I diari della motocicletta |
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Un film di Walter Salles.
Con Gael García Bernal, Mercedes Morán, Jean Pierre Noher, Mia Maestro, Rodrigo De la Serna.
continua»
Titolo originale Diarios de motocicleta.
Avventura,
Ratings: Kids+16,
durata 126 min.
- Argentina, Brasile, Cile, Perù, USA 2004.
- Bim Distribuzione
MYMONETRO
I diari della motocicletta
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Natalia Aspesi
La Repubblica
Il film che racconta come un qualsiasi ragazzo di 23 anni, di buona famiglia argentina, attraverso un viaggio di giovanile avventura, incontrò le ragioni del suo destino rivoluzionario e del suo mito, ha avuto al Festival l’accoglienza più calda, entusiasta e commossa. Per la prima volta persino i solitamente sbadiglianti giornalisti hanno applaudito a lungo, uno per uno, attori (Gael Garcia Bernab, messicano, e Rodrigo de la Sema, argentino), regista (Walter Salles, brasiliano), di Diari della motocicletta, e Alberto Granado, ormai cubano, quell’omino di 82 anni, forte e a Mimentoso, che 52 anni fa, non ancora trentenne, condivise gli otto mesi dell’itinerario iniziatico di Ernesto Guevara de la Serna in Argentina, Cile, Perù, Colombia, Venezuela: sulla famosa scassata moto, una Norton 500 del 1939, detta «La poderosa», che oggi appare sulle magliette dei Che più nuove e richieste. Il film che esce tra qualche giorno in tutto il mondo (in Italia domani) e che in Brasile in una settimana è già stato visto da centinaia di migliaia di persone, è accompagnato qui, oltre che da Granado, (autore di Un gitano sedentario le memorie appena pubblicate da Sperling & Kupfer), da Gianni Minà, custode di ogni memoria riguardante il Comandante, e dalle figlie del “Che“, Aleida e Celia, due floride signore che si sono già stufate della confusione cannese. «L’idea di fare un film dai diari di “Che“ Guevara ragazzo è stata di Robert Redford che se ne era innamorato. Io non osavo neppure avvicinarmi a quello che considero il territorio sacro della storia sudamericana. Poi, nel 1999, dopo Central do Brasil, ci siamo decisi, sapendo che questo film ci avrebbe preso l’anima, perché si poteva realizzare solo percorrendo lo stesso viaggio di Guevara e Granado, nelle stesse condizioni, tanto da cambiare la nostra vita come cinquant’anni fa cambiò per sempre quella dei due ragazzi».
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