marcoliccari
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giovedì 22 marzo 2018
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noia infinita
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Noia infinita (due ore). Non si capisce se il film è la parodia di se stesso o è serio. Una delusione unica.
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giuseppetoro
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lunedì 14 marzo 2016
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simpatico!
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Fil lento, ma una simpatica commedia, nulla di che comunque.
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stefanoadm
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giovedì 21 febbraio 2013
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la città in bilico
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L'umanità vitale di Cuba, le sue passioni, le sue tradizioni, il fascino esercitato su visitatori più o meno illustri, la povertà, i riti, la dignità, gli espedienti. "7 days in Havana" racconta l'isola, per così dire, dal basso: niente Hemingway, niente Che, niente mito della rivoluzione. Sullo schermo, storie di persone comuni, anche quando i protagonisti sono star come Daniel Bruhl o Emir Kusturica (che gigioneggia ma racconta bene). Affiora qualche banalità ma nel complesso il film regge, intrattiene, fa riflettere, qui e là perfino diverte. Inevitabile la tentazione di indicare gli episodi migliori. Questione di gusti, ma forse spiccano il rito di purificazione imposto a una giovanissima dopo una notte di passione omosessuale (la cultura cubana e la rigidità ideologica hanno generato qualche grattacapo sul tema, si veda "Fragola e cioccolato", bella pellicola tratta da uno scritto di Senel Paz) e nel vagabondaggio di Elia Suleiman per alberghi, bar, spiagge e ambasciate, luoghi semideserti, pieni d'assenza fino a quando non si materializzano imprevedibili apparizioni, raccontati con un'ironia silente e acuta, comunque piena di rispetto.
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L'umanità vitale di Cuba, le sue passioni, le sue tradizioni, il fascino esercitato su visitatori più o meno illustri, la povertà, i riti, la dignità, gli espedienti. "7 days in Havana" racconta l'isola, per così dire, dal basso: niente Hemingway, niente Che, niente mito della rivoluzione. Sullo schermo, storie di persone comuni, anche quando i protagonisti sono star come Daniel Bruhl o Emir Kusturica (che gigioneggia ma racconta bene). Affiora qualche banalità ma nel complesso il film regge, intrattiene, fa riflettere, qui e là perfino diverte. Inevitabile la tentazione di indicare gli episodi migliori. Questione di gusti, ma forse spiccano il rito di purificazione imposto a una giovanissima dopo una notte di passione omosessuale (la cultura cubana e la rigidità ideologica hanno generato qualche grattacapo sul tema, si veda "Fragola e cioccolato", bella pellicola tratta da uno scritto di Senel Paz) e nel vagabondaggio di Elia Suleiman per alberghi, bar, spiagge e ambasciate, luoghi semideserti, pieni d'assenza fino a quando non si materializzano imprevedibili apparizioni, raccontati con un'ironia silente e acuta, comunque piena di rispetto. L'unico difetto di questo affresco a più mani è che non spicca mai davvero il volo, non si libera dalla gabbia della categoria "carino". Ma in fondo, considerato il dilagare di tanto cinema omologato su modi e temi piattamente televisivi, si tratta di un peccato veniale. Anche perché Cuba e la sua capitale costituiscono un ecosistema forte e fragile allo stesso tempo, ci si riflette e viene spontaneo pensare "Presto sarà tutto diverso". "7 days in Havana" potrebbe, il condizionale è d'obbligo, avere documentato un mondo in bilico, una città sulla soglia di un cambiamento irreversibile. Come Berlino nel 1988 o Saigon nel 74.
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gianbond
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giovedì 21 giugno 2012
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cubane a parte
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Cubane a parte, belle ragazze niente da dire, bello persino il transessuale che compare in un episodio, qualche immagine poetica qua e là, per il resto episodi un po' scialbi e noiosetti senza capo nè coda. Fossero stati girati a Ospedaletti anzichè a Cuba non andrebbe nessuno a vederli. Regolatevi.
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melania
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venerdì 15 giugno 2012
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bello!
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Sette episodi che fanno innamorare,personaggi luminosi,autentici,tutto è autentico in questo film.e poi in primo piano l'amore in senso lato,un senso di pienezza della vita anche li' dove ci sono ambienti poveri e degradati..
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avana
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venerdì 15 giugno 2012
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per chi conosce cuba, e per i cubani, è vero
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Chi conosce bene Cuba, L'Avana e i cubani, amerà questo film, riuscendo ad apprezzare quelli che sembrano luoghi comuni (rum, ballo, belle ragazze e musica) ma che invece sono verità. Sono fotografate gestualità vere, ingenuità, rituali ma soprattutto l'amore, il vero protagonista del film, non solo quello tra la coppia nella quale la psicologa sbarca il lunario cucinando torte all'alba ma tra sorelle, figli e genitori, amanti e amici. Ottima la regia di tutti che fotografa un regime vuoto, una città vuota, un malecon vuoto e dove le poche persone rimaste guardano silenziose il mare, perse in un sogno di 'altrove'.
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pressa catozzo
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lunedì 11 giugno 2012
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cuba libre
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Che dire, il cinema non finisce mai di stupirmi. Più che sette perle le definerei sette diamanti. Se lo giravano a Naoli avrebbe offerto le stesse emozioni. Un isola martoriata dall'embargo dovuto all'arroganza di chi dichiara di esportare democrazia. Sette episodi che attraversano un isola e le anime di chi ci vive. Merita di essere visto, ne uscirete ballando.
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filippo catani
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lunedì 11 giugno 2012
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ritratto di cuba in sette episodi
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Il film prende le mosse dai giorni della settimana. Per ognuno dei sette giorni un regista racconta l'Avana e Cuba a modo suo.
Il film risulta essere gradevole e anche i singoli episodi hanno la giusta durata per non rendere il film o troppo prolisso o al contrario troppo frammentato. Si possono vedere alcuni dei connotati tipici dell'isola per esempio da una parte troviamo il bellissimo albergo che ospita i turisti e dall'altra parte la povertà di certi quartieri popolari. Allo stesso tempo, come dimostra l'ultimo episodio, dentro questi quartieri c'è però un grande spirito di solidarietà. In un paio di episodi viene sollevato l'annoso problema della fuga da Cuba attraverso zattere di fortuna con il miraggio della Florida e degli USA.
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Il film prende le mosse dai giorni della settimana. Per ognuno dei sette giorni un regista racconta l'Avana e Cuba a modo suo.
Il film risulta essere gradevole e anche i singoli episodi hanno la giusta durata per non rendere il film o troppo prolisso o al contrario troppo frammentato. Si possono vedere alcuni dei connotati tipici dell'isola per esempio da una parte troviamo il bellissimo albergo che ospita i turisti e dall'altra parte la povertà di certi quartieri popolari. Allo stesso tempo, come dimostra l'ultimo episodio, dentro questi quartieri c'è però un grande spirito di solidarietà. In un paio di episodi viene sollevato l'annoso problema della fuga da Cuba attraverso zattere di fortuna con il miraggio della Florida e degli USA. Allo stesso tempo troviamo invece la storia di una giovane e bella cantante locale che deve scegliere tra la carriera in Spagna e rimanere a Cuba con un ex promessa del baseball. E poi molto inquietante ma davvero suggestivo l'episodio dello stregone e davvero carino e con una ironia intelligente da par suo per l'episodio di Suleiman che vorrebbe parlare con Cstro ma deve attendere la fine di uno dei suoi famosi e lunghi discorsi. Il tutto accompagnato da una bella colonna sonora latino-americana che dà quel tocco di leggerezza o di drammaticità quando è il caso all'intera pellicola. Non è assolutamente un "film cartolina" ma anzi una analisi acuta e intelligente della situazione attuale dell'isola.
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flyanto
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lunedì 11 giugno 2012
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cuba raccontata da sette registi diversi
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Film diviso in 7 episodi (ognuno corrispondente ad un giorno della settimana) girati da 7 registi diversi in cui vengono raccontate e descritte le caratteristiche di Cuba e della sua popolazione. Interessante come testmonianza ma la pellicola nonm presenta però nulla di nuovo che non si conosca già.
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renato volpone
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sabato 9 giugno 2012
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sette giorni ed è per sempre
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Che belle storie....sette giorni a l'havana in mezzo a musiche, colori e splendide persone. I sette registi ci raccontano la città a modo loro, ma tutti ce ne fanno innamorare: la bellezza del posto, il suo essere brutto, vecchio e sporco, ma al tempo stesso magnificamente vivo e stupendo. Poi senti che i bordi dell'isola sono piccoli, vorresti viverci, ma come Cecilia hai la tentazione di fuggire, di salire su una zattera per il successo, ma la vita è li in quei cuori che palpitano di amore, di desiderio, di magia e di speranza. Vero è che te ne innamori ed è per sempre.
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