Vita di Pi |
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Un film di Ang Lee.
Con Suraj Sharma, Irrfan Khan, Tabu, Rafe Spall, Gérard Depardieu.
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Titolo originale Life of Pi.
Avventura,
Ratings: Kids,
durata 127 min.
- Cina, USA 2012.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 20 dicembre 2012.
MYMONETRO
Vita di Pi
valutazione media:
3,64
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Pi: poesia nell'epoca del 3D.di Sarina1986Feedback: 100 |
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giovedì 27 dicembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
A chi era scettico nei confronti del 3D, o quantomeno mai pienamente appagato dai tentativi degli ultimi anni, adesso posso finalmente dire che le cose sono veramente cambiate. Evidentemente ci voleva Ang Lee. Perchè se prima era solo un pretesto per farci balzare sulla poltrona dalla sensazione di "contatto" con immagini strabilianti ma spesso fini a se stesse, con Vita di Pi la terza dimensione diventa attiva nei confronti della storia. Che poi, oltre a questo, sia anche una gioia per gli occhi, un trionfo di immagini oniriche che sfondano il limite dello schermo, è indubbio. Complice di questo cambiamento è la vicenda semplice e poetica, il meraviglioso esempio di sopravvivenza del giovane naufrago Pi, che da solo su una scialuppa di salvataggio, si tiene aggrappato alla vita con l'istinto e la forza di un animale feroce. Appunto. Perchè, come dire, proprio solo non è. Compagno di avventure un maschio di tigre del bengala, fiore all'occhiello dello zoo del padre, che con loro viaggiava sulla nave. Una convivenza forzata che, da pericolo per la vita del ragazzo, si trasforma progressivamente nella sua salvezza. L'animale diventa una proiezione di se stesso, del suo istinto primordiale di sopravvivenza, dei suoi bisongni necessari, la fame e la sete, che diventano gli unici. Filo conduttore della storia la fortissima spiritualità di Pi, confuso seguace di molte religioni: la fede lo distingue dalla bestia, o meglio possiamo dire che quest'ultima, impaurita durante la tempesta, rappresenta la parte di lui che non coglie la potenza di un Dio nella furia e nella meraviglia del "selvaggio" mondo dell'oceano. Un mondo popolato di esseri straordinari, sempre al limite tra realtà e fervida immaginazione, frutto del genio visionario del regista. Quindi poesia, spiritualità, sogno e speranza che si concilano perfettamente a sorprendenti effetti speciali mai ostentati e ad un 3D che, come dicevamo, non è più accessorio, bensì indispensabile per godersi in pieno la storia, entrarci dentro e coglierne il significato. Perchè sì, la poesia può davvero sopravvivere, anche nell'epoca del 3D.
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