r. younis
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sabato 7 agosto 2010
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dalla germania: rammbock - zombies ma anche amore
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Rammbock (forse il primo zombie-film tedesco) non resta solo uno dei soliti bei film di morti-viventi (come appunto detto anche dal regista Marvin Kren alla prima mondiale) ma è un film dove si scontra l'amore con la paura.
Un Horror senza evidenti scene di "puro spavento" ma con emozioni di una storia d'amore che parte dall'ingenuità di Michael verso Gabi, la sua ex-ragazza che, a quanto pare, non lo ama più. Però fuori dal sentimentalismo c'è un'orda di zombies che non è da svalutare perché resta un po' lo stile di George A. Romero.
Ramy Younis
*** 3/4 (film molto buono, consigliato).
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Rammbock (forse il primo zombie-film tedesco) non resta solo uno dei soliti bei film di morti-viventi (come appunto detto anche dal regista Marvin Kren alla prima mondiale) ma è un film dove si scontra l'amore con la paura.
Un Horror senza evidenti scene di "puro spavento" ma con emozioni di una storia d'amore che parte dall'ingenuità di Michael verso Gabi, la sua ex-ragazza che, a quanto pare, non lo ama più. Però fuori dal sentimentalismo c'è un'orda di zombies che non è da svalutare perché resta un po' lo stile di George A. Romero.
Ramy Younis
*** 3/4 (film molto buono, consigliato).
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gallo1
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venerdì 27 aprile 2012
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rammbock - recensione
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Michael si reca a casa dell'ex fidanzata in un anonimo condominio berlinese: l'intento sarebbe quello di riconquistarla con la scusa di restituirle le chiavi dell'appartamento, ma, una volta varcata la soglia, anziché trovare la sua Gabi, viene attratto da rumori spaventosi in camera da letto. Qui trova un operaio in preda ad una sorta di attacco isterico. Un virus, simil rabbia, sta dilagando nella città, così Michael e gli altri abitanti del condominio si trovano isolati (barricati) nelle varie case, sbigottiti e spaventati (molto bella la scena in cui tutti guardano terrorizzati dall'alto delle finestre cosa sta accadendo nel cortiletto interno), in cerca di una salvezza, o, quantomeno, di un riparo dagli individui infettati.
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Michael si reca a casa dell'ex fidanzata in un anonimo condominio berlinese: l'intento sarebbe quello di riconquistarla con la scusa di restituirle le chiavi dell'appartamento, ma, una volta varcata la soglia, anziché trovare la sua Gabi, viene attratto da rumori spaventosi in camera da letto. Qui trova un operaio in preda ad una sorta di attacco isterico. Un virus, simil rabbia, sta dilagando nella città, così Michael e gli altri abitanti del condominio si trovano isolati (barricati) nelle varie case, sbigottiti e spaventati (molto bella la scena in cui tutti guardano terrorizzati dall'alto delle finestre cosa sta accadendo nel cortiletto interno), in cerca di una salvezza, o, quantomeno, di un riparo dagli individui infettati.
Il film procede per un'oretta, senza mai annoiare -nonostante un andamento tendenzialmente lento - e riesce, pur senza toccare particolari vette d'originalità, a coinvolgere emotivamente lo spettatore. Coraggioso nell'essere un horror atipico - dal momento che prevale la tensione psicologica o, meglio, lo scoramento dei personaggi, piuttosto che i consueti sotterfugi spesso usati copiosamente in simili pellicole: mi riferisco a rapidi movimenti di camera, ambientazione buia, colonna ed effetti sonori usati ad hoc, lunghi e malsicuri corridoi pieni di porte e angoli bui da attraversare...-, deve i suoi maggiori pregi a questa coerenza di fondo, all'aver prestato maggiore attenzione alla caratterizzazione dei personaggi, (spesso riuscendovi con efficacia, anche se con una vistosa eccezione nella figura del “cattivo” - chi ha visto il film mi capirà), piuttosto che al make up degli infetti, al tentativo di trattare il “virus zombie” da un punto di vista più scientifico del solito (unica cosa che rende la trovata del flash un po' più credibile), al fatto di non avere significati metaforici o nascosti, ma un andamento lineare e “umano”, praticamente privo di messaggi moraleggianti.
Ovviamente non mancano passi falsi, come ad esempio la panoramica di Berlino, che sembra piazzata lì perché non se ne poteva proprio fare a meno, per ottenere un facile effetto, scena incoerente se si pensa al resto del film in cui la città è completamente assente. O anche alle due scene in cui compaiono insieme M. e G.(a metà e alla fine), entrambe, anche se più la seconda, ai limiti del ridicolo.
Concludo con un'annotazione: ho letto spesso commenti e recensioni che paragonavano questo film a REC (tra l'altro REC, pur essendo una buona pellicola, si avvale molto spesso di tutti quei “sotterfugi” di mestiere di cui parlavo prima), criticando il fatto che ne fosse la brutta copia. Mai sentita cosa più assurda. Forse che Star Wars, ambientato nello spazio, si possa definire la brutta copia di 2001 Odissea nello spazio?
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dian71cinema
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sabato 22 gennaio 2011
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inguardabile
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NON SI PUO' TOLLERARE CHE PER LA PRIMA VOLTA IN GERMANIA VIENE UTILIZZATO IL FILONE ZOMBIE COME GIUSTIFICANTE E..ADDIRITTURA CERCARE DI PROMUOVERE QUESTO MODESTO FILM CON ATTENUANTI QUALI UNA STORIA.. D'AMORE (TRA L'ALTRO INESISTENTE E TERMINATA).. QUESTO LAVORO RIPRODUCE CON QUALCHE MODIFICHE IL FILONE REC (GIRATO IN SPAGNA CON MAGGIORE SUCCESSO).. SOLO CHE QUEL CONDOMINIO ERA CIRCOSCRITTO (DOPO LA VISITA DEI VIGILI DEL FUOCO PER RAMMENTARE IL FILM..) E TUTTO ERA GIRATO CON VIDEOCAMERA IN "DIRETTA".. IN QUESTO FILM NON CI SIAMO ..TROVIAMO ALCUNE TROVATE SCELTE NELLA GIA' POVERA SCENEGGIATURA PIUTTOSTO BISLACCHE E SENZA MOLTO SENSO.. INTERPRETAZIONE AI LIMITI DELLA MEDIOCRITA'.
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NON SI PUO' TOLLERARE CHE PER LA PRIMA VOLTA IN GERMANIA VIENE UTILIZZATO IL FILONE ZOMBIE COME GIUSTIFICANTE E..ADDIRITTURA CERCARE DI PROMUOVERE QUESTO MODESTO FILM CON ATTENUANTI QUALI UNA STORIA.. D'AMORE (TRA L'ALTRO INESISTENTE E TERMINATA).. QUESTO LAVORO RIPRODUCE CON QUALCHE MODIFICHE IL FILONE REC (GIRATO IN SPAGNA CON MAGGIORE SUCCESSO).. SOLO CHE QUEL CONDOMINIO ERA CIRCOSCRITTO (DOPO LA VISITA DEI VIGILI DEL FUOCO PER RAMMENTARE IL FILM..) E TUTTO ERA GIRATO CON VIDEOCAMERA IN "DIRETTA".. IN QUESTO FILM NON CI SIAMO ..TROVIAMO ALCUNE TROVATE SCELTE NELLA GIA' POVERA SCENEGGIATURA PIUTTOSTO BISLACCHE E SENZA MOLTO SENSO.. INTERPRETAZIONE AI LIMITI DELLA MEDIOCRITA'..INQUADRATURE NON SEMPRE EFFICACI ED OVVIAMENTE GLI ZOMBIE MALE ORGANIZZATI NON SOLTANTO NELLA GOFFA INTERPRETAZIONE DEI MOVIMENTI MA NELLE AMMUCCHIATE CONFUSIONARIE ED AMATORIALI (BUONA LA PRIMA).. D'ACCORDO RISPARMIARE... SE NON C'E' UN GRANDE BUDGET MA DEFINIRLO COMPETITIVO ALLA GEORGE ROMERO BEH MI SEMBRA QUANTO MENO ..OFFENSIVO PER IL GRANDE REGISTA.. QUI SIAMO MOLTO LONTANI E SINCERAMENTE NE SCONSIGLIO LA VISIONE.. IL FINALE LASCIA FORSE QUALCHE SORPRESA... MA IL GIUDIZIO DI QUESTO FILM NON PUO' ESSERE CLEMENTE.. (SENZA PARAGONARLO AD ALTRI DEL GENERE ALTRIMENTI LA VOTAZIONE SAREBBE ANCORA PIU' INSUFFICIENTE). VOTO COMPLESSIVO 4-
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