Roberto Nepoti
La Repubblica
Distesa lungo la spiaggia della baia di Somme, la cittadina di Cayeux è popolata di vacanzieri d'estate, d'inverno assume un aspetto lunare.
La comunità locale sopravvive abbandonandosi al ritmo delle stagioni. Ne fanno parte una madre alla deriva, che vive solo per le macchine a gettone del casinò, una ragazza che sogna un'impossibile partenza, una coppia in cerca di una stabilità altrettanto impossibile, un innamorato maldestro. Frattanto, l'unica fabbrica locale minaccia di chiudere baracca.
Premio per la migliore opera prima a Cannes 2002, una cronaca corale di piccola gente prigioniera di un piccolo mondo protettivo quanto soffocante. C'è anche un tocco di surrealismo (la scena finale, con la giovane donna incinta) e, se la realizzazione è povera di sorprese, l'atmosfera non lascia indifferenti.
Da La Repubblica, 21 giugno 2003
di Roberto Nepoti, 21 giugno 2003