adalberto
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martedì 8 aprile 2008
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siamo ancora in tempo !?!
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Un pugno nello stomaco ad evidenziare un pessimismo di fondo molto acuto. Nessuno si salva in questo girone infernale, né dentro né fuori la malefica ZONA. Ben diretto e con facce giuste, con un dispendio di ambienti personaggi riprese. Certo, qualche personaggio è “tagliato con l’accetta”, ma tant’è: per colpire, al cinema, a volte bisogna usare gli strumenti dell’eccesso e del paradosso.
Nel complesso, comunque, un buon segno per una cinematografia, quella messicana, che è ben strutturata, ma pare aspetti sempre il ‘tocco’ fortunato. Il film, per inciso, è co-prodotto con la Spagna.
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joseph falck
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domenica 6 aprile 2008
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bellissimo film
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Un gran bel film. Parla di un ottimo argomento. Consigliato a tutti.
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breberto
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sabato 5 aprile 2008
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un pugno nello stomaco
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Non sapevo niente di questo film, dei suoi trascorsi di premi festivalieri e non conosco il regista che credo sia alla sua prima opera. Sono andato a vederlo il secondo giorno di programmazione fidandomi su una recensione letta e non me ne sono pentito. E' un film di grande impatto morale, come se ne facevano una volta, segnatamente nel cinema americano. La tematica è quella propria di un film pamphlet, che cioè vuole denunciare una situazione e sostenere dei valori, ma non è semplicemente un film a tesi, una esercitazione in cui prevale l'indignazione: c'è sì l'indignazione morale verso la situazione degli abitanti della zona che, nella loro volontà di autodifesa regrediscono all'età della pietra e nei confronti della corruzione della polizia, ma c'è anche un grande lavoro di narrazione e di bravura cinematografica: due terribili sequenze-chiave, quella dell'uccisione della vecchia narrata dal ragazzino superstite e rievocata visivamente per lo spettatore e il linciaggio finale del ragazzino, sono di grande impatto cinematografico e suscitano orrore proprio perchè girate con molta bravura: la seconda è un ottimo esempio di impiego funzionale della macchina a spalla.
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Non sapevo niente di questo film, dei suoi trascorsi di premi festivalieri e non conosco il regista che credo sia alla sua prima opera. Sono andato a vederlo il secondo giorno di programmazione fidandomi su una recensione letta e non me ne sono pentito. E' un film di grande impatto morale, come se ne facevano una volta, segnatamente nel cinema americano. La tematica è quella propria di un film pamphlet, che cioè vuole denunciare una situazione e sostenere dei valori, ma non è semplicemente un film a tesi, una esercitazione in cui prevale l'indignazione: c'è sì l'indignazione morale verso la situazione degli abitanti della zona che, nella loro volontà di autodifesa regrediscono all'età della pietra e nei confronti della corruzione della polizia, ma c'è anche un grande lavoro di narrazione e di bravura cinematografica: due terribili sequenze-chiave, quella dell'uccisione della vecchia narrata dal ragazzino superstite e rievocata visivamente per lo spettatore e il linciaggio finale del ragazzino, sono di grande impatto cinematografico e suscitano orrore proprio perchè girate con molta bravura: la seconda è un ottimo esempio di impiego funzionale della macchina a spalla. Anche da punto di vista narrativo il film è complesso e articolato: gli abitanti della "zona" non sono tutti assetati di sangue e vendetta, c'è fra di loro una differenziazione morale, per non parlare della presa di coscienza del ragazzo quasi protagonista (Alejandro) che matura una consapevolezza morale attraverso la conoscenza col ragazzo ricercato. Il suo gesto finale (ne trasporta il cadavere in un misero cimitero nella zona povera affinchè riceva sepoltura) è di profonda pietà e umanità.
Questo film è uno dei casi - non si verificano sempre - in cui il fortissimo messaggio morale viene esaltato dai valori narrativi e formali, senza i quali si avrebbe un film retorico e predicatorio. Grande riuscita.
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occhiovigile
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sabato 5 aprile 2008
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un mondo piu' vicino di quanto si pensi
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un pugno nello stomaco,asciutto,senza fronzoli, un ritmo incalzante, .....pieno di riferimenti, sociali economici, morali,amaramente contemporaneo. Assolutamente da non perdere.
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flaminio
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venerdì 4 aprile 2008
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straordinariamente!
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UN FILM CHE MERITA PIENAMENTE IL CONSENSO DEL PUBBLICO E DELLA CRITICA PER LA SUA STRAORDINARIA REALTA' CHE FA RIFLETTERE SUL CINISMO E MALVAGITA' DI CERTA CLASSE ABBIENTE IN SITUAZIONI, PURTROPPO FREQUENTI, DI ESTREMO DISAGIO E SQUILIBRIO SOCIALE. IN SINTESI, OPERA CINEMATOGRAFICA DI GRANDE BELLEZZA, SEPPUR TRAGICAMENTE AMARO E STRUGGENTE.
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