ibracadabra 8
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martedì 29 dicembre 2009
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forza shumy
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UN GRANDE FILM E UN GRANDE REGISTA DI OTTIMI FILM COME "8MM DELITTO A LUCI ROSSE" "LINEA MORTALE" "IN LINEA CON L'ASSASSINO",VEDERE X CREDERE E POI LA PERFOMANCE DEI (MOSRTI SACRI DI HOLLIWOOD) M.DOUGLAS E R.DUVAL E' DA APPLAUSI ,IVI COMPRESA TRAMA E APPROFONDITA PSICOLOGIA DEI PERSONAGGI.DA RI(VEDERE).
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schwarzenegger
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giovedì 9 luglio 2009
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visto ieri sera...
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Ieri sera mi son visto "Un giorno di ordinaria follia" con Michaels Douglas e Robrt Duvall, quindi un cast di tutto rispetto. Erano anni che volevo vederlo ma tra una cosa e l'altra non ero mai riuscito...
Molto bello comunque, un film vero, attuale e a tratti pure divertente (la scena del bazooka o il vaffanculo al capitano sono da incorniciare) ma soprattutto, quello che più mi ha colpito, è il fatto che è un film che ti fa riflettere sulla nostra società...
Lo consiglio a tutti...
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giusepped88
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domenica 3 maggio 2009
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cadere giù, punto di non ritorno
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Un impiegato in giacca e cravatta aspetta in macchina in una strada molto intasata che il traffico inizi a scorrere un po'. Fuori fa caldo e si comincia a perdere la pazienza, una scena che si ripete spesso anche in Italia quando si va al lavoro in una grande città oppure quando si va in vacanza in massa.
Il nostro impiegato allora cosa decide? Va a casa a piedi.
Fin qui sembrerebbe tutto normale, ma mano a mano che andiamo avanti nel film scopriamo che non è così, il protagonista imbocca un tunnel pericoloso senza ritorno che lo compromette sempre di più: distrugge un negozio di un coreano, provoca una sparatoria, minaccia il direttore di un fast food, viene preso avvicinato da un neonazista che nasconde un arsenale, il suo odio verso la società cresce e finisce per maturare l'idea di uccidere sua moglie.
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Un impiegato in giacca e cravatta aspetta in macchina in una strada molto intasata che il traffico inizi a scorrere un po'. Fuori fa caldo e si comincia a perdere la pazienza, una scena che si ripete spesso anche in Italia quando si va al lavoro in una grande città oppure quando si va in vacanza in massa.
Il nostro impiegato allora cosa decide? Va a casa a piedi.
Fin qui sembrerebbe tutto normale, ma mano a mano che andiamo avanti nel film scopriamo che non è così, il protagonista imbocca un tunnel pericoloso senza ritorno che lo compromette sempre di più: distrugge un negozio di un coreano, provoca una sparatoria, minaccia il direttore di un fast food, viene preso avvicinato da un neonazista che nasconde un arsenale, il suo odio verso la società cresce e finisce per maturare l'idea di uccidere sua moglie. In tutto il film il protagonista William Foster interpretato da M.Douglas è combattuto tra l'idea di continuare ad essere un bravo cittadino americano e quello di reagire, cercherà delle giustificazioni per tutte le minacce che farà a chi si frapporrà tra lui e la sua strada verso casa con armi sempre più pericolose, vuole dimostrare di non essere lui il cattivo, il pazzo. Scopriremo che ha perso il suo lavoro per il governo americano (costruzione missili)da poco e che si sente frustrato per il divorzio con la moglie e per il non riuscire a mantenere sua figlia.
Dall'altro lato abbiamo un poliziotto, Prendergast, interpretato da Duvall che deve fermare il piano folle. Prendergast un lavoro lo possiede e sta pure per andare in pensione, solo che non ha una figlia, in compenso ha una moglie ossessiva, invece di uccidere e terrorizzare la consorte come il suo antagonista lui le dice sempre di sì in ogni caso . Anche Prendergast supererà il suo punto di non ritorno e alla fine troverà il coraggio di affermare la propria personalità ma senza eccedere come William Forster.
Il film di Shumacher è profondo e ci fa riflettere sulla società di oggi con i suoi problemi e sui diversi modi di rapportarsi ad essi presentandocene due estremi. Da vedere.
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ale
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lunedì 16 febbraio 2009
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william foster:
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ciccio
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lunedì 8 dicembre 2008
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purtroppo
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la sottile linea che ci separa da quello che succede in questo film e' a portata di tutti........ora, in quello che viviamo, giorno per giorno, nel continuo e protrarsi "non rispetto" delle regole, da parte dei furbi, di chi si sente piu' forte.......a discapito di chi?.......di chi rispetta regole e per questo e' considerato un debole dagli altri e dalla societa' in cui viviamo nel quale ci confrontiamo giorno dopo giorno.........speriamo di rimanere sempre al di qua' di quella linea, anche se i fatti di cronaca ci stanno smentendo.
comunque , gran bel film e grande michael.
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ramon85
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venerdì 26 settembre 2008
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la follia è diversità di azione
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Questo film mette in luce uno degli aspetti più tralasciati della psiche umana: la "follia" delle azioni.
Spesso per follia si intende un gesto sconsiderato e privo di motivazioni, mentre la realtà è ben diversa, in ogni gesto "folle", si nasconde una MOTIVAZIONE molto più FORTE di qualsiasi altra che spinge a compiere una consueta azione, regolarizzata dal tipo di "normale azione quotidiana", di cui nessuno si stupisce poichè rientrante nelle azioni dello standard quotidiano, ma basate su motivazioni molto piu DEBOLI.
Nel film si critica la società (intesa come persone esterne al dramma che il protagonista vive), di non dar peso alle motivazioni FORTI che spingono d-fender a compiere atti di d-fesa nei confronti di esse, infatti nel film la violenza non e mai creata dal protagonista, ma bensì dai personaggi che trova sul suo cammino, che vedono in ogni suo gesto "follia", la paura di essere oggetto di un atto immotivato, l' esempio dominante e la pistola ad acqua nel finale (preceduta da tutte le altre scene di violenza create dai personaggi che trova sulla strada di ritorno e non di certo da lui).
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stef
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mercoledì 24 settembre 2008
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per me è storico
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ogni volta che lo vedo rimango a bocca aperta...è quello che potrebbe succedere a tutti noi in questa società spesso ingiusta e caotica.
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i'm a monkey
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mercoledì 10 settembre 2008
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ottima idea peccato per la rappresentazione
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il film ha un 'ottima idea di fondo........ovvero come sopportare la frustante vita quotidiana? peccato che con l'andare avanti del film il protagonista passa dalla parte del torto e che il film si trasformi in classico film di azione con il dualismo "pazzo criminale vs poliziotto dalle buone ragioni"
[+] un giorno di ordinaria follia
(di gioccik)
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subcrow
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lunedì 1 settembre 2008
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titolo "di punta" di schumacher
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Titolo "di punta" del regista Schumacher; risulta essere un thriller/drammatico, piacevole da seguire, con una buona interpretazione del collaudatissimo attore Michael Douglas.
A tratti ironico e a tratti commovente, il film interseca sapientemente le storie dei due personaggi (polizziotto e pazzo criminale), lasciando constantemente in "tenzione" lo spettatore.
Film assolutamente riflessivo, che "mette a nudo" alcuni problemi della società americana.
La pellicola non spicca particolarmente per strepitose soluzioni registiche, ma rimane cmq un bel film "alla vecchia maniera".
voto:BUONO
CONSIGLIATO
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claudio
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venerdì 11 luglio 2008
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incredibilmente semplice, vero e attuale.
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Quando guardai questo film la prima volta,dopo aver letto mille pareri e mille recensioni, come mio solito, mi dissi:stiamo a vedere se è veramente valido come tanti sostengono...Ebbene devo dire che questo film,nella sua totale semplicità, ti fa ragionare e meditare su come una persona, in una giornata no, possa reagire,quali meccanismi possano mettersi in moto quando senti il mondo precipitarti addosso.Un viaggio nella psiche della persona stressata, quella persona che potrebbe benissimo essere il vicino di casa o il collega di lavoro, sperando però di non essergli antipatico o di intralcio, in una situazione simile.Stupendo,unico e attuale, considerata soprattutto la semplicità. Consiglio vivamente la visione.
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Quando guardai questo film la prima volta,dopo aver letto mille pareri e mille recensioni, come mio solito, mi dissi:stiamo a vedere se è veramente valido come tanti sostengono...Ebbene devo dire che questo film,nella sua totale semplicità, ti fa ragionare e meditare su come una persona, in una giornata no, possa reagire,quali meccanismi possano mettersi in moto quando senti il mondo precipitarti addosso.Un viaggio nella psiche della persona stressata, quella persona che potrebbe benissimo essere il vicino di casa o il collega di lavoro, sperando però di non essergli antipatico o di intralcio, in una situazione simile.Stupendo,unico e attuale, considerata soprattutto la semplicità. Consiglio vivamente la visione. Ottimo Douglas.
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