tiamaster
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venerdì 11 novembre 2011
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un film da oscar.un nick nolte da oscar
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"Sparta" è un torneo di arti marziali tra la gente più forte del mondo:5 milioni di dollari e gloria al vincitore,questo torneo sarà teatro di una "riunione familiare" tra i fratelli edgerton/hardy e il padre,un nick nolte da oscar,che dà agli spettatori un interpretazione favolosa.La trama potrà sembrarvi nulla di chè,ma il film è un trionfo di emozioni,durante ogni match tu sei lì,sul ring,perchè in questo film ti immedesimi da subito,supportato da un ottima sceneggiatura.Le lacrime saranno inevitabili,come la soddisfazione per aver visto uno dei migliori film dell'anno,assurdo che certa gente dia a questo film una stella...è gente che odia il cinema e le emozioni!!
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freddy91
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mercoledì 21 dicembre 2011
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"guardalo,è molto bello!" mi dice...
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A volte è necessario che la vita ci prenda a pugni affinchè ci rendiamo conto che stiamo vivendo.
Il mio migliore amico mi aveva consigliato questo film, "Guardalo, è molto bello!" mi dice; sbircio un pò sul sito, guardo il trailer... e mi dico che sarà un altro film come se ne sono già visti tanti. E' passato qualche mese, ho perso di vista il mio amico. Oggi, cammino per casa, mi capita sottomano un foglio dove mi ero appuntato qualche film da vedere, leggo Warrior , ripenso a lui... e mi decido a vederlo. Cos'è che ci spinge a dire "che bel film!", o "è un film bellissimo!" ? Ovviamente non è solo questione di ottimi attori o ottima regia, effetti speciali o fotografia.
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A volte è necessario che la vita ci prenda a pugni affinchè ci rendiamo conto che stiamo vivendo.
Il mio migliore amico mi aveva consigliato questo film, "Guardalo, è molto bello!" mi dice; sbircio un pò sul sito, guardo il trailer... e mi dico che sarà un altro film come se ne sono già visti tanti. E' passato qualche mese, ho perso di vista il mio amico. Oggi, cammino per casa, mi capita sottomano un foglio dove mi ero appuntato qualche film da vedere, leggo Warrior , ripenso a lui... e mi decido a vederlo. Cos'è che ci spinge a dire "che bel film!", o "è un film bellissimo!" ? Ovviamente non è solo questione di ottimi attori o ottima regia, effetti speciali o fotografia... Tutto questo, certo, conta molto, ma un bel film è tale se ci punge, se ci scava dentro, se ci spoglia, se ci rimette, per un istante, anche solo per un istante, nella condizione di guardarci come allo specchio e di vedere riflessa l'immagine della nostra interiorità!
Un film non è un bel film se non dà spunti per riflettere; e da semplici osservatori possiamo dire di aver fatto nostro il film solo se raccogliamo gli spunti che ci offre e li facciamo nostri, li plasmiamo e modelliamo nelle infinite possibilità e diversità delle nostre vite. Ogni film, nell'osservatore, diventa è una domanda alla quale cercare risposte. Cerchiamo queste risposte!
Penso che questo film ci faccia porre delle domande, ed è per questo che consiglio vivamente di guardarlo: davvero, davvero guardatelo.
A volte è necessario che la vita ci prenda a pugni... guardando questo film ne ho incassati molti. Perdoniamo. Perdoniamoci. E combattiamo, ogni giorno!
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turnaround
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mercoledì 16 novembre 2011
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non solo botte !
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Cosa succederebbe se due fratelli che non si parlano da anni, con un padre alcolizzato e in cerca di soldi, uno per saldare una promessa, l'altro per non perdere la casa, si ritrovassero a combattere in un'emozionante torneo di arti miste americano ?? Pugni, calci, lacrime... Warrior è un film che cattura e non molla dall'inizio alla fine. Partendo in modo più o meno lento e tranquillo, raggiunge l'apice nelle scene finali che immedesimano lo spettatore in maniera straordinaria. Complici la buona regia, l'interpretazione di ottimi attori, a cominciare dall'ormai affermato Tom Hardy, le musiche e i combattimenti incredibili, Warrior sa emozionare, far riflettere e, aspetto immancabile in un film come questo, sa commuovere !
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giudor
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venerdì 11 novembre 2011
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non solo muscoli, combattimenti e sangue...
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Il film narra la storia di due fratelli che non si vedono da anni, e di un padre, che essendo la causa di tutti i problemi, rinnegato dai figli stessi. Il primo figlio, Tommy ex marines dal passato oscuro, si ripresenta dopo 14 anni solo per essere seguito negli allenamenti da suo padre, poco adatto a fare il padre, ma uno dei migliori nelle arti marziali miste; poi c'è Brendan, professore di liceo sommerso dai debiti, che riprende a combattere per disperazione. I destini dei tre protagonisti si incrociano in un unico evento: un torneo internazionale di arti marziali miste con un premio di 5 milioni di dollari, tra i 16 migliori combattenti del mondo; un premio che necessita ad entrambi: all'uno per risollevare le sorti di una famiglia ridotta all'astrico, e all'altro per aiutare la famiglia di un suo collega perso nella guerra in Iraq.
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Il film narra la storia di due fratelli che non si vedono da anni, e di un padre, che essendo la causa di tutti i problemi, rinnegato dai figli stessi. Il primo figlio, Tommy ex marines dal passato oscuro, si ripresenta dopo 14 anni solo per essere seguito negli allenamenti da suo padre, poco adatto a fare il padre, ma uno dei migliori nelle arti marziali miste; poi c'è Brendan, professore di liceo sommerso dai debiti, che riprende a combattere per disperazione. I destini dei tre protagonisti si incrociano in un unico evento: un torneo internazionale di arti marziali miste con un premio di 5 milioni di dollari, tra i 16 migliori combattenti del mondo; un premio che necessita ad entrambi: all'uno per risollevare le sorti di una famiglia ridotta all'astrico, e all'altro per aiutare la famiglia di un suo collega perso nella guerra in Iraq. Importante è stato il lavoro di O'Connor che è stato in grado con la sua pellicola di fare affezionare lo spettatore all'uno e all'altro personaggio, sino a porlo nel finale quasi ad una scelta; interpretazioni straordinarie per tutti e tre i protagonisti soprattutto di Nick Nolte che riesce alla perfezione a trasmettere la sensazione di un padre preso dallo sgomento per aver distrutto una famiglia, e che tenta di fare il possibile per rimediare. Un film molto equilibrato che poteva benissimo diventare il tipico film pieno di muscoli, combattimenti e sangue; ma è un film che al contrario colpisce e stupisce, proprio perchè attraverso questi ultimi riesce a far esprimere i protagonisti senza il bisogno di intensi e lunghi dialoghi. Un'idea di base ovviamente già vista, che poteva far cadere il film nella banalità, ma ciò non succede affatto; il film non annoia mai.
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kammo
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lunedì 14 novembre 2011
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ho combattuto insieme a loro
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La storia si basa sui comuni drammi della vita di due fratelli nati con la lotta nel sangue. Brendan e Tommy decideranno di affrontare e risolvere i propri problemi partecipando ad un grandissimo torneo di MMA chiamato sparta, al vincitore andranno 5 milioni di dollari. Insomma una trama molto comune, ma la cosa incredibile è proprio che pur essendo una storia gia vista mentre guardi questo film è come se non avessi mai visto niente del genere. Questo capolavoro è un trionfo di pura commozione, adrenalina e spettacolo che ti strappa violentemente dalla poltrona e ti porta dentro il film a combattere insieme a questi fantastici lottatori. Un cast senza stelle ma che brilla comunque di luce propria, una regia perfetta ed una sceneggiatura da oscar.
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La storia si basa sui comuni drammi della vita di due fratelli nati con la lotta nel sangue. Brendan e Tommy decideranno di affrontare e risolvere i propri problemi partecipando ad un grandissimo torneo di MMA chiamato sparta, al vincitore andranno 5 milioni di dollari. Insomma una trama molto comune, ma la cosa incredibile è proprio che pur essendo una storia gia vista mentre guardi questo film è come se non avessi mai visto niente del genere. Questo capolavoro è un trionfo di pura commozione, adrenalina e spettacolo che ti strappa violentemente dalla poltrona e ti porta dentro il film a combattere insieme a questi fantastici lottatori. Un cast senza stelle ma che brilla comunque di luce propria, una regia perfetta ed una sceneggiatura da oscar. Insomma se avete voglia di vivere un'esperienza inredibile non potete perdervi questo film.
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osteriacinematografo
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venerdì 3 febbraio 2012
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il combattimento come forma di comunicazione
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Il film di Gavin O’Connor narra la storia di una famiglia sgretolata da eventi traumatici che hanno allontanato i suoi membri nello spazio e nel tempo della reciproca indifferenza. Paddy Conlon, reduce del Vietnam ed ex pugile alcolizzato semina violenza in famiglia, sulla moglie e sui due figli, finchè lei – malata e terrorizzata- non scappa con il figlio minore Tommy; Brendan -il maggiore- rimane per amore di Tess, la donna che poi sposerà. Questo è il punto di rottura, la base della disgregazione, il dramma invisibile che influenza ogni singolo istante del film, a causa del peso imponderabile delle incomprensioni accumulate. Al presente, Paddy si è liberato dall’alcol e tenta di vivere una vecchiaia dignitosa, nell’intima speranza di recuperare la famiglia perduta.
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Il film di Gavin O’Connor narra la storia di una famiglia sgretolata da eventi traumatici che hanno allontanato i suoi membri nello spazio e nel tempo della reciproca indifferenza. Paddy Conlon, reduce del Vietnam ed ex pugile alcolizzato semina violenza in famiglia, sulla moglie e sui due figli, finchè lei – malata e terrorizzata- non scappa con il figlio minore Tommy; Brendan -il maggiore- rimane per amore di Tess, la donna che poi sposerà. Questo è il punto di rottura, la base della disgregazione, il dramma invisibile che influenza ogni singolo istante del film, a causa del peso imponderabile delle incomprensioni accumulate. Al presente, Paddy si è liberato dall’alcol e tenta di vivere una vecchiaia dignitosa, nell’intima speranza di recuperare la famiglia perduta. E l’occasione s’offre, perchè Tommy si ripresenta dopo 14 anni: il “pretesto” è farsi allenare dal padre in funzione di un torneo di arti marziali. Paddy Conlon è stato infatti un grande allenatore -unico lato positivo di un uomo che notò nei figli un precoce e promettente talento nella lotta greco romana. Tommy ha subito la violenza del padre; si è sentito tradito dal fratello; ha visto la madre morire senza il supporto di nessuno; ha affrontato gli orrori della guerra in Iraq, dove perde la vita l’amico fraterno, dove lui stesso -dopo aver disertato- compie un gesto eroico senza balzare agli onori della cronaca.Tommy -tornato in America- utilizza il cognome materno per non riportare a galla quel passato contraddittorio nei Marines; è dominato dalla rabbia, dal rancore mai sopito, che rappresenta il suo lato oscuro, la furia incontrollabile di un ragazzo cresciuto nell’abbandono. Parallelamente, scopriamo Brendan, insegnate di fisica, sposato, due figli e una bella casa: Brendan è in un certo senso il lato buono, è stato forse salvato dalla luce di Tess, riuscendo a condurre una vita diversa da quella cui era destinato. Ma la mala sorte incombe, e l’uomo rischia di perdere la casa per cui lavora ogni giorno: tenta la via dei combattimenti clandestini per racimolare denaro in fretta, ma ottiene soltanto di essere sospeso per un semestre dal lavoro.A quel punto, Brendan decide di ricominciare ad allenarsi, e poi il caso gli regalerà l’opportunità di partecipare allo stesso torneo del fratello. Sparta è una competizione di arti marziali miste fra i migliori lottatori in circolazione, che prevede un consistente premio in denaro. Tommy affronta l’arena per aiutare la vedova del compagno defunto in guerra; Brandon per salvare la propria casa dal pignoramento. La camera si trasferisce quindi sul ring, sulla tensione muscolare ed emotiva dei fratelli Conlon, sullo sguardo attento e sofferto di un padre che non riesce a recuperare terreno sui suoi ragazzi; la lotta e lo scontro fisico sono ancora una volta metafore della vita: in tal caso il combattimento si traduce in linguaggio, nella miglior forma di comunicazione che i tre conoscono, nel contesto in cui riescono a connettersi l’un l’altro grazie all’istinto che a quell’ambiente lega la propria memoria. Dentro la gabbia i due fratelli si liberano del passato, esplodendo colpi violentissimi o resistendo strenuamente agli avversari, ritrovando se stessi e il rapporto sepolto ma imprescindibile della fratellanza. “Warrior” regala passione e umanità, mostrando le debolezze nascoste dietro i muscoli e il sudore, le commoventi, contrastanti emozioni di un travagliato rapporto fra uomini che vorrebbero amarsi ma non sanno come fare. O’Connor si concede alcuni inevitabili luoghi comuni, ma realizza un buon film, tendendo bene il suo arco di frecce visive. Nick Nolte ha finalmente un ruolo all’altezza del suo talento, dopo anni di anonimato. Ma è il trasformista Tom Hardy a reggere la scena più degli altri: l’attore inglese catalizza l’attenzione, impressiona per le oscillazioni del suo personaggio, per la lotta che conduce dentro e fuori di sè, per l’inquietudine che comunica e la tenerezza che i suoi gesti concederanno in un finale toccante, in cui trionfa la comunicazione non verbale, in cui il cinema vince e le parole non servono.
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molenga
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lunedì 21 novembre 2011
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la forza della disperazione
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un uomo(nick nolte) ha distrutto la propria famiglia con l'alcol e la violenza che ne deriva; uno dei due figli ha seguito la madre, l'altro è rimasto con lui. Un giorno il più grande si ripresenta dal babbo, che nel frattempo è sobrio da 1000 giorni, è una montagna di muscoli, beve ed è colmo di rabbia: al genitore non concede niente, solo di allenarlo in vista di una competizione di vale tudo che mette in palio cinque milioni di dollari. l'altro figlio si è fatto una famiglia e insegna fisica al liceo ma i conti non gli tornano mai...troppo caro il mutuo, troppo forte la voglia di scappare da quell'infanzia devastante
I due si troveranno di fronte nella finale del torneo.
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un uomo(nick nolte) ha distrutto la propria famiglia con l'alcol e la violenza che ne deriva; uno dei due figli ha seguito la madre, l'altro è rimasto con lui. Un giorno il più grande si ripresenta dal babbo, che nel frattempo è sobrio da 1000 giorni, è una montagna di muscoli, beve ed è colmo di rabbia: al genitore non concede niente, solo di allenarlo in vista di una competizione di vale tudo che mette in palio cinque milioni di dollari. l'altro figlio si è fatto una famiglia e insegna fisica al liceo ma i conti non gli tornano mai...troppo caro il mutuo, troppo forte la voglia di scappare da quell'infanzia devastante
I due si troveranno di fronte nella finale del torneo.
Film bellissimo, con un Hardy incredibile, un ritmo fantastico e una grande regia: nell'esplicare la trama mi sono volontariamente atenuto dallo scendere in particolari perché le sorprese non mancano( sono prevedibili ma o'connor ce li fa sudare). Assolutamente da vedere
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film101
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venerdì 6 gennaio 2012
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miglior film e miglior regia: film fantastico
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La storia narra di due fratelli divisi da quando erano giovani a causa di un padre alcolizzato , della loro rivalità fin da giovani (erano tutti e due lottatori) e da un grave malattia della madre unita anche alla depressione .Dopo 14 anni si rincontrano nuovamente divisi da una competizione: SPARTA un torneo tra i migliori 16 pesi medi al mondo , con un premio di 5 millioni di dollari al vincitore . Brendan ,il fratello maggiore, vi partecipa per poter rimarare ai problemi economici in famiglia e tommy il fratello minore per l'onore.Questo film è un trionfo di sentimenti , un film che ti fà immedesimare con i protagonisti ,che ti fà applaudire sul finale .
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La storia narra di due fratelli divisi da quando erano giovani a causa di un padre alcolizzato , della loro rivalità fin da giovani (erano tutti e due lottatori) e da un grave malattia della madre unita anche alla depressione .Dopo 14 anni si rincontrano nuovamente divisi da una competizione: SPARTA un torneo tra i migliori 16 pesi medi al mondo , con un premio di 5 millioni di dollari al vincitore . Brendan ,il fratello maggiore, vi partecipa per poter rimarare ai problemi economici in famiglia e tommy il fratello minore per l'onore.Questo film è un trionfo di sentimenti , un film che ti fà immedesimare con i protagonisti ,che ti fà applaudire sul finale .Warrior è uno di quei film a cui pensi per giorni ,quei film che ti fanno riflettere sul perdono,la forza fi volontà e sul significato della famiglia.Il film più avvincente dell'anno, un capolavoro ,O'Connor regna.
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bluclaudino
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mercoledì 28 dicembre 2011
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quattro pugni si scontrano, due cuori si ritrovano
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Tom Hardy è l'attore dell'anno, non sbaglia un colpo nella carriera così come sul ring, e nel momento finale da il colpo più decisivo della sua vita, un colpo al ferro ed uno alla botte, uno al fratello ed uno alla giuria, e all'Accademy deve essere Oscar, meritatissimo..
Joel Edgerton sostiene lo sguardo dell'avversario e non cede un passo, benchè sia una matricola ("primo" "vero" film da protagonista per lui) fa una prestazione maiuscola il buon insegnante, per nulla intimorito dai due ENORMI compagni di viaggio..
Regia perfetta, sceneggiatura semplice ma mai scontata, un tionfo di potenza formale e delicatezza sostanziale, una goduria per gli occhi e per il cuore..
Nick Nolte cementa il rapporto dei due fratelli, e da padre/puggile fallito fa ciò che deve nel momento in cui può.
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Tom Hardy è l'attore dell'anno, non sbaglia un colpo nella carriera così come sul ring, e nel momento finale da il colpo più decisivo della sua vita, un colpo al ferro ed uno alla botte, uno al fratello ed uno alla giuria, e all'Accademy deve essere Oscar, meritatissimo..
Joel Edgerton sostiene lo sguardo dell'avversario e non cede un passo, benchè sia una matricola ("primo" "vero" film da protagonista per lui) fa una prestazione maiuscola il buon insegnante, per nulla intimorito dai due ENORMI compagni di viaggio..
Regia perfetta, sceneggiatura semplice ma mai scontata, un tionfo di potenza formale e delicatezza sostanziale, una goduria per gli occhi e per il cuore..
Nick Nolte cementa il rapporto dei due fratelli, e da padre/puggile fallito fa ciò che deve nel momento in cui può..
Un film eccezionale, insieme a "La Talpa" di Gary Oldman, il migliore dell'anno, aspettando che l'Accademy si pronunci una sola cosa va assolutamente detta: il grande cinema è tornato, e le sue forme sono molteplici.
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giacomogabrielli
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venerdì 18 novembre 2011
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passione fraterna. ****
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Il pugilato come metafora della vita, qui più propriamente nella forma delle arti marziali, torna e anche stavolta fa centro. Commovente storia di due fratelli che ritroveranno la fratellanza di una vita tramite la lotta. Certamente il miglior pregio del film sono le interpretazioni del magnifico cast. Tom Hardy si distingue, regalandoci un personaggio intenso, pazzo, duro e infine pieno d'amore. Un po' Rocky (la voglia di farcela e la passione per questo sport) e un po' The Fighter (i problemi familiari, nello specifico il rapporto genitori-figli). Belle regia, fotografia e musiche, che rendono soprattutto nelle scene di lotta finali. Bel ritorno per Nick Nolte. Peccato per il doppiaggio italiano.
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Il pugilato come metafora della vita, qui più propriamente nella forma delle arti marziali, torna e anche stavolta fa centro. Commovente storia di due fratelli che ritroveranno la fratellanza di una vita tramite la lotta. Certamente il miglior pregio del film sono le interpretazioni del magnifico cast. Tom Hardy si distingue, regalandoci un personaggio intenso, pazzo, duro e infine pieno d'amore. Un po' Rocky (la voglia di farcela e la passione per questo sport) e un po' The Fighter (i problemi familiari, nello specifico il rapporto genitori-figli). Belle regia, fotografia e musiche, che rendono soprattutto nelle scene di lotta finali. Bel ritorno per Nick Nolte. Peccato per il doppiaggio italiano. Finale strappalacrime. PASSIONE FRATERNA ****
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