Vita di Pi |
||||||||||||||
Un film di Ang Lee.
Con Suraj Sharma, Irrfan Khan, Tabu, Rafe Spall, Gérard Depardieu.
continua»
Titolo originale Life of Pi.
Avventura,
Ratings: Kids,
durata 127 min.
- Cina, USA 2012.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 20 dicembre 2012.
MYMONETRO
Vita di Pi
valutazione media:
3,64
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oceano vita
di Roberto Escobar L'Espresso
Una zebra, un orango, una iena, una tigre detta Richard Parker e un adolescente (Suraj Sharma), tutti insieme su una scialuppa in mezzo al Pacifico: sono questi i protagonisti di "Vita di Pi" (Life of Pi, Usa e Cina, 2012, 127'). Tratto da un romanzo di Yann Martel, il film di Ang Lee e dello sceneggiatore David Magee racconta una storia di naufragio che in alcuni particolari - per esempio, nella figura di un cuoco disumano (Gérard Depardieu) - e pur senza gli stessi momenti orridi, rimanda al "Racconto di Arthur Gordon Pym". Anche il nome dell'adolescente, Pi, sembra riecheggiare il personaggio di Edgar Allan Poe. Egli stesso spiega però che si tratta di una abbreviazione del francese Piscine, come il padre l'ha voluto chiamare. Ma lui, aggiunge, ama collegarlo al "pi greco" matematico e alla visione razionale del mondo che gli viene proprio dal padre, e che stranamente si lega a una forte propensione religiosa che gli viene invece dalla madre. Affondata la nave su cui viaggiava con la famiglia, Pi si trova dunque su una barca minuscola, in compagnia di tre fra gli animali dello zoo che il padre stava trasferendo dall'India francese in Canada. Attorno c'è l'infinità dell'oceano, popolata di pesci e cetacei che il cinema in 3D sa trasfigurare ora in mostri e ora in presenze luminose e fantastiche. Intanto, sulla barca esplode la contesa per la vita: prima fra l'orango, la iena e la tigre, poi fra la tigre e l'uomo. Decenni dopo, Pi la ricorda narrandone la ferocia, ma anche la meraviglia, a un interlocutore canadese. Al termine del mio racconto, gli dice, avrai buoni argomenti per credere in Dio, se vorrai... Sfuggendo alla fame, all'arsura e alle tempeste, Pi torna sulla terra ferma, e alla vita. E con lui torna anche Richard Parker, la belva con cui ha condiviso disperazione e speranza. È un'amicizia, quella che è nata in mezzo all'oceano? O si tratta di una identificazione più nascosta e inquietante? In ogni caso, la loro storia non sta tutta qui. Alla fine, un secondo racconto di Pi sembra cambiare del tutto scena e protagonisti del film, rivelando la stessa orrida realtà umana, troppo umana esplorata da Poe in Gordon Pym (in cui un Richard Parker viene divorato dai naufraghi). La questione ora è: quale delle due storie è la vera? O meglio, a quale delle due preferiamo credere, che si tratti o non si tratti di un'illusione? Nelle diverse risposte stanno le buone ragioni cui allude Pi, sia quelle per credere in Dio, sia quelle per non crederci.
|