Titolo originale | Acciaio |
Anno | 2012 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Stefano Mordini |
Attori | Michele Riondino, Vittoria Puccini, Anna Bellezza, Matilde Giannini, Francesco Turbanti, Luca Guastini, Monica Brachini, Massimo Popolizio . |
Uscita | giovedì 15 novembre 2012 |
Tag | Da vedere 2012 |
Distribuzione | Bolero Film |
MYmonetro | 2,91 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 marzo 2014
Anna e Francesca, piccole ma già grandi, vivono la loro ultima estate di innocenza prima del liceo. Tratto dal libro di Silvia Avallone. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Acciaio ha incassato 239 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Anna e Francesca sono due quattordicenni piombinesi. Vivono in quartiere di case popolari i cui abitanti sono in gran parte operai delle acciaierie Lucchini. Anna ha un padre che ha lasciato il lavoro e ora cerca fortuna lontano dalla famiglia. Francesca invece ha un genitore troppo presente che forse abusa di lei. Le due ragazze vivono i primi turbamenti del crescere e, al contempo Anna (attraverso suo fratello Alessio e i suoi amici) sente forte la presenza della fabbrica e delle condizioni di vita che essa sottintende. Finché un giorno in città torna Elena, un tempo compagna di Alessio e ora suo dirigente. Intanto Anna ha conosciuto Mattia che ha diversi anni più di lei. Francesca si chiude ancora di più nel suo dolore.
Tratto dal romanzo omonimo di Silvia Avallone vincitore, tra gli altri, del Premio Campiello Opera Prima e tradotto in 18 lingue Acciaio è un film che ci ricorda la difficoltà del crescere inserendola in un contesto che, fino a poco tempo prima dell'uscita del film, sembrava essere quasi negato nel nostro Paese. Perché la cosiddetta 'classe operaia' sembrava essere uscita non solo dal cerchio degli interessi dei mezzi di comunicazione ma addirittura dalla realtà.
Piombino è una città la cui economia ha da circa un secolo ruotato intorno a quella acciaieria che un tempo si chiamava Ilva (il nome etrusco dell'isola d'Elba) e ora, passata di proprietà, è divenuta Lucchini: Tutto il film rinvia a quel fuoco che tempra il minerale destinato a divenire acciaio. Ma le vite delle persone sono molto più fragili. Si corrodono e si possono anche liquefare (vedi le due figure paterne) di fronte a quel calore. Ciò che riesce a resistere è l'amicizia tra Anna e Francesca che conserva una sua intima purezza che va al di là delle contingenze e che costituisce il cuore pulsante (sul piano narrativo) del film che su di loro concentra la propria attenzione.
Per due non attrici è un peso non da poco che viene sostenuto con una naturalezza che ha in sé tutti i fremiti e le contraddizioni di un'adolescenza che gli adulti spesso non riescono a comprendere.
Anna e Francesca vivono la loro estate da quattordicenni in crescita fra i casermoni della periferia di Piombino e mentre sognano di scappare, Alessio, operaio in acciaieria, ritrova il suo vecchio amore Elena, nel frattempo diventata dirigente dell'azienda. Mordini ha lavorato sul romanzo di Silvia Avallone con sensibilità, ma lo sguardo non è stato del tutto lucido, creando [...] Vai alla recensione »
Da un lato la forza e la potenza dell’acciaio incandescente. Dall’altro la fragilità e il disagio esistenziale dell’adolescenza. L’acciaio è quello della Lucchini (ex Ilva), storica acciaieria di Piombino che sovrasta con la sua imponenza e le sue altissime ciminiere il grigio e decadente paesaggio di provincia post-industriale.
Piombino. Le acciaierie Lucchini danno lavoro a numerosi operai della città. Due ragazze vivono con difficoltà il momento di passaggio tra le scuole medie e le superiori alle prese entrambe con grossi problemi familiari. Intanto il fratello di una di loro vede tornare la ragazza di cui è ancora innamorato che ha il terribile compito di "ottimizzare" i costi attraverso [...] Vai alla recensione »
Anna e Francesca sono le protagoniste adolescenti del film “ACCIAIO” che si svolge in una calda estate nelle case di popolari di via Stalingrado; ma la vera protagonista del film è la classe operaia o almeno quel che ne resta…guarda caso nella fabbrica di Piombino che si chiamava ILVA poi diventata Lucchini. Piombino è sicuramente un sito insolito per una storia cinematograf [...] Vai alla recensione »
In Toscana, davanti all’Isola d’Elba, la dura vita nel degrado di Anna (Giannini) e Francesca (Bellezza), amiche per la pelle, e forse qualcosa di più. Entrambe sono figlie e sorelle di operai dell’acciaieria sull’isola, che miete vittime e procura cancri. Secondo film del documentarista Mordini, scritto dal regista con la scrittrice dello splendido romanzo, Silvia [...] Vai alla recensione »
Il film nella sua interezza non è male ,ma lo trovo tremendamente lento.Le due protagoniste sono brave e rendono benissimo la visione e le emozioni di un adolescente.La storia,almeno quella filmica,è poca e dilavata nel tempo della rappresentazione. Mi è piaciuto poco,perchè non mi ha catturato l'attenzione e spesso ho pensato "ma quando finisce?"
Il film descrive magistralmente il grande impatto ambientale e sociale che ha l’acciaieria sulla realtà di Piombino. Lo stabilimento genera nelle persone che vivono e lavorano in quella realtà una sorta di repulsione ma anche una potente attrattiva. La maggior parte di chi ci lavora vorrebbe fuggire (lavorare) altrove ma realisticamente si rende conto di non avere le possibilità concrete per farlo. Anche [...] Vai alla recensione »
Ferroso, scuro, ma insieme anche romantico e realista. Ottima scelta musicale in perfetta sintonia con le scene, brave le ragazze così giovani ma molto espressive. Bella la fotografia e gli spazi vuoti che lasciano allo spettatore maggior interpretazione. Regia perfetta, il film esprime pienamente il carattere sensibile, pratico e legato alle radici del regista Stefano Mordini.
sarà pure il mio modesto parere, ma non credo che delle pur ottime interpretazioni (anche questa, opinione discutibile) possano bastare a rendere godibile un film; se poi ci mettiamo di mezzo delle ragioni di ordine politico allora andiamo proprio fuori strada ho sofferto per tutta la proiezione e consiglio vivamente di non vederlo
Come un libro che diceva qualcosa di personale e nuovo è stato banalizzato nel proletarismo del destino dell'0peraio bello e nel non detto, che vari critici da La repubblica a Il tempo mascherano da understatement. Cosa c'entra che ci siano il bel riondino e le ragazzine intense? Come si fa a tagliare la ricchezza di tanti personaggi?
Non posso elevarlo a capolavoro ma rimane comunque un gran bel film. Bella la storia dei protagonisti: storie familiari di vite "condannate" alla realtà territoriale, che ruotano attorno a due amiche adolescenti. Riondino e le due ragazzine (presumo al debutto) sono di gran spessore; la Puccini, al contrario di quanto riportano i giornalisti (come specchio per le allodole), ricopre un ruolo piuttosto [...] Vai alla recensione »
Il romanzo da cui è 'tratto', era già una sceneggiatura. In quanto tale già scritto male, con una struttura narrativa per immagini che rendeva la scrittura carente e continuamente mimetica con l'oggetto raccontato. Il film è la classica opera furbetta del quarantenne italiano: presuntuoso, emotivo, banale, tutto descritto per luoghi comuni.
Il fatto che il film sia sorretto da un cast giovane, moderno e cool, non basta. A parte le due giovani attrici esordienti, Anna Bellezza (Francesca) e Matilde Giannini (Anna) che solo grazie alla loro spontaneità e freschezza assorbono tutta l'attenzione dello spettatore, non ci sono grandi novità. Come il libro, il film si adagia sopra grandi silenzi pregni di intensi significati, [...] Vai alla recensione »
Dopo aver letto il libro, abbiamo scoperto che è stato fatto il film, quindi lo abbiamo visto freschi di lettura. Non entriamo nel merito di regia, recitazione (sicuramente valida), fotografia o altro. Guardando il film con la conoscenza dei personaggi, si riscontra come la caratterizzazione sia molto limitata, il film soffra di mancanza di organicità e i vari accadimenti, comprensibili [...] Vai alla recensione »
Nulla vieta trattare temi in contesto operaio, anzi!, ma molti non capiscono che il realismo socialista è finito perché non era arte. E ci riprovano ancora. Bravi gli attori, ma...
Si partiva da un ottimo punto, il romanzo di Avallone. Ma come spesso succede, il romanzo è una cosa e il film è un'altra. Acciaio difatti, messo nelle mani di un regista non all'altezza, cede di fronte al proprio peso. Il film non convince mai e neppure la spontaneità e freschezza delle due ragazze riesce a risollevare.
Io l'ho trovato davvero molto bello...le luci, le immagini, le sensazioni, gli sguardi, i silenzi...la musica! Tutto contribuisce a rendere quell'idea di leggerezza, drammaticità,scoperta, dolore, crescita, ambizione, precarietà..che stanno alla base della trama. I personaggi e gli ambienti sono caratterizzati da una comune durezza e forza di fondo ma ci si presentano davanti [...] Vai alla recensione »
Film davvero interessante e di un' attualità non superficiale! Mi fu prestato il libro da una mia amica e subito iniziai a leggerlo. Lo finii in una settimana!. Attesi il film fino a che non usci' e sempre con lei andai a vederlo...Bè il film risultò molto più lento ma i personaggi erano esattamente come gli avevo immaginati nella mia mente sfogliando le pagine della [...] Vai alla recensione »
Ma quando uscirà? Doveva uscire nei primi mesi del 2012 ma ancora non si sa nulla..quanto dobbiamo ancora attendere?
Le tre stelle nascono dall'interpretazione degli attori e dalla splendida fotografia. Il film comunque non riesce minimamente a trasmettere la bellezza del libro, pur conservando un'ottima riflessione sul disagio degli adolescenti e sulla rabbia della classe operaia.
gran bel film, gli ambienti della fabbrica, le due ragazze, bravissime, sincere. Non ho letto il libro ma presto lo farò. Ho trovato il film lento, ma nel modo giusto, con una strana sensibilità che mi ha portato dentro la storia delle protagoniste e del fratello Alessio. e della loro famiglia.
capolavoro é troppo? non so, so solo che a Venezia ho visto un film diretto, vero, con attori incredibilmente bravi. un film che arriva allo stomaco, che parla di vite normali e terribili. Forse le nostre sala piena e grande coinvolgimento, lunghi applausi e commozione da vedere
siamo abituati oramai ad andare al cinema con poche aspettative, se non altro per non essere poi delusi. questa volta possiamo permetterci di entrare in sala con tante, tante aspettative. ho visto il film a Venezia, sala piena. ma questo non conta, quello che conta che finalmente ho visto un film sincero, fin dall'inizio, dalle prime note, dalle prime immagini.
Acciaio mi è piaciuto. Molto bello il libro e bello il film che racconta i personaggi in modo attento, vicino, senza cercare facili sentimentalismi. Affascinante la luce gli ambiente e la regia. Sono felice di averlo visto. Brave le ragazze e in particolar modo Riondino.
Film tratto dall'omonimo romanzo (vincitore del premio Campiello) di Silvia Avallone in cui viene raccontata l'amicizia profonda tra due ragazze ed i vari avvenimenti che segneranno le loro vite e le porteranno a crescere. A tutto ciò fa da sfondo l' ambiente grigio e monotono, senza quasi alcuna possibilità di riscatto sociale ed esistenziale, della città di [...] Vai alla recensione »
Ieri sera ho visto “Acciaio”, finalmente il film è stato distribuito e si può vedere. Consiglio di andare a vederlo e subito perché non credo che riesca a star molto nelle sale. Ero molto titubante, in realtà non volevo andare a vederlo. Vedere un film tratto da un libro che ti è piaciuto e che ti appassionato è molto spesso, anzi sempre deludente.
Sono stata a Venezia alla prima del film, premetto che non avevo letto il libro e questo penso sia sempre positivo per una visione meno contaminata, sono stata rapita dalla poesia con cui il regista a saputo trattare un tema così forte e attuale,dalla bravura di tutti gli attori ( con una citazione particolare per le 2 giovanissime debuttanti) e da una colonna sonora di straordinaria raffinatezza [...] Vai alla recensione »
Ho visto un film intimo, meditato ma diretto, perciò sincero, rispettoso sotto ogni profilo, delicato, mai invasivo.. Lo sguardo del regista è antropologico , mai scontatamente didascalico, e appassionato, non cavalca facili battaglie (sistema operaio/capitalismo, adolescenza rubata, inquinamento/desolazione, pruderie sessuali/amicizia/ amore irrisolti), pur presenti nel libro (mai letto) e nella [...] Vai alla recensione »
La vicenda centrale è quella dell' amicizia - amore di due ragazzine di 14 anni , contornate da una varia umanità di padri violenti o farabutti e madri quasi in rassegnata penombra (nel libro le due madri sono vittime dei loro pessimi mariti ) . L' aspetto "sociale", ovvero quello legato alla crisi del lavoro nelle acciaierie da una parte ed al [...] Vai alla recensione »
bellissimo film italiano, uno di quelli che ti fanno capire che c'e' ancora qualcuno capace di trovare il modo di tradurre emozioni e relazioni di una storia di provincia in qualcosa di universale. dalla prima scena c'e' la magia di una complicita' tra le due protagoniste che sembra inpensabile nel becerume assoluto del cinema nostrano: e tutti recitano bene, tutto ha un senso [...] Vai alla recensione »
Film bello e forte che cattura totalmente. Immagini, musica, silenzi, attori… tutto è al suo posto. Tutto è reale: l’acciaieria, i casermoni e l’umanità che vi abita. Esci emozionato e con la voglia di rivederlo.
Poteva essere più legato. La storia semplice ma affatto banale, gli ambienti ottimi ma non abbastanza incisivi. Il mare... quasi invisibile, l'inquinamento nemmeno sfiorato, l'Elba... poco più di un miraggio, che poi è veramente un miraggio. E non si capisce la vastità dell'acciaieria, il senso di "disagio" che emerge anche solo nel passarci [...] Vai alla recensione »
Attori tutti bravi, Riondino magnifico. L’ambiente è cupo, è quello dell’acciaieria, che inevitabilmente dà colore al luogo e alle persone. Tutto e tutti ne sono contaminati. Alcuni resistono, altri fuggono. I giovani soffocano e cercano spiragli di futuro e di vita in una festa paesana, nello scoprire un capanno abbandonato che nell’immaginario [...] Vai alla recensione »
È un incontro che mette insieme sensibilità e generazioni diverse quello che abbiamo avuto con cast, regista e sceneggiatori di Acciaio. Diversità ricondotte ad unità dall’adesione a uno stesso progetto. A partire dalle due giovanissime e straordinariamente efficaci 'non attrici' Anna Bellezza e Matilde Giannini, protagoniste reciprocamente nei ruoli di Francesca e di Anna. Di loro Mordini afferma: "Anna e Francesca sono giovani, le abbiamo scelte tra novecento ragazze ma non è stato difficile riconoscerle.
Anche se saperlo rappresenta una magra consolazione, è vero che i tempi cupi generano buoni film. Scomodando appena il "solito" neorealismo, il cinema italiano non fa eccezione alla regola; ed ecco che, dopo decenni di filmetti fuori dal mondo, ci racconta la disoccupazione, il malaffare della politica, la mafia... Ora, con Acciaio di Stefano Mordini (tratto dal romanzo di Silvia Avallone e presentato [...] Vai alla recensione »
Stefano Mordini nei documentari cerca le periferie "sbagliate" delle metropoli, nei film di finzione, invece, cerca quelle città marginali di un paese in difficoltà. Lo fece, senza riuscirci granché, nell'incompiuto Provincia meccanica, che scontò una scrittura discontinua e un Accorsi volenteroso ma fuori ruolo. Ci ha riprovato, con molto più successo, con Acciaio, tratto dal best-seller premiato [...] Vai alla recensione »
Ecco oggi arrivare al cinema il bel romanzo di Silvia Avallone, "Acciaio", che al suo apparire nel 2010 venne fatto segno amolti consensi da parte della critica e del pubblico, con mezzo milione di copie vendute in Italia e vari premi di rilievo, subito ottenuti, dal Campiello "opera prima" al Flaiano, riuscendo secondo allo Strega. L'impresa di ridurlo con qualche libertà per lo schermo se l'è assunta [...] Vai alla recensione »
Sullo sfondo le ciminiere della Lucchini di Piombino (attualmente in grave crisi) intorno a cui ruota l'economia della cittadina, in primo piano la periferia desolata e il litorale ventoso dove vagabondano le adolescenti Anna e Francesca, sognando un futuro diverso e cercando conforto nel loro totalizzante legame affettivo. Il padre di Francesca è un operaio abbrutito, quello di Anna ha abbandonato [...] Vai alla recensione »
Il romanzo di Silvia Avallone faceva parte della serie fabbricata a tavolino per bissare il successo di 'La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano (lui intanto era andato oltre, guadagnandosi una collana: "I numeri primi"). Si riconoscono subito: scrittore o scrittrice esordiente, personaggi adolescenziali che pur abitando nelle pagine dello stesso libro fanno fatica a incontrarsi, oltre che [...] Vai alla recensione »
Due ragazze che crescono sotto le acciaierie di Piombino. Un fratello maggiore che ha deciso di restare e fare l'operaio, per orgoglio, per rivolta, per dare una mano a casa. Un padre che forse abusa della figlia, un altro che ha scelto cattive amicizie. E l'Elba proprio lì davanti come una sfida, eterna promessa di bellezza e armonia. Dal premiato romanzo di Silvia Avallone, un film frammentario che [...] Vai alla recensione »
Per una (rara) volta, secondo noi, film batte romanzo. Stefano Mordini, infatti, trasponendo il fortunato e sopravvalutato romanzo di Silvia Avallone «Acciaio», vi ha operato delle variazioni che da marginali o funzionali si sono via via mutate in una rilettura fascinosa ancorché rapsodica e sfuggente. Sia l'operaio Alessio (un convincente Michele Riondino), sia le adolescenti Anna e Francesca (Matilde [...] Vai alla recensione »
Passabile, rude eppur delicato dramma tratto dal fortunato romanzo di Silvia Avallone, che sfiora la morbosità nello strano rapporto tra fratello e sorella (dormono avvinghiati nello stesso letto). La storia è ambientata a Piombino, d'estate. Protagoniste le scalpitanti quattordicenni povere Mina e Francesca che guardano l'Elba, vicina e irraggiungibile, mentre mezza città sgobba nell'acciaieria.