Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
Niente sta fermo in Storia di fantasmi cinesi, non i protagonisti, non la macchina da presa, non le nostre tranquille pigrizie. Ecco un film davvero inclassificabile, e si farebbe meglio a dire inafferrabile: nel gran gioco di spiazzamento che è (talvolta) il cinema, ci disorienta senza tregua. Ovunque noi si immagini di poterlo collocare - nell'horror, nel mito, nella favola, nella parodia, nel puro divertimento -, con uno scarto repentino Ching Siu Tung lo sposta altrove. Questa "genialità dell'altrove" è ben necessaria a chi voglia affrontare, senza morirne, il mondo terribile e fantastico delle ombre, si tratti di passare la notte in un tempio abitato dai fantasmi o si tratti di girare un film. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4937 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore