antonella
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sabato 23 dicembre 2017
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occasione sprecata
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Premetto che amo David Lynch e ho visto tanti suoi film e anche la serie Twin Peaks, mi piacciono molto anche di Duran Duran. Questo documentario non sono riuscita a guardarlo fino in fondo perché le "incursioni" dei "topoi" di Lynch erano fastidiosamente interferenti con la musica senza, peraltro, riuscire ad acquisire una dignità propria tale da oscurare la musica e "lynchizzare" anche il concerto. I Duran, invece, li ho trovati in forma smagliante, maturati come musicisti e ancora tanto affascinanti come uomini, quindi i pupazzetti inquietanti, le teen-ager dagli occhioni inquietanti e tutto il resto (ben piazzato al centro dell'immagine) dell'immaginario lynchiano che tutti abbiamo amato era come "appiccicato lì" per caso.
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Premetto che amo David Lynch e ho visto tanti suoi film e anche la serie Twin Peaks, mi piacciono molto anche di Duran Duran. Questo documentario non sono riuscita a guardarlo fino in fondo perché le "incursioni" dei "topoi" di Lynch erano fastidiosamente interferenti con la musica senza, peraltro, riuscire ad acquisire una dignità propria tale da oscurare la musica e "lynchizzare" anche il concerto. I Duran, invece, li ho trovati in forma smagliante, maturati come musicisti e ancora tanto affascinanti come uomini, quindi i pupazzetti inquietanti, le teen-ager dagli occhioni inquietanti e tutto il resto (ben piazzato al centro dell'immagine) dell'immaginario lynchiano che tutti abbiamo amato era come "appiccicato lì" per caso. Insomma, se fosse stato solo il video del concerto avremmo avuto un prodotto simile ad altri ma godibile, in questo modo, invece, il regista (ma l'avrà fatto proprio lui o magari qualcuno del suo staff poi da lui solo supervisionato?) sembra "appezzottare" (scusatemi il napoletano ma è il termine che rende di più l'operazione) un intervento artistico fatto di malavoglia (solo per soldi?) e in maniera sciatta. Mi dispiace Maestro ma stavolta ha toppato. Ai Duran i complimenti e un consiglio, la prossima volta meglio Anton Corbjn!
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veritasxxx
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giovedì 24 luglio 2014
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...due stelle, e giusto perchè ero fan dei duran
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David Lynch e i Duran Duran, o meglio il diavolo e l'acqua santa, si riuniscono per un'operazione inedita: filmare un concerto del 2011 che proponeva i nuovi brani del di allora ultimo album "All you need is now" insieme a molti classici del primo storico album del 1981 e altri pezzi del loro repertorio. I miti del pop-new wave anni '80, riunitisi nella loro formazione originale nel 2001 e ora orfani del chitarrista, sono impegnati in un ritorno alle origini e molti dei pezzi più recenti riprendono le sonorità del primo periodo, evitando gli eccessi commerciali di Wild boys e similia. Quello che rimane è un buon concerto pop, con musicisti maturi e più navigati di quando sbancavano le classifiche all'apice della loro carriera, incluso un Simon Le Bon più in forma del solito, accompagnato da vari guest singers di gruppi del momento (Gossip, My chemical romance, Kelis).
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David Lynch e i Duran Duran, o meglio il diavolo e l'acqua santa, si riuniscono per un'operazione inedita: filmare un concerto del 2011 che proponeva i nuovi brani del di allora ultimo album "All you need is now" insieme a molti classici del primo storico album del 1981 e altri pezzi del loro repertorio. I miti del pop-new wave anni '80, riunitisi nella loro formazione originale nel 2001 e ora orfani del chitarrista, sono impegnati in un ritorno alle origini e molti dei pezzi più recenti riprendono le sonorità del primo periodo, evitando gli eccessi commerciali di Wild boys e similia. Quello che rimane è un buon concerto pop, con musicisti maturi e più navigati di quando sbancavano le classifiche all'apice della loro carriera, incluso un Simon Le Bon più in forma del solito, accompagnato da vari guest singers di gruppi del momento (Gossip, My chemical romance, Kelis). Ma allora cosa c'entra l'autore di Velluto blu e tanti altri film visioniari che lo hanno reso uno dei registi più interessanti dello scorso secolo? Ben poco purtroppo, a parte i primi dieci minuti iniziali in cui il regista americano intervista i nostri beniamini parlando una lingua sconosciuta (in stile nano di Twin Peaks), fortunatamente sottotitolato. Poi il concerto inizia, in un artistico bianco e nero con immagini sovrapposte che dovrebbero dare un tocco Lynchiano all'esperienza musicale.
Le immagini live del gruppo vengono accompagnate a (nell'ordine): violoncelli tremolanti, oggetti scintillanti non identificati, orologio a muro che gira in fretta, ingranaggi di qualche macchinario, volto di fanciulla ipnotizzata, luci di un tunnel con auto in corsa, finta pioggia, vista della terra dallo spazio (per il pezzo "Planet earth"), elicottero fatto al computer, guanto di gomma con sfera e forchetta, luci notturne della città, spirale ruotante, altri ingranaggi, lampadina in penombra, scritta "Machine" fata con lettere incollate a dei fili, fuoco (sfuocato), donna che parla a ragazzo in penombra, teste di lupo (per "Hungry like the wolf"), sigarette fumanti (o canne?), ennesimi ingranaggi e riflessi vari, maschere grottesche di terracotta, coppia di giovani con finestra (in negativo), radio d'epoca, collezione di ghepardi in miniatura, aereo che precipita con relative scintille, chiodi conficcati in una tavola, vapore e luci a volontà, sole animato che gira e bambolina nuda con i seni censurati, ruota di bicicletta in movimento, grigliata con mestolo sbattuto sulla grata a mo' di tamburo, topini e cagnolini di pelouche danzanti, punto interrogativo (ma non ce n'era bisogno, tanto è lo stupore inculcato nell'ignaro spettatore a questo punto).
Il risultato finale sembra più il primo tentativo di uno dei tanti principianti che postano su youtube dei video montati per accompagnare i loro pezzi preferiti che un video fatto da un professionista. E neanche tanto riuscito, a dire la verità. Spero che l'American Express (citata più volte come sponsor ufficiale dell'evento) si guardi bene dal ripetere esperimenti del genere e che il vecchio David ritrovi un po' di spinta creativa e torni a fare film, perchè come regista di clip musicali mi sembra proprio fuori strada.
Tre stelle per il concerto, una stella per le immagini. Totale due stelle, e giusto perchè ero fan dei Duran.
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