Precisiamo subito. Il film vale le due ore che dura, il 3D, che personalmente non mi fa impazzire, è utilizzato molto bene e tutto l'impianto tecnico è veramente bello. Le scene delle tempeste sono estremamente coinvolgenti, la tigre fantastica e molte sequenze oniriche sono decisamente di grande effetto. Mi ha lasciato perplesso personalmente quando nelle scene finali vuole stupire e volendo spiegare troppo crea incongruenze e confusione. Come moltissimi film americani che prima della fine devono chiarire bene gli intenti della produzione e fare la lezioncina! Ma perchè? Così si mette una briglia alla fantasia dello spettatore, che forse con qualche spunto sfumato avrebbe potuto proiettarsi a proprio modo sulla scialuppa emozionandosi.
Ho letto di molta attenzione al misticismo e alla ricerca di Dio...Io ho visto però un altro punto fulcrale nel film: il cammino di un uomo verso l'età adulta, attraverso il confronto con il lato oscuro che è in noi che viene continuamente e conflittualmente tenuto più o meno sotto controllo dalla razionalità. Interessante metafora, ben sviluppata dal rapporto ragazzo tigre.
Complessivamente un bel film, attuale, ben congegnato con grandi dispendio di mezzi e energie.
Personalmente però sono convinto che un film per emozionare profondamente abbia bisogno di molti meno mezzi, ma di più idee e soprattutto di più poesia.
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toto12
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domenica 6 gennaio 2013
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un capolavoro non capito
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Sinceramente non capisco questo commento. Si tratterebbe di un finale con morale "americana" ad effetto? Ma la morale, bellissima e profondissima, è presente anche nel libro. Il ragazzo alle prese con una realtà troppo dura per essere accettata, quella della storia "vera" cioè della sopravvivenza a bordo della barca con altri umani, in cui è costretto ad uccidere il cuoco per sopravvivere, crea una sua versione onirica in cui i protagonisti sono gli animali. I funzionari dell'assicurazione giapponese non credono alla versione "buona", ma chiudono un occhio e alla fine la scrivono sul report per evitare guai giudiziari al ragazzo. Cosa c'è di superficiale o "americano" in tutto ciò?E' una storia realistica credibile e poetica, resa da Lee in maniera magistrale.
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Sinceramente non capisco questo commento. Si tratterebbe di un finale con morale "americana" ad effetto? Ma la morale, bellissima e profondissima, è presente anche nel libro. Il ragazzo alle prese con una realtà troppo dura per essere accettata, quella della storia "vera" cioè della sopravvivenza a bordo della barca con altri umani, in cui è costretto ad uccidere il cuoco per sopravvivere, crea una sua versione onirica in cui i protagonisti sono gli animali. I funzionari dell'assicurazione giapponese non credono alla versione "buona", ma chiudono un occhio e alla fine la scrivono sul report per evitare guai giudiziari al ragazzo. Cosa c'è di superficiale o "americano" in tutto ciò?E' una storia realistica credibile e poetica, resa da Lee in maniera magistrale. La grafica si sposa con la realtà e per la prima volta non è un'esibizione di virtuosismo grafico ma è funzionale alla storia: proprio il contrario di molti film commerciali di oltre oceano.Infine per la prima volta si fondono le professionalità della scuola americana e della scuola indiana ("Bolliwood"), la cultura popolare orientale ed occidentale per creare un film che secondo me è una pietra miliare del cinema.
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[+] sei tu che non hai capito il film
(di esperando giova dale)
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[+] mi pare che sia tu a non avere capito il film,...
(di esperando giova dale)
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[+] mi sa che non avete capito tutti e due...
(di cristianpixio)
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[+] due storie, un'unica storia
(di debserh)
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lucano11
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martedì 22 gennaio 2013
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nel cuore la poesia
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se nel cuore hai ancora spazio per la poesia questo è un film imperdibile,ci si emoziona per la storia,che ti trascina dal primo istante,si sogna con la fotografia vera impeccabile che aiuta a rammentarti che non è importante ciò che guardi ma importante è il tuo sguardo,con la racitazione ottima ,un film che ti porta a spasso dove desideri andare.Poi concordo con la crescita improvvisa di un ragazzo che affronta in un attimo l'età adulta con la forza d'animo di non perdersi per strada.Poi sta a noi credere ed essere irrazionali o non credere ed essere razionali,la differenza è solo l'assicurazione per il rimborso dei danni
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chatnoir
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domenica 5 maggio 2013
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emozioni fredde
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D'accordissimo com Marorocco: fiaba popolare riuscitissima ma, a differenza di the millionaire per esempio, la lacrimuccia non è uscita. Immagini mozzafiato, grandissimi temi, ma manca qualcosa. Accostando Pi a Castway, ad esempio, manca la scena del ritorno dalla moglie, straziante. In Pi non ci si riesce ad immedesimaare. Un film che esalta ai titoli di coda ma che la mattina non è li a farti compagnia al risveglio. Un tocco divino, in cui manca l'uman sudore
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