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"Guarding Tess"(il tiolo italiano"Cara, insopportabile Tess"e'fin troppo esplicativo, ma rende"la cosa", di Hugh Wilson, da lui scritto con Peter Torookvei,1994)parla di un agente segreto addetto alla sicurezza della vedova, dal carattere"irascibile", ma anzi piu'che altro"volubile", di un presidente degli States. Tra alti e bassi,il rapporto e'difficile e controverso, con sfuriate reciproche(per quanto il "sottposto"possa permettersi)e riappacifizaioni, forzate. Un vero problema si crea, pero', quando, nonsostante gli assiudio controlli dlel'uomo, la vedova anziana ma non troppo, certo tutt'altro che"decrepita", e pur tuttavia minata nella salute(ha un tumore cerebralle inoperabile, di cui ignora, a quanto pare, l'esistenza e l'entita'dle male) viene rappita. L'agente speciale fa di tutto per salvarla(si tratta di un rapimento"casalingo")e riesce a salvarla minacciando un testimone che ha assistito direttament al fatto(oculare, potremmo dire). Un film piacevole, che non ha"pocchi"di creativita'e originalita'eccelsi, ma che si situa in quella medietas(non"mediocritas")ch potremmo anche definire"aurea", almeno rispetto a pordotti consimili degli anni 1990 e dei decenni successivi. Spicca l'intepretazione di Shirley Mac Laine, mentre Nicolas Cage rimane in un"range", che e'il suo, da discreto"escutore", che non raggiiunge mai vette particolari, dato che le sue espressioni tipiche sono molto prevedibili e non variano molto, francamente. Meglio di lui Austin Pendleton, pur se in un ruolo da caratterista. El Gato
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