non rende il senso del dovere e il rispetto del bushido il centro della storia, che anzi lo manca completamente perdendosi in scene spettacolari (mal costruite): la storia dei 47 ronin diventa un carrozzone colorato da cui la cultura giapponese viene calciata via con noncuranza (e chi scrive conosce, e in modo approfondito, la storia e la cultura dei samurai). Ironicamente, il tutto in un mal riuscito tentativo di strizzare l'occhio a un pubblico occidentale, e assolutamente non per preservare la "nipponicità" della storia. Personalmente? Brutta la storia (a un certo punto si riduce a una pessima quest da film fantasy al limite della parodia), buoni costumi, usanze molto poco fedeli, scene girate male (con addirittura un'eccessivo indugiare su dettagli che dovrebbero essere accennati), combattimenti molto belli fin quando (quasi sempre) non interviene l'elemento caciarone degli effetti speciali, interpretazione sotto zero per quasi tutti (Reeves in testa, inespressivo come al solito; il cattivo ha una smorfietta sempiterna in viso che un qualsiasi daimyo giapponese avrebbe rifiutato di fare anche sotto tortura).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a khaleb83 »
[ - ] lascia un commento a khaleb83 »
|
|
d'accordo? |
|
|