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Sono i vincitori dei concorso "SOSIA '95" organizzato da una società italiana rappresentata a Bucarest da Gino (Giorgio Faletti). Il premio prevede la scrittura per una serie di spettacoli: "Elvjs & Merilijn in tour" al Crudité‚ di Riccione per l'estate del '95.
E' l'occasione che aspettavano da una vita. Ileana fa la spazzina e vive con la madre. Il padre è sparito quando lei era ancora bambina e già la chiamavano la piccola "Marilijn". Nlcolaj è meccanico in un cementificio di Sofia ed "integra" il salario con piccoli traffici di pezzi di ricambio. Alla partenza dall'aeroporto di Bucarest, per un problema burocratico, ad Ileana e Nicolaj vengono sequestrati i passaporti. Nicolaj ha amici che lo possono aiutare. Decidono così di uscire clandestinamente dalla Romania, di attraversare parte della Bulgaria e della ex-Jugoslavia e di raggiungere l'Italia attraverso il Mar Adriatico.
Con la speranza di una vita migliore, lasciano tutto. Non si conoscono, non possono arrivare in Italia l'uno senza l'altra, parlano lingue diverse e comunicano in un rozzo italiano imparato alla TV.
Iniziano così un lungo viaggio nella ex-Jugoslavia una terra di nessuno che ha ancora i segni della guerra...
Un film straordinario e coraggiosissimo, vergognosamente passato inosservato per una scarsa distribuzione nelle sale e mai riproposto alla televisione. A chi ne ha l'occasione non se lo perda. Un esordio quello di Armando Manni a dir poco eccellente, scenografie e ambientazioni perfette, attori bravissimi che possono contare su una direzione sensibile e attenta e una sceneggiatura che riserva delle sorprese.
Ripeto, vergognoso che sia introvabile. Un film bellissimo e denso di contenuti.