spalla
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lunedì 14 dicembre 2009
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superman ritorna, ma forse ne facevamo a meno
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Dopo il ritorno di Batman in "Batman Begins" e l'avvento della trilogia di Spider-Man era praticamente impossibile non aspettarsi un ritorno sul grande schermo anche di Superman. E tuttavia, forse di questo ritorno facevamo anche a meno. Il fatto è che il personaggio era sicuramente accattivante negli anni Sessanta e Settanta, ma al giorno d'oggi invece, in piena era digitale, rischia di apparire superato e insipido. Nulla da ridire sul personaggio in sè, che resterà sempre uno dei supereroi più famosi nella storia dei fumetti, se non addirittura il più famoso, ma la triste realtà mi sembra purtroppo questa. Premesso questo, il film ci propone una trama abbastanza convenzionale, con Superman che ancora una volta deve sventare i terribili piani del perfido Lex Luthor, accompagnato dall'amore impossible per Lois.
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Dopo il ritorno di Batman in "Batman Begins" e l'avvento della trilogia di Spider-Man era praticamente impossibile non aspettarsi un ritorno sul grande schermo anche di Superman. E tuttavia, forse di questo ritorno facevamo anche a meno. Il fatto è che il personaggio era sicuramente accattivante negli anni Sessanta e Settanta, ma al giorno d'oggi invece, in piena era digitale, rischia di apparire superato e insipido. Nulla da ridire sul personaggio in sè, che resterà sempre uno dei supereroi più famosi nella storia dei fumetti, se non addirittura il più famoso, ma la triste realtà mi sembra purtroppo questa. Premesso questo, il film ci propone una trama abbastanza convenzionale, con Superman che ancora una volta deve sventare i terribili piani del perfido Lex Luthor, accompagnato dall'amore impossible per Lois. Il risultato è abbastanza gradevole ed accompagnato da buoni affetti speciali. Ciononostante in film appare comunque di qualità inferiore a quelli vecchi, soprattutto al capostipite del 1978, che riusciva a ricreare meglio l'atmosfera fumettistica. Anche i nuovi interpreti non sono all'altezza di quelli vecchi. Brandon Routh non è assolutamente il massimo nelle vesti di Superman, molto inferiore all'ottimo Christopher Reeve. Un po' più convincente è Kevin Spacey nella parte di Lex Luthor, ma anche lui comunque decisamente inferiore a Gene Hackman. Sarà forse anche una questione di gusti ma io ho apprezzato molto di più i vecchi episodi, per quanto questo film in sè non sia nemmeno disprezzabile e non dovrebbe deludere i fan del supereroe.
P.S. Certo che Lois deve essere proprio tonta all'ennesima potenza per non aver ancora capito dopo tutti questi film (e avere avuto rapporti molto intimi con lui) che Clark Kent non è altro che Superman con gli occhiali!
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solversrf
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domenica 22 novembre 2015
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quel savoir fair e nuovi effetti speciali.
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vedere il superman sopra le nuovole che prende il volo è fantastico,
molte persone ricordano le prime interpretazioni di cristopher
reeve, e quel periodo d'oro dell'economia, non solo del cinema, la
finestra sul cortile fu l'ultima esalazione dellla sua
carriera, fra borsa dell'ossigeno per la sua
sedia a rotelle... e volo starnattico... 'ricercando' come unico
compito e concepimento..., quei danari, e nonchè come bisogno;
e al posto suo ora abbiamo un nuovo superman..., il cui talento e poteri
sono mostrati meglio dalle nuove disposizoni per gli effetti speciali, a
protezione dell'umanità egli si erge oltrevedendo le normali attitudini
terrestri e predilige a seconda delle urgenze e del bisogno l'intervento a
cui preferisce volgere l'attenzione sollevando i problemi di alcune
persone per dedicarsi ai problemi di altre, prorpio come una ruota che
compie le evoluzioni dando vita al più perfetto sistema di cui abbia
potuto disporre, messo insieme tramite alcune sporadiche disposizioni,
non può più sostare al momento come
faceva nelle altre pellicole superman, perchè
lex lutor fa utilizzo della kryptonite, 'ammassi' di materiale a molte
persone sconosciuto che ne provoca una limitazione
esasperata e ovviamente non naturale,
concentrati di materia in(debole)nte, una sorta di
anabolizzante all'incontrario, che l'uomo d'acciao in tal caso
scompone e disperde per riprendere quella forza che l'ha
contraddistinto e contraddistingue, per non dover
correre piangendo ed essere additato come un
(s)dopato inadempiente, microcriminale, alle missioni di
cui si occupa per debellare la noia (visto che
neppure i marvel sembrano essere in grado di
batterlo e che per fortuna non incontra neanche) che un mondo
provocherebbe altresì nel non far niente all'arcinoto
personaggio, 5 stelline per questo fantasy sembrano
spendibili, sotto il profilo narrativo che deglieffetti speciali,
non deve però per questo dirsi il migliore come genere e film.
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vedere il superman sopra le nuovole che prende il volo è fantastico,
molte persone ricordano le prime interpretazioni di cristopher
reeve, e quel periodo d'oro dell'economia, non solo del cinema, la
finestra sul cortile fu l'ultima esalazione dellla sua
carriera, fra borsa dell'ossigeno per la sua
sedia a rotelle... e volo starnattico... 'ricercando' come unico
compito e concepimento..., quei danari, e nonchè come bisogno;
e al posto suo ora abbiamo un nuovo superman..., il cui talento e poteri
sono mostrati meglio dalle nuove disposizoni per gli effetti speciali, a
protezione dell'umanità egli si erge oltrevedendo le normali attitudini
terrestri e predilige a seconda delle urgenze e del bisogno l'intervento a
cui preferisce volgere l'attenzione sollevando i problemi di alcune
persone per dedicarsi ai problemi di altre, prorpio come una ruota che
compie le evoluzioni dando vita al più perfetto sistema di cui abbia
potuto disporre, messo insieme tramite alcune sporadiche disposizioni,
non può più sostare al momento come
faceva nelle altre pellicole superman, perchè
lex lutor fa utilizzo della kryptonite, 'ammassi' di materiale a molte
persone sconosciuto che ne provoca una limitazione
esasperata e ovviamente non naturale,
concentrati di materia in(debole)nte, una sorta di
anabolizzante all'incontrario, che l'uomo d'acciao in tal caso
scompone e disperde per riprendere quella forza che l'ha
contraddistinto e contraddistingue, per non dover
correre piangendo ed essere additato come un
(s)dopato inadempiente, microcriminale, alle missioni di
cui si occupa per debellare la noia (visto che
neppure i marvel sembrano essere in grado di
batterlo e che per fortuna non incontra neanche) che un mondo
provocherebbe altresì nel non far niente all'arcinoto
personaggio, 5 stelline per questo fantasy sembrano
spendibili, sotto il profilo narrativo che deglieffetti speciali,
non deve però per questo dirsi il migliore come genere e film.,
non ne vediamo però mitivo di critiche, perchè prematuro al momento
zapparci i piedi come alternativa e metodo alla coltivazione del nostro
interesse cinematografico nonchè del grande schermo ed di holliwood.
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francesco
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venerdì 18 agosto 2006
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superman di nazaret
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Ritorno sulla Terra, miracoli, passione, (doppia) resurrezione di un Superman che sembra incarnare un nuovo Gesù cinematografico, basti pensare alle luci celesti che illuminano il corpo sospeso fra le nuvole del 'figlio mandato' dal padre 'sulla Terra'. Film cupo, pessimista, ambientato in una simil-New York resa con scenografie e costumi anni '50: ma l'azione si svolge nel 2006, quando il santo-supereroe torna dolorosamente nel mondo, dolorosamente riaccolto fra le braccia della sua madre terrestre (...), dopo cinque anni di assenza. 2006 meno 5: 2001, magari settembre. Le conseguenze sulla citta' del piano mostruoso di Lex Luthor fanno tornare alla memoria certe immagini dell'11/9. O siamo troppo condizionati?
Singer regala (pochi) momenti da ricordare, l'aereo appoggiato sul campo da baseball, l'incontro e il volo fra Superman e Lois 'cuore-spezzato' Lane, il ritorno ai pieni poteri del supereroe dopo il pestaggio da parte di Lex Luthor e dei suoi sgherri, una sorta di rissa da strada ai danni di un poveraccio con il pigiama di Superman che fa pensare pero' alla salita al Golgota.
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Ritorno sulla Terra, miracoli, passione, (doppia) resurrezione di un Superman che sembra incarnare un nuovo Gesù cinematografico, basti pensare alle luci celesti che illuminano il corpo sospeso fra le nuvole del 'figlio mandato' dal padre 'sulla Terra'. Film cupo, pessimista, ambientato in una simil-New York resa con scenografie e costumi anni '50: ma l'azione si svolge nel 2006, quando il santo-supereroe torna dolorosamente nel mondo, dolorosamente riaccolto fra le braccia della sua madre terrestre (...), dopo cinque anni di assenza. 2006 meno 5: 2001, magari settembre. Le conseguenze sulla citta' del piano mostruoso di Lex Luthor fanno tornare alla memoria certe immagini dell'11/9. O siamo troppo condizionati?
Singer regala (pochi) momenti da ricordare, l'aereo appoggiato sul campo da baseball, l'incontro e il volo fra Superman e Lois 'cuore-spezzato' Lane, il ritorno ai pieni poteri del supereroe dopo il pestaggio da parte di Lex Luthor e dei suoi sgherri, una sorta di rissa da strada ai danni di un poveraccio con il pigiama di Superman che fa pensare pero' alla salita al Golgota. Per il resto, scene d'azione spettacolari, anche se la scelta di raccontare l'interno di un aereo che cade o di uno yacht che affonda facendo vibrare la macchina da presa come un frullatore regala piu' nausea che cinema: in compenso il regista mescola volutamente l'ironia allo spettacolo puro e con la stessa matita affilata disegna un 'cattivo' grottesco, con parrucchino e scema fatale al seguito, destinato a salvarsi su un'isola deserta (e, almeno nel film, non a morire, visto che i 'cani' possono mangiare i cani...). Perche' 'Superman returns' non e' certo uno spensierato pop-corn movie: e' piuttosto un film sui tormenti di un supereroe molto umano, innamorato senza speranza, afflitto, nella carne e nello spirito, dal compito di aiutare il mondo, non a salvarlo - poiche' impresa impossibile - e costretto alla degenza in un letto di ospedale, con la tuta piegata sulla sedia come il vestito di un malato qualunque. Un supereroe che emerge da un mondo ovviamente e volutamente non realistico - il ricciolo tirabaci non si scompone mai - ma che lascia nello spettatore una malinconia assolutamente 'reale'.
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frust
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venerdì 1 settembre 2006
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c'era proprio bisogno di superman....
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Ieri sono stato invitato alla prima del film, l'ho visto, mi ha appassionato e commosso, francamente da commenti letti in giro mi aspettavo un film scadente, così non è stato. All'inizio ho apprezzato i titoli di testa che in sintonia con altri comics movie stile spiderman sono particolarmente curati. Mentre scorrevano infatti la musica incalzava poderosa, mi sembrava di volare attraverso lo spazio da Kripton alla Terra... fatto bene estremamente cioinvolgente, con occhiali 3D sarebbe il massimo. Chiaramente le nuove tecnologie di grafica computerizzata dei nostri giorni offrono ai fini della spettacolarità molte più risorse. Poi la seconda piacevolissima scoperta, ovvero la fantastica e inimitabile colonna sonora di Williams, ascoltandola ho avuto ancora i brividi che sentivo da ragazzo quando uscì il primo film, una musica perfetta per superman che enfatizza e completa le scene del film.
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Ieri sono stato invitato alla prima del film, l'ho visto, mi ha appassionato e commosso, francamente da commenti letti in giro mi aspettavo un film scadente, così non è stato. All'inizio ho apprezzato i titoli di testa che in sintonia con altri comics movie stile spiderman sono particolarmente curati. Mentre scorrevano infatti la musica incalzava poderosa, mi sembrava di volare attraverso lo spazio da Kripton alla Terra... fatto bene estremamente cioinvolgente, con occhiali 3D sarebbe il massimo. Chiaramente le nuove tecnologie di grafica computerizzata dei nostri giorni offrono ai fini della spettacolarità molte più risorse. Poi la seconda piacevolissima scoperta, ovvero la fantastica e inimitabile colonna sonora di Williams, ascoltandola ho avuto ancora i brividi che sentivo da ragazzo quando uscì il primo film, una musica perfetta per superman che enfatizza e completa le scene del film. Un altro punto degno di nota è costituito dal fatto che il protagonista assomiglia molto al povero Reeves, si muove come lui e ha addirittura le stesse espressioni, non ti fa sentire gli anni che sono passati, ma allo stesso tempo arrichisce il personaggio ringiovanendolo. Inoltre il film umanizza la figura del supereroe e lo avvicina molto al mondo mortale rendendolo vulnerabile, sensibile, conflittuale. Questa caratteristica d'imperfezione e d'umanità secondo me oltre a rappresentare un modello migliore per i bimbi che vedranno il film (che una volta tanto no dovranno ispirarsi ai soliti eroi spaccatutto e violenti), contribuisce ad arrichire la storia di una velatura emotiva che lo rende diverso dai soliti film sui super eroi ovvero buoni contro cattivi. In questo film ci sono i sentimenti, e sono quelli "buoni" di parecchi anni fa, il coraggio, l'amore, il perdono, la forza di riuscire ad essere uomini buoni anche se soli e diversi dalla massa in un mondo che ci vuole cinici, l'uno contro l'altro. "Vedrai il mondo coi miei occhi e io con i tuoi, padre diventa il figlio e il figlio il padre"
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[+] bene, superman e' superman !cmq reeve e non reeves
(di paolo)
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sonja
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martedì 29 agosto 2006
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le mie scuse
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mi scuso innanzitutto con Bartolomeo x avergli svelato il colpo di scena,ma ne avevano gia parlato in tanti prima di me nel forum e non pensavo di fare danno, quindi perdonami. e scusa a Paolo x la mia ignoranza, risale a molti anni fa l'ultima visione dei due Superman con Reeve e, se è vero che anch'io ho letto che Singer si è richiamato ad entrambi i film, nel forum ho letto invece un commento che con una certa sicurezza affermava che in realtà il regista si è allacciato solo al primo. Siccome io appunto ho ricordi nitidi del finale del primo ma ne ho di sbiaditi del finale del secondo, ho chiesto a voi ragazzi di chiarirmi il dubbio,cioè se qualcuno di voi si ricorda come finisce Superman 2 e se quindi ha riscontrato in Return delle incongruenze.
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mi scuso innanzitutto con Bartolomeo x avergli svelato il colpo di scena,ma ne avevano gia parlato in tanti prima di me nel forum e non pensavo di fare danno, quindi perdonami. e scusa a Paolo x la mia ignoranza, risale a molti anni fa l'ultima visione dei due Superman con Reeve e, se è vero che anch'io ho letto che Singer si è richiamato ad entrambi i film, nel forum ho letto invece un commento che con una certa sicurezza affermava che in realtà il regista si è allacciato solo al primo. Siccome io appunto ho ricordi nitidi del finale del primo ma ne ho di sbiaditi del finale del secondo, ho chiesto a voi ragazzi di chiarirmi il dubbio,cioè se qualcuno di voi si ricorda come finisce Superman 2 e se quindi ha riscontrato in Return delle incongruenze. Quanto a me, ripeto: mi sono troppo affezionata ai 2 vecchi film x aver apprezzato questo che di simile ha trovato il protagonista (ripeto, strabiliante) e un grandioso Spacey, x il resto trama fiacca e a tratti nelle scene d'azione diventa caciarone, lontano dalla linearità degli originali. Ma siamo nel 2006, è cambiato il modo di fare cinema e di guardarlo, ecco perchè piuttosto che un ibrido tra il vecchio e il nuovo (secondo me non troppo riuscito) io avrei "reinventato" Superman scostandomi completamente dal vecchio,lasciando Reeve e le sue interpretazioni agli allori della nostra memoria.
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[+] superman
(di ariel1977)
[ - ] superman
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m.m.
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martedì 12 settembre 2006
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superman returns - bryan singer
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Kal-el. Superman. L’uomo d’acciaio. E’ tornato! Dopo cinque anni in cerca dei resti del suo pianeta natale ha deciso di scendere di nuovo sulla Terra, per esserne il custode. Molte cose sono cambiate, Lois Lane non è più sola, ha avuto un figlio e un premio pulizter per aver rinnegato la necessità del Superuomo, Lex Luthor è di nuovo a piede libero ma una cosa non è cambiata: il mondo ha ancora bisogno di Superman. Ha bisogno di una guida, di una luce….perchè “gli uomini sono un popolo che possono fare del bene, desiderano farlo.”
Il film è appassionato, sentimentale e spettacolare, con scene epiche che entreranno presto nell’immaginario collettivo. L’amore di Singer nei confronti del suo beniamino è evidente e riesce a dare a Superman returns “quel qualcosa” assente in molti altri film ispirati al mondo dei fumetti.
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Kal-el. Superman. L’uomo d’acciaio. E’ tornato! Dopo cinque anni in cerca dei resti del suo pianeta natale ha deciso di scendere di nuovo sulla Terra, per esserne il custode. Molte cose sono cambiate, Lois Lane non è più sola, ha avuto un figlio e un premio pulizter per aver rinnegato la necessità del Superuomo, Lex Luthor è di nuovo a piede libero ma una cosa non è cambiata: il mondo ha ancora bisogno di Superman. Ha bisogno di una guida, di una luce….perchè “gli uomini sono un popolo che possono fare del bene, desiderano farlo.”
Il film è appassionato, sentimentale e spettacolare, con scene epiche che entreranno presto nell’immaginario collettivo. L’amore di Singer nei confronti del suo beniamino è evidente e riesce a dare a Superman returns “quel qualcosa” assente in molti altri film ispirati al mondo dei fumetti. Per la prima volta vediamo un Uomo d’acciaio più tormentato ed emotivo, lo vediamo in serio pericolo di vita, lo vediamo soccorso dalle persone per le quali è un simbolo, un simbolo di verità, di libertà e di giustizia…. e Dio sa se non abbiamo bisogno di simboli nel periodo storico che stiamo vivendo? Non sappiamo più niente, forse sappiamo IN cosa dovremmo credere ma non sappiamo più A cosa credere! L’idea di un eroe senza macchia ci rassicura ma la vita vera ci ricorda che non viviamo in un fumetto, anche se esso può essere una fonte d’ispirazione. Superman deve essere per noi un insegnamento: non potremmo mai sollevare aerei o volare oltre l’atmosfera terrestre ma potremmo sempre essere degli eroi, nel nostro piccolo… il mondo è come noi lo facciamo.
Nonostante, a differenza dei film precedenti, questo abbia avuto un budget assai più sostanzioso (200 milioni di dollari), non si dimostra un “polpettone” di effetti speciali, a cominciare dai titoli di testa sono frequenti i richiami a Superman 1 e 2. Non mancano scene di sentimenti profondi, come il dialogo chiarificatore tra Lois e il suo “ex” amato o quello tra Superman e il piccolo Jason (“il padre diventato figlio”). Brandon Routh, con la sua recitazione simpatica ed ammiccante, si dimostra in grado di sostenere il peso di un predecessore come Chritsopher Reeve e perfetto, forse ancora più del precedente, è Lex Luthor, Kevin Spacey. Singer ha rivisto alcuni particolari della storia originale, forse per permettere al film di essere considerato un’opera a tutti gli effetti e non solo una trasposizione cinematografica ma, ovviamente, anche per non escludere la produzione di un sequel. A suo tempo abbandonò la lavorazione del terzo episodio degli X-men per dedicarsi al suo eroe preferito e se questo è il risultato, la sua diserzione sarà più che giustificata da parte dei fan. Le musiche di John Ottman (X-men II), anch’esse un omaggio alla precedente colonna sonora di John Williams, sono affascinanti e spettacolari, legate tra loro grazie al tema principale.
Superman returns si dimostra per adesso, per chi sa accettare la rivisitazione della storia e crede possibile vivere in un mondo diverso, forse il migliore film del genere fumettistico.
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